Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Luca Gironi

Luca Gironi

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Un Grande Campionato di Caccia Pratica ARCI CACCIA Grazie Fiordimonte

  • Pubblicato in Notizie

Nella cornice dei monti dell’Azienda Agri-Turistica Venatoria di Fiordimonte si è concluso il 23 ottobre 2016 il Campionato Italiano su selvaggina con prova di abbattimento che l’ARCI Caccia, da numerosi anni, organizza e che anche quest’anno ha voluto riportare in questa amena località. Qui ha trovato la sua giusta collocazione per dare valore alla qualità tecnico-venatoria della manifestazione. Molto è dovuto a questi terreni fantastici che, dall’Agriturismo “Le Casette” salgono verso uno scenario che sembra fatto apposta per ospitare il “signor cane da caccia” ferma o cerca.
L’organizzazione curata in tutti i particolari dall’ARCI Caccia delle Marche guidata dal valente Domenico Verdecchia, in collaborazione con il Presidente provinciale dell’ARCI Caccia di Macerata, Luigi Marzi, è stata impeccabile. Accompagnatori e operatori molto esperti come, Massimiliano Cipolletti, Massimo Principi, Maurizio Ciarocchi, Andrea Calcaterra e delle GGV Giuseppe Pacioni e Rodolfo Calamanti hanno completato il “team” degli addetti ai lavori.
Il numero delle presenze e l’alta qualità cinofila si sintetizzano nei seguenti dati: 9 batterie, 4 di continentali, 4 di inglesi e una di cani da cerca. Quasi 100 cani ottimamente selezionati dalle otto Regioni partecipanti.
Grandi cacciatrici si sono aggiudicate il titolo dei continentali e, in altre batterie, altre “lady” si sono classificate. Che si avvii una parità di genere? Così sia..
Tutti i concorrenti hanno dato dimostrazione di essere valenti cacciatori tanto che i giudici, nelle loro relazioni, hanno elogiato le proprie batterie a merito del lavoro svolto nelle selezioni regionali. Nei cani da cerca Lola, SPR di Pongetti Massimo con un gran turno l’ha spuntata sul l’altrettanto valido SPR Asso di Falcinelli Gianluca e su Uffa, SPR, di Moscatelli Marco.
Nei continentali Gaia, EB, di Orecchia Silvia, non solo ha vinto nella propria batteria ma a seguire, nel barrage con il K, Bul, di Costa Ivano con Astor di Ruggero Antonio e Nilo, EB di Fabbri Marco, ha dimostrato tutto il suo valore superando con grande merito cani agguerriti, condotti da cacciatori sicuri nell’azione. La vittoria di Silvia Orecchia fa onore e da linfa alla speranza che si moltiplichi la presenza femminile delle “first” arricchendo i partecipanti per numeri ed anche generazionalmente. L’augurio è che le donne riescano a parlare a tanti giovani, di più e meglio di quanto riescono a fare i maschi.
Per gli inglesi, i cani ed i conduttori hanno messo in campo tanta arte della caccia, tanto che, anche nella classifica, gli ECC sono stati numerosi.
I primi delle batterie si sono, giocati, il titolo e come risulta, si è affermata meritatamente la Lady, SI di Lattanzi Antonio, ma Artù, SI di Di Luca Carlo e Ciro SI di Cariddi Renato e Ramon di Togni Paolo hanno dimostrato tutte le loro grandi capacità stilistiche venatorie, ma primo può essere uno solo. Lo dice la parola stessa.
La prova espositiva si è svolta in un’area a prato molto bello, contornata da un bosco e con la visione dei monti in lontananza. Un quadro, una pittura della natura suggestiva e indimenticabile. Vasco, SPR di Pigliavento Giorgio, Dik, K, di Tondini Mauro, Tania, PT, di Fortini Marcello hanno vinto le proprie categorie, ma tutti i cani presentati erano cani belli e ben accompagnati, tanto che i giudici si sono complimentati per il livello raggiunto e hanno fatto molta fatica a scegliere i migliori.
La premiazione è stata molto bella, anche grazie al lavoro certosino svolto in segreteria da Giuseppe Pilli. L’Associazione esprime grande gratitudine allo sponsor Profile The Newtrition, ai collaboratori e ai giudici che hanno svolto un lavoro eccellente e ai partecipanti che hanno portato l’Italia a Fiordimonte. Tanti applausi dal pubblico per tutti e alle relazioni dei giudici, a testimonianza di valutazioni corrette e sopra le parti.
Altrettanti applausi sono andati a Sergio Sorrentino, neo Presidente nazionale dell’ARCI Caccia per il suo intervento nel quale ha illustrato l’impegno profuso dall’Associazione e il proposito di promuovere spazi per l’addestramento e le gare nuove palestre per una cultura più fortemente cinofila che aiuti il mondo venatorio a collocarsi nei “piani alti” della Società italiana.
Al Ristorante “Le Casette” gran premio per l’alimentazione. Chiude la stagione cinofila ARCI Caccia 2016, mentre un’altra inizia proponendosi tanti nuovi successi.
Nel concludere non vogliamo dimenticare la solidarietà e l’affetto al titolare, alla famiglia, agli amici e ai collaboratori dell’Azienda di Fiordimonte che ha subito seri danni dal sisma.
L’anno prossimo torneremo a Fiordimonte perché siamo stati bene, noi e i nostri fedeli amici, i cani che ci accompagnano a caccia.
Saremo di nuovo li, anche per dare il nostro contributo di presenza, di piccola economia che aiuta la vita di donne e uomini di una terra, vittima del terremoto.
Anche grazie alla cinofilia e alla caccia torna la vita.
Appena possibile andate a conoscere la caccia nell’Azienda Agri Turistico Venatoria di Fiordimonte.

