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Luca Gironi

Luca Gironi

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In attesa dei Tordi… A Canino

E’ appena iniziata la caccia e molti già pensano ai tordi, uccelli che piacciono a tanti cacciatori come si sa. Ne abbiamo parlato ancora lo scorso anno facendo riferimento ad una splendida zona di Canino, in cui la cui conformazione del territorio, consente un habitat decisamente ideale visto che può garantire una abbondante pastura all’interno delle grosse ulivete la cui presenza è abbondantissima (ricordo che la produzione di olio , oltre che ricca, è di altissima levatura), ed inoltre c’è una forte presenza di ricchi sieponi e di boschi nei quali i tordi e spesso i colombacci tendono a fermarsi nel pieno della stagione di passo.
Dal ’75 è presente la Riserva Venatoria di Canino che fa capo alla passione di Giò Pietro Pieri, per gli amici Lallo.
La caccia si svolge su poste numerate fisse per tutta la stagione o con permesso giornaliero e viene praticata solo alla Domenica dal 5 di Novembre fino al termine della caccia con silenzio venatorio per il resto della settimana.
Lo scorso anno, grazie anche ad un passo decisamente abbondante, le catture sono state parecchie ed hanno reso felici i classici tordaioli anche nella parte finale della stagione di caccia.
Per esperienza anche personale fatta nella Riserva, devo dire che nell’ambiente esiste una grande correttezza e si vive in qualche modo la passione della caccia di un tempo, senza strafare e vivendo un genuino attaccamento alle tradizioni ed alla Natura. Non manca oltretutto una felice accoglienza del luogo e del Paese, dove grazie alla presenza di ottimi ristoranti e del famoso Olio-buono di Canino è possibile passare anche a tavolo momenti di allegria anche in compagnia di bruschette di rara bontà.
Per la prenotazione delle cacciate e quindi l’ottenimento di permessi giornalieri Domenicali, ci si deve rivolgere al responsabile Giò Pietro Pieri direttamente al suo cellulare: 3391176968.
Al momento, non resta che il rituale “ In Bocca al Lupo” assieme alla speranza di un passo abbondante di tordi e colombacci.

Cesare Ricciarelli

ANUU: IL PASSO E' IN MOVIMENTO

Quando nella scorsa nota sul passo settimanale evidenziavamo la possibilità di una ripresa del movimento migratorio di fine mese, puntualmente è arrivato nella giornata di venerdì 22, con un ritorno durante la giornata della temperatura a livelli gradevoli per questo inizio d’autunno. E così è stato per l’avvio del Tordo bottaccio, rivelatosi positivo su tutto l’arco pedemontano, con interessanti notizie provenienti pure dalla Toscana e dalla Liguria. Ma vi è di più: dopo anni di assenza, quasi assoluta, del Frosone, si è notato finalmente il suo ritorno con le storiche alternanze negli anni che i nostri vecchi chiamavano “invasioni”. Anche la Capinera sta mostrando la sua linea di tendenza costante da non pochi anni a questa parte, per ricordare pure l’Organetto, in grande anticipo, inanellato in data 21/09 anche per la sua altitudine (360 m. s.l.m.) all’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN che cura queste note, in collaborazione con gli Osservatori esteri e gli annuali schemi di raccolta dati, attuati dall’Ufficio coordinamento tutela ambientale, ricerca ornitologica, inanellamento dell’ANUUMigratoristi da oltre quarant’anni. È stata notata, ancora per questo periodo, la particolare presenza della Balia nera, della Cannaiola, del Luì grosso e del Beccafico. Sotto tono, invece, è l’inizio del Pettirosso. Ormai la pagina della migrazione è aperta: osserviamola con la massima attenzione e con un saggio prelievo nel rispetto della vigente normativa.

DA ACMA ALCUNI CHIARIMENTI SUL DIVIETO DI RICHIAMI VIVI PER LA CACCIA AGLI ACQUATICI

L’ACMA ha diffuso l’ultima Disposizione del Ministero della Salute del 20 settembre scorso a chiarimento del divieto di uso dei richiami vivi per la caccia agli acquatici su tutto il territorio nazionale.

“Con riguardo alla portata dei due provvedimenti [divieto di impiego dei richiami e disposizioni sulla loro detenzione, n.d.r.] – si legge nella Disposizione – sono pervenute per le vie brevi richieste di chiarimento da parte di alcune Regioni, Associazioni venatorie e privati cittadini, in particolare per poter ricevere informazioni se tale divieto debba intendersi come applicabile alle sole zone ad alto rischio o all’intero territorio nazionale.

In proposito, alla luce dell’evoluzione attuale dell’emergenza dovuta ad influenza aviaria ad alta patogenicità sul territorio nazionale, con una circolazione virale che ancora permane su diversi territori, risulta opportuno confermare come i due provvedimenti debbano al momento essere considerati complementari ai fini del mantenimento del divieto di utilizzo degli uccelli da richiamo su tutto il territorio nazionale.

Con riferimento alla eventuale revisione di tale divieto, considerati i riscontri che potranno conseguire nelle prossime settimane da tutte le attività di sorveglianza epidemiologica in atto ed in base ai risultati che deriveranno dall’applicazione delle misure restrittive sulle aree interessate dalla diffusione della malattia, si procederà nel breve termine ad una rivalutazione del rischio in collaborazione con il Laboratorio Nazionale di Riferimento per l’Influenza Aviaria (IZS-VE) in vista di una rimodulazione delle diverse misure intraprese, incluso il divieto di utilizzo degli uccelli da richiamo su tutto il territorio nazionale di cui trattasi che, per il momento, è da intendersi confermato fino al 31 Ottobre 2017”.

(www.ladeadellacaccia.it)

Sardegna: Arci Caccia e Federcaccia intervengono sulla chiusura della caccia a pernice e lepre

Il TAR della Sardegna ha eliminato dal calendario venatorio la pernice e la lepre sarda, a causa della mancanza di un adeguato piano di prelievo. 

Arci Caccia e Federcaccia dell'isola affidano ai due comunicati stampa allegati la loro posizione sull'argomento:

 

https://www.arcicaccianazionale.it/arci-caccia-cacciatori-sardi-non-avranno-la-possibilita-cacciare-pernici-lepri-chiediamoci-perche/

 

https://www.ladeadellacaccia.it/index.php/la-federcaccia-sardegna-scrive-allassessore-spano-47749/

 

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