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Luca Gironi

Luca Gironi

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CALABRIA: IL COORDINAMENTO DELLE AAVV INTERVENGONO NELLA POLEMICA SUL CINGHIALE

In occasione della manifestazione di protesta degli agricoltori calabresi prevista per oggi, i giornali e altri organi di stampa sono stati subissati da comunicati e dichiarazioni provenienti un po’ da tutto l’arco dei portatori di interesse. L’unico a tacere, fino ad ora, è stato il mondo venatorio. L’unico, concedetecelo, che al fianco degli agricoltori lavora certamente ben più degli ambientalisti nel controllo delle specie problematiche come il cinghiale, ma anche i corvidi, lo storno e altro ancora, e che avrebbe più cose concrete da dire in questo campo. Anche solo pensando a quello che fa e che non corrisponde proprio a quanto gli viene imputato strumentalmente da una ben definita aerea che non crediamo necessario esplicitare.

Scevro come sempre da qualsiasi voglia di fare polemiche inutili, il Coordinamento delle Associazioni Venatorie Calabresi (Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Arci Caccia, Anuu, Italcaccia ed Eps) ritiene oggi di dover fare qualche puntualizzazione.

I cacciatori, indicati come causa del problema cinghiale sono in realtà l’unica categoria che, come premesso, si può dire costantemente a fianco degli agricoltori a difesa del loro lavoro e delle stesse Istituzioni per tutelare la pubblica incolumità che il proliferare della specie mette sempre più a repentaglio.

La situazione della nostra regione non è affatto unica, ma la gestione del problema cinghiale investe gran parte del territorio italiano e richiede il coinvolgimento e il confronto tra tutti gli attori coinvolti che ancora non è stato posto in atto o, almeno, non in maniera esaustiva, anche se dalle esperienze (positive e più spesso negative) di altre regioni possiamo trarre insegnamento.

Il principale problema della Calabria è la mancanza di una effettiva governance del territorio che deve essere sviluppata con il contributo di tutti gli attori interessati – e messa in condizione di funzionare – in modo laico e basato su presupposti oggettivi, scevri da visioni di parte o peggio astratte ed ideologiche.

I cacciatori e le Associazioni che li rappresentano sono pronte a fare la loro parte, ma non possono sostituirsi alle competenze altrui, in primis delle Istituzioni, locali e nazionali, che alla realtà dei fatti fino ad ora non sono state in grado, per i motivi più disparati, di dare vita a un sistema organico, ben coordinato di gestione, se non affrontando il problema con soluzioni spot e parziali. È vero anche che altre regioni risentono di questo problema da più lungo tempo e quindi possiedono una maggiore esperienza e una organizzazione d’intervento meglio consolidata. Serve una gestione che riguardi ovviamente tutto il territorio, in primis le aree protette, che sono indubbiamente il grande serbatoio naturale all’interno del quale prosperano e si rifugiano i cinghiali che poi vanno a far razzia nei campi dei territori limitrofi.

Ci fa piacere che anche altri lo abbiano sottolineato, suggerendo l’ “attuazione ai Piani di gestione del cinghiale, implementando le catture e gli abbattimenti con personale autorizzato”. E quale dovrebbe essere “questo personale autorizzato” a disposizione della Regione se non i soli cacciatori? Sono i cacciatori che da sempre si prestano a puro titolo di volontariato, gratuitamente, anzi spesso rimettendoci del proprio. Altro che pura attività ludica. In gran parte del Paese il vero problema in prospettiva (soprattutto per gli agricoltori) sarà il forte calo numerico dei cacciatori, chi si occuperà un domani del controllo delle specie problematiche, comprese quelle che oggi non lo sono ancora e che diverranno tali nel prossimo futuro? I cacciatori, ben formati e adeguatamente indirizzati, sono una risorsa sociale preziosa, da valorizzare, non da colpevolizzare per soli fini strumentali di corto respiro o per scarsa lungimiranza.

Il coordinamento delle Associazioni Venatorie è come sempre pronto a fare la sua parte, ad iniziare da un confronto serio e concreto, per mettere in pratica le soluzioni efficaci e procedere a tutti i passi necessari affinché possano realizzarsi al meglio, anche partendo dalla ricomposizione degli ATC sui quali hanno condotto una battaglia solitaria, nell’indifferenza, allora, di chi ora la richiede a gran voce come fosse la sola soluzione del problema.

Coordinamento AA.VV.

BENELLI SBANCA AL CAMPIONATO MONDIALE DI COMPAK SPORTING

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MONDIALE COMPAK

Benelli si congratula con gli italiani che hanno conseguito fantastici risultati, in particolare con gli 11 medagliati che hanno siglato il record della nazionale: con Martina Maruzzo per l’oro Ladies, Cristian Camporese per il bronzo Open, Cristian Camporese e Tonini Alessandro per il secondo e terzo posto Junior, Mauro Bosi per il bronzo Veteran, Rovetta Ottorino per il bronzo Master. Lodevoli i risultati degli italiani a squadre: campioni del mondo a squadre sia Man che Junior (mai successo a nessuna nazione: i Man hanno vinto sia l’Europeo che il Mondiale e gli Junior hanno realizzato il Record del mondo), argento Senior, bronzo Ladies, bronzo Veteran. Congratulazioni anche a Ghiselli Andrea che ha gareggiato con un Benelli Criocomfort ottenendo il risultato di 184 su 200. Un grazie speciale alla famiglia Pacassoni del campo di tiro San Martino che hanno organizzato e gestito l’evento in modo impeccabile, in un campo degno di una competizione mondiale.”