Giorgio Filippucci

Classifiche

Batteria Cani da Cerca – Giudice Zandrini Giampaolo
1° ECC Lola SPR Longetti Massimo
2° ECC Asso SPR Falcinelli Gianluca
3° ECC Uffa SPR Moscatelli Marco
4° ECC Dolt SPR Tacchini Giovannino
5° MB Billy SPR Lori Luca
6° MB Fiona SPR Santini Marco
7° MB Vasco SPR Pigliavento Giorgio
8° MB Max SPR Fortini Marcello
Lola SPR di Longetti Massimo si laurea Campione Italiano

1a Batteria Continentali – Giudice Piedepalumbo Salvatore
1° ECC Tosca EB Di Gianluca Vincenzo
2° MB Kiss EB Capurro Agostino
3° MB Zero EB Assogna Carmine
4° ECC Dolt EB Giannecchini Leo

2a Batteria Continentali – Giudice Rossi Francesco
1° ECC Gaia EB Orecchia Silvia
2° MB Astra EB Sparvieri Angelo

3a Batteria Continentali – Giudice Lega Lino
1° ECC Bul K Costa Ivano
2° ECC Boris EB Galiè Andrea
3° MB Birba EB Tacchini Juri
4° MB Friz EB Galiè Andrea
5° MB Astor K Ruggero Antonio
6° B Saro K Paoliello Angelo
7° B Nilo BI Nascimbene Claudio
8° B Kira EB Scattizzi Enrico
9° B Bebi EB Argenti Danilo

4a Batteria Continentali – Giudice Ansicche Giovanni
1° ECC Tom K Mastrangelo Rosario
2° MB Nilo EB Fabbri Marco
3° MB Gimmy EB Cappellini Marco
4° MB Aron EB Cicconi Mirella
5° MB Stellina EB Cappellini Marco
6° MB Roi EB Tacchini Giovannino
7° B Zac DTR Pigliavento Giorgio

Barrage tra Tom – K - di Mastrangelo Rosario, Bul – K – di Costa Ivano, Gaia – EB – di Orecchia Silvia, Tosca – EB – di Di Gianluca Vincenzo. Si laurea Campione Italiano Gaia di Orecchia Silvia, 2° Tom di Mastrangelo Rosario

1a Batteria Inglesi – Giudice Pettorali Fabio

1° ECC Lady SI Lattanzi Antonio
2° MB Blu SI Sarti Marco

2a Batteria Inglesi – Giudice Paggetti Enzo

1° ECC Ramon SI Togni Paolo
2° ECC Axel SI Rubba Enrico
3° ECC Devil SI Scarpa Michele
4° ECC Dino SI Vico Massimo
5° MB Tania PT Fortini Marcello
6° MB Brenda SI Malvolta Renzo
7° MB Odette SI Sgambati Alberto

