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Arci Caccia Marche: da Ascoli conferme che lo “Statuto tipo” degli Ambiti Territoriali è inutile e dannoso!

MARCHE

Ieri si è svolta la prima Assemblea di un Ambito Territoriale di Caccia (quello di Ascoli Piceno) per approvare lo “Statuto tipo” che l’Assessore regionale alla caccia ha tanto voluto. Proprio “in casa” ed alla sua presenza, l’Assessore Antonini ha avuto conferma che lo “Statuto tipo” degli Atc, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 242 lo scorso 25 febbraio è, come da noi da sempre sostenuto, un atto inutile e dannoso. Obiettivo dell’Assessore: uniformare e rafforzare gli ambiti di caccia. Risultato: li ha indeboliti e ridotti in frantumi. Infatti, nell’ATC Ascoli Piceno l’assemblea si è divisa sul voto ed alcune associazioni si sono letteralmente spaccate. Ciò ha portato addirittura alla sfiducia di qualche giorno fa del Presidente dell’Ambito da parte di Federcaccia. L’Assemblea ha addirittura approvato uno statuto modificato rispetto allo “Statuto tipo” licenziato dalla Regione e proposto a modello per tutti gli ATC. “Statuto tipo” sin dagli albori molto contestato e praticamente approvato da una sola associazione regionale venatoria (FIDC ndr). La stessa e unica associazione che ne trarrà benefici. Alla faccia dei principi di democrazia e di partecipazione. Lo abbiamo già detto ma probabilmente serve ribadirlo ancora. Gli ATC sono associazioni di diritto privato e in quanto tali godono di un’autonomia statutaria propria. Se si voleva imporgli uno “Statuto tipo” allora sarebbe stato necessario renderli enti pubblici dalla Regione. Si è decisa la stessa strada di colui che desiderava la botte piena e la moglie ubriaca.
Confermiamo che procederemo con l’impugnazione al TAR della DGR 242/2025 (approvazione schema di “Statuto tipo” degli ATC marchigiani). Svariate sono le ragioni di impugnazione e, coerentemente a quanto da noi sostenuto, a giorni formalizzeremo il nostro ricorso. Nel mentre, confidiamo che l’intervento del Presidente della Regione Marche Acquaroli possa convincere Antonini che quest’atto sta facendo e farà danni come la grandine.

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