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Luca Gironi

Luca Gironi

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A Padova lepri e segugi protagonisti

Anche la 14^ edizione della Gara di Cani da Seguita su Lepre  a Legnaro (PD), organizzata dalla Federazione Provinciale di Padova ARCI Caccia con la collaborazione della Pro Segugio, nonostante gli auspici che non sembravano dei migliori, ha avuto il consueto successo. I numeri della manifestazione sportiva, come sempre non sono mancati, li riepiloghiamo per amor di Cronaca: 8 batterie, 29 coppie, 8 singoli e 4 mute. Qualcuno, dopo quattordici anni di onorato impegno, pensava di spegnere gli entusiasmi a Legnaro, facendo una gara in contemporanea:  obiettivo mancato,  nonostante si parli della più grande associazione venatoria ! Ma perché queste iniziative funzionano? Ce lo siamo chiesti spesso, forse non c'è una risposta semplice. Le nostre iniziative in tutta Italia hanno il tratto di far divertire, non solo il professionista, ma il cacciatore, l'appassionato di cinofilia, abbinando il classico agonismo alla festa rurale e popolare. Per chi concorda con il nostro modo di fare, le porte sono aperte: gli altri guardino altrove. Ma chi ha vinto? Nella classifica mute con valutazione "molto buono" e punti 155 ha vinto il sig. Bacini,  cani Maila - Nebbia - Libano - Simba; nella classifica coppie con la valutazione "eccellente" e punti 167 ha vinto il sig. Carraro, cani Ronie - Noemi; nella classifica singolo con la valutazione "eccellente" e punti 162 ha vinto il sig. Carradore, cane Vasco. Ospiti della giornata il Vice Presidente Nazionale e Presidente Regionale Veneto Pro Segugio Paolo Agostini, il Vice Presidente Nazionale e Presidente Regionale Veneto ARCI Caccia Giuliano Ezzelini Storti per manifestare un sodalizio di collaborazione fra le due associazioni che  si consolida ogni anno. Infine, non si può parlare della Gara di Legnaro, senza citare il locale Circolo ARCI Caccia: buona cucina e tanti volontari. A loro va il ringraziamento sincero, di tutta L'ARCI Caccia, perché sono la vera "ossatura" di un successo. Prossimo appuntamento? Il 10/11 Febbraio a S. Stino  di Livenza (VE), gara di Cani da Seguita su Lepre categoria A e B unica prova Veneto per la qualificazione alle semifinali XV Coppa Campioni ARCI Caccia sempre in collaborazione con la Pro Segugio: vediamoci là!

Elezioni Politiche 2018. La caccia si unisce in una Cabina di regia

Far riflettere la politica sul suo fallimento nelle questioni ambientali e suggerire nuove linee di azione, difendere la ricchezza culturale del mondo rurale e agricolo, tutelare il peso economico e industriale del settore venatorio, la sua cultura e il suo ruolo sociale, controbattere alle falsità del mondo animalista. Questi alcuni degli obbiettivi che si è dato il mondo della caccia per il futuro. Primo banco di prova le prossime votazioni

 

I presidenti della totalità delle Associazioni Venatorie riconosciute (ANLC, ANUUMigratoristi, ARCI Caccia, Enalcaccia, EPS, FIdC, Italcaccia) e il CNCN - Comitato Nazionale Caccia e Natura, si sono riuniti il 4 gennaio a Roma per riaffermare con forza il ruolo del mondo venatorio in armonia con l’ambiente, il mondo rurale e quello agricolo in occasione delle prossime consultazioni elettorali fissate per il 4 marzo.

Lo hanno fatto consapevoli del fallimento sostanziale della politica sui temi ambientali e della necessità di dare un segnale forte ai partiti e a quanti si apprestano ad affrontare la tornata elettorale per richiamarli alla concretezza e alla serietà su questioni che non possono essere affrontate con l’attenzione rivolta ai facili consensi di un ambientalismo astratto, salottiero, urbano e di una ancor più vuota filosofia animalista.

Per agire in modo ancora più efficace hanno deciso di dare vita a una Cabina di regia che vede riunite tutte le Associazioni Venatorie nazionali riconosciute, che sono radicate su tutto il territorio agro silvo pastorale del nostro Paese, con l’apporto del CNCN e aperta al contributo di quelle forze e quei portatori di interesse che si riconoscono, vivono e operano nel mondo rurale e agricolo e nel rispetto dei suoi valori. Un mondo concreto, fatto di donne e uomini che gestiscono e tutelano l’ambiente; creano economia e posti di lavoro; mantengono vivo il territorio e il tessuto sociale delle campagne, in particolare delle aree marginali, che rendono ricco il paesaggio e conosciuto nel mondo il nostro Paese.

Una Cabina di regia unita sulle cose che contano e che da oggi in poi moltiplicherà gli sforzi, collegio per collegio, per rilanciare una immagine corretta, reale e non manipolata dell’attività venatoria, laddove i cacciatori sono parte utile alla campagna e a chi la vive: cittadini abitanti dei borghi, contadini, agricoltori, allevatori.