3a Batteria Inglesi – Giudice Franca Francesco

1° ECC Ciro SI Cariddi Renato
2° ECC Merill SI Di Sarlo Mario
3° ECC Quark PT Simone Luca
4° MB Triss SI Scirocco Giuseppe
5° B Elfo SI Tognoloni Roberto

4a Batteria Inglesi – Giudice Laudadio Gabriele

1° ECC Artù SI Di Luca Carlo
2° ECC Tris SI Di Gianluca Vincenzo
3° MB Asso SI Belardi Andrea
4° B Bora SI Licanelli Domenico
Suff. Buck SI Romano Paolo

Barrage tra Lady – SI – Lattanzi Antonio, Artù – di Di Luca Carlo, Ciro – SI – di Cariddi Renato e Ramon – SI di Togni Paolo. Al termine si è laureata Campione Italiano Lady di Lattanzi Antonio, 2° Artù, 3° Circo e 4° Ramon.

Classifica a Squadre

Cani da Cerca

1a MARCHE punti 20
• Tacchini Giovannino
• Trastullo Sandro
• Levi Giancarlo

2a Umbria punti 18
• Fortini Marcello
• Pigliavento Giorgio
• Falcinelli Gianluca

3a TOSCANA punti 20
• Moscatelli Marco
• Santini Marco
• Lori Luca

Continentali

1a ABRUZZO 2 punti 19
• Galliè Andrea
• Galliè Andrea
• Assogna Carmine

2a MOLISE 2 punti 18
• Ruggero Antonio
• Mastrangelo Rosario
• Paoliello Angelo

3a PIEMONTE punti 16
• Orecchia Silvia
• Capuzzo Agostino
• Capuzzo Agostino

Inglesi

1a MARCHE 2 punti 21
• Cariddi Renato
• Malavolta Renzo
• Franca Giuliano

2a MARCHE 1 punti 20
• Stizza Nazzareno
• Lattanzi Antonio
• Togni Paolo

3a ABRUZZO 2 punti 19
• Di Luca Carlo
• Di Gianluca Vincenzo
• Assogna Carmine

PROVA ESPOSITIVA
Giudici: Sciorilli Roberto, Scartozzi Andrea, Picoti Chiara

Cani da Cerca
1° ECC Vasco SPR Pigliavento Giorgio
2° ECC Billy SPR Lori Luca Asso
3° ECC Moni CK Orecchia Silvia

Continentali
1° ECC Dik K Tondini Mauro
2° ECC Nilo EB Fabbri Marco
3° ECC Nilo EB Nascimbene Claudio

Inglesi
1° ECC Tania PT Fortini Marcello
2° ECC Quarz PT Luca Simone
3° ECC Devil SI Scarpa Michele

Trofeo Artemide Bello e Bravo

1° Artù SI Di Luca Carlo
2° Bul K Costa Ivano
3° SPR SPR Locatelli Massimo

 

 

 

Abruzzo: Il consiglio di Stato ripristina il calendario venatorio per tordo bottaccio, sassello e cesena

Il Consiglio di Stato, Sez. III, con le ordinanze nn. 5623 e 5624 del 16 dicembre 2016, ha accolto gli appelli presentati da Arci Caccia ed Enal Caccia nei confronti della decisione del Tar Abruzzo con cui era stata disposta la chiusura della caccia per alcune specie al 31 dicembre 2016.
Il Consiglio di Stato ha disposto il prolungamento dell’esercizio venatorio per le specie Tordo bottaccio, Tordo Sassello e Cesana sino al 10 gennaio 2017, annullando la decisione del Giudice abruzzese. Rimane invece fermo al 31 dicembre il limite per il prelievo della specie Beccaccia.
“Auspichiamo di aver dato soddisfazione, anche se parziale, ai presidenti delle due Associazioni venatorie che hanno deciso di proporre l’appello”, dichiara l’Avv. Matteo Valente dello Studio AOR Avvocati di Roma che ha seguito il giudizio, che prosegue: “Pur se consapevoli sin dall’inizio che la battaglia legale intrapresa era complessa, tuttavia abbiamo verificato sin da subito che le tesi da noi sostenute hanno mostrato un particolare interesse da parte del Collegio, tanto da ottenere la possibilità di avere la decisione definitiva in tempo utile almeno per consentire lo svolgimento dell’attività venatoria nei giorni di gennaio . Un tempo veramente record considerati i tempi del Consiglio di Stato. La decisione del Tar Abruzzo era palesemente viziata per quanto concerne i tempi di caccia alle specie della famiglia dei Turdidi ed il Supremo Giudice Amministrativo ha pienamente riconosciuto le nostre ragioni. Anche se non è stata consentita la possibilità di cacciare la Beccaccia nel mese di gennaio, ritengo che la decisione odierna rappresenti l’inizio di un percorso che conduca ad un maggiore e sempre più assiduo riconoscimento delle istanze del mondo venatorio”.

