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Arci Caccia interviene sull'emendamento pro riservisti inserito nella manovra finanziaria

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Da tempo Arci Caccia sostiene che, lo scopo primario della riforma proposta dal Governo, sia spingere sulla privatizzazione della caccia in Italia. Infatti, di tutto il disegno di legge in discussione in Commissione al Senato, si è sentita l'urgenza di approvare in finanziaria solo l'emendamento che favorisce i gestori di riserve private. Finita le propaganda inizia la sostanza, che non può che preoccupare i cacciatori. Invitiamo gli amici della altre associazioni venatorie a prendere anche loro posizione e ringraziamo quanti, tra le forze politiche, vorranno opporsi a questo disegno ormai squadernato. Niente di sconvolgente, eravamo preparati, ma crediamo che il Governo abbia fatto ai cacciatori un pessimo regalo di natale. Con questi chiari di luna abbiamo veramente bisogno di auguri.

A tutti i cacciatori italiani Buone Feste

Christian Maffei

Riportiamo il testo dell'emendamento:

Art. 134-bis. (Riconoscimento delle aziende faunistico venatorie)
1. Al comma 1 dell’articolo 16 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, dopo la lettera a) sono inserite le seguenti: « a-bis) autorizzare, regolamentandola, l’istituzione di aziende faunistico-venatorie, organizzate in forma di impresa individuale o collettiva, soggette a tassa di concessione regionale. Le concessioni sono corredate di programmi di conservazione e di ripristino ambientale al fine di garantire l’obiettivo naturalistico e faunistico, conservando, ripristinando e migliorando l’ambiente naturale e la sua biodiversità. In tali aziende la caccia è consentita nelle forme e nei tempi indicati dal calendario venatorio secondo i piani di abbattimento; a-ter) autorizzare, su richiesta dei concessionari interessati, la conversione delle aziende faunistico-venatorie in uno dei tipi di cui alle lettere a) e a-bis) ».

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