In vista delle prossime elezioni chiederemo alle forze politiche e alle coalizioni impegni precisi e non vuote promesse elettorali inficiabili dai partner fanatici animalisti già messi in campo nelle loro alleanze.

Perché il rilancio del Paese, che tutti i partiti promettono e tutti i cittadini giustamente attendono, passa anche dal benessere ambientale e da quella economia pulita che la caccia produce.

 

Roma, 8 gennaio 2018

Toscana: A Siena e Grosseto si parlerà di gestione faunistica

Due incontri ravvicinati per parlare di gestione della fauna con politici e tecnici saranno organizzati nei prossimi giorni dalla CCT.
Il primo si terrà venerdì 12 gennaio alle 15.00 presso il “Palace Hotel Due Ponti” Viale Europa n°12, Siena il Convegno organizzato dalla CCT dal tema “La gestione faunistica a Siena – criticità e prospettive”. Aprirà i lavori Moreno Periccioli, Presidente Fidc Toscana, interverranno Marco Remaschi, Assessore Caccia Regione Toscana, i Presidenti Roberto Vivarelli e Franco Cassioli degli ATC Siena 03 e Siena 08, il dott. Federico Morimando, Francesco Santilli, Davide Senserini, Francesco Rustici, presidente Regionale Associazione Cacciatori Toscani, Franco Bindi Presidente Regionale Anuu migratoristi e Marco Romagnoli, Segretario Confederazione Cacciatori Toscani. A Grosseto, invece, l'appuntamento è per martedì 16 gennaio ore 17:30 presso la “SALA PEGASO” in Piazza Dante Alighieri. Si discuterà dei problemi connessi con la condizione della selvaggina stanziale a partire dalle principali linee gestionali di galliformi e lagomorfi, di tecniche, progetti e sperimentazione e saranno anche affrontate le modalità di gestione e controllo delle specie predatrici antagoniste. Relatori: Dott. Francesco Santilli e Dott. Davide Senserini.

FIDC BRESCIA: SERVE PIÙ TUTELA PER LE ZONE RIPOPOLAMENTO

 

La legge di Bilancio votata e approvata dal Consiglio di Regione Lombardia ha introdotto alcune importanti novità per i cacciatori lombardi. Con un emendamento presentato da Alessandro Sala e sottoscritto da altri colleghi tra cui Fabio Rolfi, si è stabilito che la selvaggina migratoria deve essere segnata sul tesserino venatorio quando i capi vengono raccolti e gli abbattimenti accertati. E’ stato poi modificato l’articolo 51, che si occupa di sanzioni: in sostanza è stata tolta la sospensione per un anno del tesserino venatorio per coloro che praticano addestramento cani e attività venatoria all’interno delle Zone Rosse e delle Zone Ripopolamento e Cattura. L’emendamento, presentato dai consiglieri leghisti Anelli e Rolfi lo consideriamo incomprensibile e assolutamente fuori luogo. Per quale motivo va tollerato l’addestramento cani ed il prelievo venatorio all’interno delle zone, deputate per legge, ad essere i polmoni di irradiazione della selvaggina e le zone all’interno delle quali catturare i riproduttori da re-immettere in territorio libero? Il discorso vale soprattutto per la lepre: lo sanno i due consiglieri regionali che quest’anno le lepri l’Atc di Brescia le ha pagate, comprensive di Iva, 203 euro cadauna? Dobbiamo continuare ad acquistarle sui mercati esteri o forse dobbiamo aumentare gli animali provenienti dal nostro territorio? Magari incentivando i proprietari dei fondi delle ZRC in modo che prestino attenzione durante i lavori in campagna e lasciando zone incolte? Per quale motivo non si deve avere tolleranza zero verso coloro che minano la caccia di tutti i cacciatori bresciani? Vogliamo il Far West? A giudicare dai commenti sui social i consiglieri leghisti hanno fatto un brutto scivolone. E a quegli pseudo cinofili che plaudono a questa decisione, perché i cinofili veri non ci vanno nelle zone di divieto, sia chiaro, vorremmo far sapere che il territorio non è il loro, ma ha dei proprietari, e ai fini venatori ci sono Atc e Ca che lo gestiscono. Quando si fanno immissioni di selvaggina se la stessa è catturata sul territorio della Provincia non ci sono limiti poiché è considerato spostamento mentre se è acquistata ci sono numeri da rispettare che, oltretutto, diminuiscono di un 5% ogni anno per disposizioni fatte a suo tempo dall’Ufficio caccia della Provincia. Quindi catturare tanto nelle Zrc farebbe solo bene ai cacciatori e ai cinofili. Forse i nostri amici consiglieri regionali dovrebbero prestare attenzione a certi suggeritori!

(www.ladeadellacaccia.it)

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