 

L’Abruzzo chiede la Costituzione della FENAVERI. L’Arcicaccia risponde ok

In Abruzzo si comincia a lavorare seriamente per costituire la FENAVERI nella regione. La lettera aperta per la costituzione della Federazione, a firma di Massimiliano di Luca, che alleghiamo sotto ha innescato il processo unitario. Alla lettera del Presidente Regionale Arcicaccia che sollecitava l’organizzazione di un incontro con la presenza dei dirigenti locali e nazionali delle associazioni ha risposto il Presidente Nazionale Arcicaccia Sergio Sorrentino; alleghiamo la lettera di risposta.

Lettera aperta ai Presidenti Provinciali e ai Presidenti Nazionali delle Associazioni aderenti alla FENAVERI Abruzzo


L’unità delle Associazioni Venatorie in Regione è troppo importante per partire con il piede sbagliato. Errori ce nesono già stati e nessuno vuole rischiare una falsa partenza.
L’unità non può essere tema da gruppi dirigenti “ristretti”. Occorre approfondire le tematiche, le proposte sulle qualiintendiamo, prioritariamente, procedere con più dirigenti possibili.
Invitiamo le altre Associazioni a riflettere sugli strumenti di coinvolgimento dei cacciatori di cui dovrà dotarsi la FENAVERI regionale.
Non dobbiamo avere paura, ma arricchirci con il confronto. Per questo sentiamo la necessità di raccogliere nello Statuto regionale quello che prevede lo Statuto nazionale della FENAVERI: l’organo ampio dell’Assemblea.
Elenchiamo alcuni punti che possono e debbono, se approfonditi e chiariti, rendere produttivo il lavoro delle Associazioni nella Regione Abruzzo e permetterci di fare gruppi dirigenti della FENAVERI più credibili: Fondazione UNA, PATOM, Parchi, rapporti con la Regione, calendari venatori, danni all’agricoltura da fauna selvatica, piano faunistico e riforma della legge regionale, sono i contenuti per dare risposte concrete ai nostri associati e sui quali fare proposte unitarie alla Regione e agli agricoltori.
Proponiamo ai Presidenti nazionali e quelli regionali di convocare almeno i rappresentanti provinciali di tutte le Associazioni venatorie per un seminario da tenere prima della costituzione della FENAVERI regionale. Fissiamo rapidamente luogo e data con i Presidenti nazionali così che la nostra Federazione sia parte significativa della FENAVERI nazionale.
Chiarezza e partecipazione della “base” alle scelte dà la “cifra” dell’importanza che diamo tutti insieme all’unità tra le Associazioni venatorie.
Cordiali saluti.
Massimiliano Di Luca
Presidente Regionale dell’Arci Caccia

Gentili Presidenti,
raccolgo l’invito di Massimiliano Di Luca di partecipare ad una riunione delle nostre Associazioni regionali costituenti la FENAVERI dell’Abruzzo per avere uno Statuto regionale armonico a quello nazionale e per discutere di tematiche e strategie importanti
oltre i confini della Regione e oggetto d’interesse degli associati delle nostre Associazioni, dei cacciatori e delle altre categorie interessate alla gestione faunistica, prima di tutte le rappresentanze degli imprenditori agricoli.
Un comune approfondimento dei contenuti ci permetterà proposte convincenti da portare alla Regione e agli altri interlocutori istituzionali.
Se cortesemente indicate alcune date, potrò organizzare i miei impegni di lavoro ed essere presente.
Cordiali saluti
Sergio Sorrentino

