Reintroduzione dell'Orso Bruno nelle Alpi Centrali: Sfide e Prospettive
- Scritto da Redazione
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Una interessante ricerca realizzata tra Trentino e Lombardia in quel massiccio dell'Adamello in cui insiste la più numerosa e problematica popolazione di orsi della Penisola
I grandi carnivori sono stati eliminati da gran parte del loro areale storico, ma gli sforzi di conservazione ne hanno sostenuto il recupero. La reintroduzione dell'orso bruno nelle Alpi centrali è uno di questi casi, sebbene la viabilità a lungo termine di questa popolazione rimanga incerta a causa delle sue dimensioni ridotte, dell'isolamento e dei crescenti conflitti con l'uomo.
Utilizzando modelli di ricattura-cattura spaziale e di sopravvivenza basati su dati genetici non invasivi e decessi noti di orsi, raccolti su 222 individui nell'arco di 21 anni (2003-2023), abbiamo valutato le tendenze spazio-temporali di densità, abbondanza, sopravvivenza ed espansione dell'areale dell'orso, tenendo conto delle differenze specifiche per sesso ed età.
Tasso di Crescita e Densità: I risultati indicano un tasso di crescita annuale della popolazione del 7,7 %, con una densità media di 1,61 orsi/100 km^2 nell'intera area di studio nel 2023, che sale a 2,50 all'interno dell'area permanentemente occupata dalle femmine.
Sopravvivenza e Dispersione: Le probabilità di sopravvivenza variavano in base al sesso e all'età, con le femmine che mostravano una forte fedeltà al sito e i maschi che mostravano maggiore dispersione e mortalità.
Espansione dell'Areale: Sebbene una barriera ecologica ostacoli l'espansione e la connettività verso est, l'areale permanente delle femmine è aumentato del 137 %.
Nonostante la crescita, la popolazione rimane piccola e vulnerabile a eventi stocastici. Il monitoraggio genetico continuativo, il miglioramento della connettività e una gestione basata sulla scienza saranno cruciali per bilanciare gli obiettivi di conservazione e le preoccupazioni sociali, garantendo la persistenza di questa popolazione in un paesaggio dominato dall'uomo.
Questo il sunto di una interessante ricerca che potete trovare a questo link:https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0006320725006354?via%3Dihub&fbclid=IwY2xjawOJ0Z5leHRuA2FlbQIxMABicmlkETFzTlp2M1RhTU5aVnRiOUYxc3J0YwZhcHBfaWQQMjIyMDM5MTc4ODIwMDg5MgABHmFvcyXRf3g-z6P-FYWiwZ1Ecm0orUfvyNd3UyTB3XD1jJ-sk0Hdxu-vFX7l_aem_JdiA8xbmtkwrY3n2pWkDEg