TIRO A VOLO: ANTONIO MELLONE VINCE IL MASTER FIOCCHI 2018

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MASTERFIOCCHIL’edizione 2018 del Fiocchi Day — appuntamento annuale che ha toccato quest’anno quota 4551 iscritti — si è concluso lo scorso weekend al TAV Umbriaverde di Todi (PG), dove Antonio Mellone, che nella scorsa edizione era salito sul gradino più alto del podio in Prima Categoria e in Eccellenza, ha vinto per la prima volta in carriera il Master Fiocchi.

La gara, inoltre, ha eletto i dieci tiratori che si sono guadagnati un posto nella Top Ten Fiocchi 2019. Assieme a Mellone, la lista è composta da Nicola Demarco, Nicolò Falsitta, Franco Felici, Luigi Girolimetti, Andrea Miotto, Antonio Petrera, Alfonso Ricciardi, Stefano Schiavolini e Riccardo Vavini. Per tutti loro, una fornitura annuale di munizioni Fiocchi, una selezione di materiale e abbigliamento dell’azienda di Lecco, e la possibilità di gareggiare come membri effettivi del Fiocchi Team per tutta la stagione 2019.

 Nell’albo d’oro del Master Fiocchi, Mellone succede a Marco Correzzola, vincitore dell’edizione 2017.

 Questi i vincitori delle singole categorie:

 Eccellenza e Prima Categoria: Franco Felici

Seconda Categoria: Nicolò Falsitta

Terza Categoria: Luigi Girolimetti

 

Fiocchi Munizioni si congratula con tutti i partecipanti e dà appuntamento alla prossima edizione di Fiocchi Day e Master Fiocchi!

Marche: sul Calendario Venatorio e sulle preaperture interviene l'Assessore

Moreno Pieroni: “Calendario venatorio, sintesi di istanze del mondo venatorio, agricolo e ambientalista. La Regione attenta al rispetto di un prelievo sostenibile.”

Nell’imminenza dell’apertura della stagione venatoria 2018/19, con apertura generale il 16 settembre fino al 10 febbraio e le preaperture previste per l’ 1,2,5,8,9,12,13 settembre per alcune specie, l’assessore regionale alla Caccia, Moreno Pieroni, nell’augurare il migliore svolgimento della stagione, ha espresso alcune considerazioni: “Il calendario venatorio 2018/19, che mantiene una struttura ispirata all’equilibrio dei diversi interessi, rappresenta la sintesi di istanze del mondo venatorio, agricolo e ambientalista. Infatti, la Regione ha previsto un orario ridotto di prelievo, per un totale di ore complessive inferiore e con un periodo di riposo nelle ore centrali, quelle più calde, importantissimo per molte specie, a testimonianza dell’attenzione e del rispetto di un prelievo sostenibile e coerente con la normativa.

Anche sulla caccia al cinghiale, abbiamo varato uno strumento di pianificazione innovativo per venire incontro all’ esigenza fondamentale di contenere il problema dei danni alle colture ed agire efficacemente in modo omogeneo su tutto il territorio.”

Si ricorda che la caccia al cinghiale inizia intorno alla metà di ottobre come da calendario con aperture e chiusure differenti secondo le diverse realtà e esigenze del venatorio che , al momento non ha accolto la sospensione delle pre- aperture e che quindi resteranno invariate. Deroghe sono previste anche per la imminente stagione venatoria il prelievo in deroga per le seguenti specie: Storno, Tortora dal collare e Piccione nei Comuni di cui all’apposito calendario e successive integrazioni. Riguardo il prelievo degli ungulati in caccia di selezione è praticata in tutto il territorio regionale secondo i rispettivi calendari; per la specie cinghiale i tempi sono stati notevolmente ampliati. Sono state istituite tutte le Commissioni per l’abilitazione all’esercizio Venatorio con sede provinciale, per evitare disguidi all’aspirante cacciatore, allo stato attuale tutti i candidati sono stati esaminati per consentire loro di poter iniziare l’attività venatoria nella imminente stagione.

Infine, l’assessore Pieroni ribadisce la raccomandazione a tutti i cacciatori di “mantenere la massima attenzione, il rispetto delle norme sulla sicurezza e sulle distanze, la salvaguardia delle colture in atto e la salvaguardia dell’ambiente.”

Preaperture in Umbria: il comunicato stampa della Regione

calendario venatorio 2018-2019; giunta regionale conferma giornate di caccia 2 e 9 settembre; rimane sospesa caccia selezione a ungulati

(aun) – perugia, 31 ago. 018 – La Giunta regionale dell’Umbria ha confermato le giornate di caccia del 2 e del 9 settembre secondo le modalità previste dal Calendario venatorio per la Stagione 2018-2019, mentre resta sospesa la caccia di selezione alle specie daino e capriolo: lo comunica l’assessore regionale alla caccia, Fernanda Cecchini.

“La decisione, assunta dall’esecutivo nel corso dell’ultima seduta – ha detto l’assessore Cecchini -, è maturata a seguito degli approfondimenti giuridici effettuati dai competenti uffici regionali in merito a quanto contenuto nell’Ordinanza emessa dal Tar dell’Umbria e nel conseguente Decreto del Consiglio di Stato. Quindi, come da Calendario, il 2 ed il 9 si possono cacciare le specie alzavola, marzaiola, germano reale, tortora, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza. Certa che non ci saranno dubbi sulla correttezza di chi esercita l’attività venatoria e di chi provvede al controllo – ha concluso l’assessore -, auspico che tutto si volga all’insegna della tranquillità”.

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