AIW: L’ORSO, IL PARCO D’ABRUZZO, IL PATOM, LE ZPS, I MONTI ERNICI E LA REGIONE LAZIO

La Regione Lazio ha recentemente emanato una Deliberazione (15 novembre 2016 n. 687) per, così dire, regolarizzare gli impegni presi in merito alle Direttive UE ed al protocollo PATOM per la protezione degli habitat e dell’Orso bruno marsicano: una deliberazione tanto prolissa quanto inutile e, soprattutto, inefficace ed inapplicabile per le ragioni per cui è stata presa. Ragioni che, forse, si annidano più in pressioni sulla politica da parte di certo mondo ambientalista che non sulla sua necessità per la finalità primaria per cui è stato emanato, che è la protezione dell’Orso marsicano in Regione Lazio. O, quanto meno, per rispettare impegni che non potendosi imporre per ragioni di democrazia, almeno salvi la faccia delle autorità regionali sul mantenimento di impegni che erano stati presi e che bisognava assolvere. Carta straccia, ma carta che permetterà alla politica di salvare la faccia di fronte all’Europa ed a chi sosteneva che bisognava fare qualcosa; quel qualcosa che, bisogna riconoscerlo, per ora i politici che governano il Lazio fortunatamente non hanno avuto il coraggio di imporre (perché sarebbe azione antidemocratica, checché ne pensino tanti ambientalisti!). In soldoni, si sarebbe voluto che la Regione Lazio ed il Partito di maggioranza che la amministra, IMPONESSERO il proprio settore di competenza dell’ “AREA CONTIGUA” del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed il PARCO REGIONALE DEI MONTI ERNICI. Ma ciò, ovviamente, non è stato fatto semplicemente perché non era possibile farlo, e non tanto per il rispetto delle regole democratiche (su queste si sarebbe anche potuto sorvolare, com’è d’uso nel nostro Paese tutt’altro che democratico!) ma proprio per il doveroso rispetto della legge (confermata dalla Corte Costituzionale), che lo ha impedito: ovvero, perché senza l’assenso delle amministrazioni comunale coinvolte non si può istituire né l’Area Contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo né il Parco Regionale dei Monti Ernici! Soprattutto non lo si è fatto perché le popolazioni locali vigilano e se mai venisse trovato il coraggio per delle misure impositive, i Partiti (o il Partito) che se ne facesse carico, rischierebbe poi una debacle alle prossime elezioni regionali a causa di una prevedibile ribellione di tutto il mondo rurale.

Ma vediamo quali commenti è il caso di fare alla prolissa Deliberazione di Giunta Regionale proposta dall’Assessore ai Rapporti col Consiglio Regionale, Ambiente e Rifiuti.

1. Anziché pensare a difendere ed ha mantenere l’orso marsicano nel suo storico areale (almeno a memoria d’uomo) sollecitando il Parco d’Abruzzo a fare il suo dovere gestionale in merito, si vorrebbe mettere le mani sul territorio circostante dove l’orso si sta sbandando proprio a causa dell’errata gestione del territorio storico (scarso controllo al disturbo turistico, nessun aiuto alla pastorizia ed anzi penalizzazioni continue, nessun aiuto all’agricoltura o incentivazioni per favorirla), ovvero di quella che con termine aulicamente scientifico oggi è definita core area. Un’area storica che oggi (OGGI!) nella Deliberazione viene definita “non sufficiente” a mantenere l’attuale dimezzata popolazione, quando lo è stata per centinaia di anni! Addirittura si parla di allontanamento dei maschi di orso, quando essi non si allontanarono MAI in passato, quando avrebbero avuto ragione di farlo per… battere la “concorrenza”. Dando per assodata una verità che tale non è proprio perché non è
dimostrabile: ovvero, che gli orsi nell’area Parco siano aumentati di numero e che quindi ciò
./.
crei quello sbandamento logico per ogni popolazione animale in crescita. Difatti, non di presenza di esemplari di una popolazione in crescita si tratta, ma di “sbandamento”, di una “emigrazione dispersiva” di tutta la popolazione.

2. Nella Deliberazione si parla dell’esigenza e dell’ “individuazione” (non potendola imporre, che almeno la si programmi!) “di una forma adeguata di protezione dell’Area dei Monti Ernici”, ovvero di una nuova area protetta, quando nello stesso Piano d’Azione PATOM (ripreso dalla Deliberazione) sta scritto che per difendere l’orso marsicano “non sono necessarie altre aree protette”. Ovvero, la Deliberazione prevede cose che lo stesso PATOM esclude! A meno che, considerato che Assessore ai Rapporti col Consiglio Regionale, Ambiente e Rifiuti è il Consigliere Mauro Buschini, politico del frusinate (Alatri) notoriamente dichiaratosi (pubblicamente!) contrario ad un Parco ed invece sensibile alle istanze del mondo rurale, ed anche favorevole a delle Aree Wilderness comunali (sempre per sua pubblica dichiarazione), non si voglia puntare su questa scelta autonoma dei Comuni con riconoscimento regionale; sebbene ci sia il rischio che in Regione, per dare soddisfazione all’ambientalismo DOC che è ad esse contrario, non si studi poi una deliberazione che le chiuda alla caccia; chiusura non prevista dall’indirizzo mondiale di questa forma di Area protetta (cosa che sarebbe una iattura per il mondo venatorio, da anni impegnato ad impedire la nascita del Parco e che invece ben volentieri accoglie e sostiene una tutela mediante la designazione delle Aree Wilderness comunali).

Gli ambientalisti premono da anni per un Parco Regionale per i Monti Ernici con la scusa di dover proteggere l’areale futuro dell’orso che lì potrebbe espandersi (ad oggi si tratta, e da sempre, di sporadici spostamenti stagionali di rari individui che poi regolarmente rientrano nei ranghi dell’area storica o core area). E si basa questa richiesta sul fatto di una necessità di vincoli protettivi; ciò quando i Monti Ernici sono da anni vincolati in vario modo, anche severamente, dai vincoli paesaggistici e forestali e, soprattutto, dalla Direttiva europea che li ha delimitati come Zona Speciale di Conservazione con vincoli ben precisi già stabiliti dalla stessa Regione Lazio. E da notare è che la stessa Unione Europea NON ABBIA MAI RICHIESTO una sua istituzione in Parco, né tanto meno una sua chiusura all’attività venatoria (peraltro già proibita in ben 3.500 ettari di Oasi Faunistica). Ed ovviamente IGNORANDO ASSOLUTAMENTE i già 5 settori di Aree Wilderness comunali per un totale di 8.000 ettari designate proprio per garantire ai Monti Ernici una duratura salvaguardia paesaggistico-ambientale con autonome, democraticissime ed anche legittime, decisioni consigliari (esiste una legge dello Stato che ribadisce questa potestà delle autonomie comunali, e le avalla: la n. 10/2013).

3. Si parla e si programma di controlli e monitoraggi stradali per evitare la collisione di orsi con le automobili, quando STORICAMENTE nel Lazio c’è stato UN SOLO caso dubbio di collisione! E, soprattutto, quando già esiste una legge regionale che disciplina l’uso motorizzato delle strade montane ed agresti. Gravi poi le previsioni che verrebbero a penalizzare l’attività pastorale! Un’attività rurale che andrebbe invece incentivata proprio per favorire la presenza dell’orso.

In pratica, come già in Abruzzo, anche nel Lazio si fa politica sulla pelle dell’orso, e non si nulla di veramente utile, pratico e realizzabile per salvarlo!

Murialdo, 15 Dicembre 2016 Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness

ER: Christian Maffei Vicepresidente Nazionale Arcicaccia prende le distanze dalle dichiarazioni di Giorgio Lombardi

Christian Maffei, Vice Presidente nazionale ARCI Caccia, coglie l’occasione della presentazione del Talk Show che si è svolto nell’ambito della Manifestazione Fieristica Caccia & Country Fishing Expo, svoltasi a Forli, per sottolineare una sua presa di distanza dall’intervento di Giorgio Lombardi, coordinatore provinciale degli ATC di Forlì:

“Nell’interesse della difesa dell’immagine dei cacciatori, delle squadre che praticano la caccia al cinghiale, dei selecontrollori e del mondo venatorio, voglio ribadire che è stato un grave ed inammissibile errore dichiarare che in Emilia Romagna c’è il mercato nero della carne di cinghiale. Non voglio solo tutelare il lavoro legislativo della Regione ma anche i passi innanzi fatti sui controlli del.

Il dovere di chi rappresenta gli ATC è delegittimare queste pratiche illegali. Quando si viene a conoscenza di reati, questi vanno sempre denunciati. Caccia, legalità e trasparenza sono valori non scindibili”.

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura