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Luca Gironi

Luca Gironi

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Lo SVI scrive a Striscia La Notizia chiedendo la rettifica del servizio di Stoppa

Richiesta di rettifica e specifica ex art. 8 Legge n. 47/1948 e succ. mod. nonché ex Legge n. 223/1990 dei servizi di E. Stoppa Servizio “Incidenti” di caccia.


Lo scrivente Ufficio Stampa dell’Ass. Sindacato Venatorio Italiano, in persona del Presidente p.t., con sede in Quarto di Napoli, alla via Pantaleo n. 99 in rappresentanza dei propri iscritti e di tutti i Cacciatori Italiani Vi comunica quanto segue.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al Sig. Gianfranco Barsi colpito da un colpo di fucile esploso a seguito di una rissa con una persona che tutti noi non definiamo cacciatore.
Inoltre, con la presente, manifestiamo tutto il nostro sdegno per il continuo e personale uso del mezzo televisivo da parte del Vostro conduttore Edoardo Stoppa che continua a condurre una sua personale campagna denigratoria dei confronti dei cacciatori Italiani.
Infatti nella puntata del 4 novembre di Striscia la Notizia nel servizio andato in onda con titolo “Incidenti” di caccia prende pretestuosamente spunto da un gesto seppur commesso da un cacciatore nel novembre 2015, perseguibile dalla giustizia Italiana per la gravità dello stesso, per condannare un’intera categoria di cittadini che esercitano un loro diritto ed una loro passione.
Vale la pena precisare che il predetto episodio non rientra, certamente, tra gli incidenti di caccia, in quanto in questo caso vi è stata la volontà di colpire a differenza di quanto invece può succedere durante una battuta di caccia per un colpo esploso involontariamente o per il rimbalzo funesto di un proiettile, inoltre l’inviato non specifica che tra gli incidenti caccia, al solo fine di rendere più alto il numero dei colleghi deceduti, cosi da strumentalizzare in maniera subdola il numero nei confronti di chi di questo mondo non è conoscitore, vengono compresi anche chi sfortunatamente muore a seguito di un malore e non certo per una fucilata, queste differenze che credo non debbano essere nemmeno
spiegate vista la loro ovvietà vanno però precisate così da rendere un servizio meno fazioso e più indipendente, cosa di cui la vostra trasmissione si è sempre vantata di offrire al pubblico italiano.
Ancora, ci teniamo a ricordarvi che recenti sondaggi dimostrino che il 76% degli Italiani non siano contrari all’attività venatoria e che negli ultimi sebbene siano stati condotti ben 24 referendum contro la caccia gli stessi sono stati tutti sconfitti segno evidente che quanto professato dallo Stoppa a titolo personale non trovi riscontro nella società Italiana Pertanto Vi chiediamo di voler provvedere alla lettura di quanto segue al fine di garantire a tutti i telespettatori la possibilità di comprendere in piena libertà e democrazia che tutto questo non ci appartiene.
“NOI CACCIATORI CONDANNIAMO IN MANIERA DECISA QUANTO ACCADUTO AL Sig. Gianfranco Barsi, OSSIA EPISODI DI PURA DELINQUENZA, E NE PRENDIAMO NETTAMENTE LE DISTANZE POICHE’ NESSUNO DI QUEI GESTI PUO’ ESSERE RICONDUCIBILE ALLA CACCIA CHE VIENE ESERCITATA REGOLARMENTE NEL NOSTRO PAESE NEL PIENO RIPSETTO DELLE LEGGI VIGENTI”.
Per Tutto quanto sopra riportato Vogliate provvedere, nel termine di 10 gg dandone preavviso alla scrivente, alla presente specifica in quanto così come andato in onda il servizio ha contribuito ulteriormente a diffamare e danneggiare l’immagine di una categoria, quella dei cacciatori, composta
da persone oneste e che da tempo subiscono una campagna di diffamazione da parte di persone che non comprendono quale sia il vero senso di un’attività millenaria ed oggi gestita con leggi severissime ed esercitata da cittadini – contribuenti orgogliosi di avere un fedina penale immacolata.
Trascorso inutilmente il termine assegnato Vi, si procederà come per legge.

Distinti saluti.

Ufficio Stampa
Sindacato Venatorio Italiano
Marco Navarro

Roma: Il 14 Novembre si parla di gestione faunistica con la Fondazione Una

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Fondazione UNA Onlus, con il supporto di Benelli, organizza una tavola rotonda dal titolo “La gestione del patrimonio vivi-faunistico in Italia: tra piccoli e grandi passi, dove siamo e dove arriveremo”. L’incontro si terrà martedi 14 novembre 2017 alle ore 11,30 presso l’Hotel Nazionale di Roma, a due passi dal Parlamento. Con l’evento si ha intenzione di promuovere un confronto serio con i politici, le istituzioni e i principali stakeholders del mondo associativo nazionale, finalizzato a far emergere il valore dell’attività venatoria nella gestione del territorio e nella tutela della biodiversità, anche al fine contrastare il crescente fronte animalista in Parlamento.

L’ANUUMIGRATORISTI PROPONE A FE.N.A.VE.RI. UN’AZIONE LEGALE COMUNE CONTRO LE DIFFAMAZIONI DEL TG2

L’ANUUMigratoristi ha richiesto a FIDC ed Enalcaccia, sue consocie nella Federazione Fe.N.A.Ve.Ri., di collaborare urgentemente in maniera unitaria dando mandato ai legali di procedere con le azioni necessarie a querelare per diffamazione i giornalisti e il Direttore del TG2 che nell’edizione serale del 30/10/2017 hanno esplicitamente accusato i cacciatori di essere responsabili degli incendi che, purtroppo, hanno colpito Piemonte e Lombardia negli ultimi giorni. L’ANUUMigratoristi annuncia che in ogni caso la questione non verrà lasciata cadere e che si proseguirà con tutte le azioni legali necessarie.

Molise: Regione e coldiretti a convegno sui danni da cinghiale

Si è tenuto ad Agnone presso il Teatro Italo Argentino un del vertice sui danni da animali selvatici organizzato dal Comune e Coldiretti Molise alla presenza del Prefetto di Isernia, Fernando Guida, dell’Assessore al comune di Agnone Antonio Scampamorte, del Vice sindaco Linda Rosa Marcovecchio, del Direttore regionale Coldiretti Saverio Viola ed Eugenio Torchio, delegato confederale Coldiretti Molise nonché dei sindaci della zona. Al centro della discussione l’emergenza cinghiali e lupi che continua a generare danni e malumori tra gli agricoltori ormai esasperati proprio a causa della fauna selvatica che distrugge i raccolti.

“Dal momento che la caccia è l’unico modo per contenere la specie – afferma Di Pietro, Consigliere Regionale con delega alla caccia – è stato illustrato ai presenti quanto fatto in merito, nonché la battaglia per modificare una normativa risalente al ’92 che non è in grado di affrontare lo scenario attuale. Continuerò a fare tutto il possibile per trovare soluzioni adeguate al problema e portare le loro istanze all’attenzione di tutti gli Enti competenti in materia”.

ANUU: ARRIVATI SASSELLI E CESENE

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Il mese di ottobre si è chiuso con una simpatica coda del Tordo bottaccio, ancora presente nei primi giorni di novembre, per attenuarsi dopo una stagione che verrà ricordata per la sua migrazione costante, senza “picchi” ragguardevoli ma sempre sostenuti in ben quattro giornate fino alla fine di ottobre, difficilmente annoverata a memoria d’uomo e, comunque, nei dati dei più attenti registri delle vecchie uccellande e dei capannisti. E così dicasi per il Tordo sassello che ha appassionato per la sua presenza, scemata nell’approssimarsi del weekend del 4 e 5 novembre in previsione del cambiamento meteorologico e della temperatura, dopo un susseguirsi di giornate all’insegna di un caldo sole che ha fatto innalzare, alla fine dello scorso mese, la colonnina di mercurio anche fino ai 25°C nella giornata del 26 ottobre. Sono tutti elementi che hanno consentito un’ottima migrazione dei grandi turdidi e la Cesena si è presentata alquanto in anticipo nei giorni scorsi. Sempre presenti i Frosoni, dopo anni di assenza, con le prime Peppole, da tempo lontane dai nostri territori, con i Lucarini a macchia di leopardo e le Passere scopaiole, mentre le Cince in generale hanno confermato una buona presenza con i Fringuelli nelle zone a loro più congeniali. Per non dimenticare Allodole, Pispole e Fanelli. Insomma, un autunno tutto da ricordare, avendo sempre presente che a nord-est del Paleartico occidentale il periodo della nidificazione è stato oltremodo favorevole e il successivo momento magico durante il loro viaggio verso i lidi di svernamento non è stato da meno. È stata, quindi, consentita una migrazione facilitata pure da temperature più che nella norma e dall’assenza di perturbazioni assolutamente prive di precipitazioni che non hanno reso difficile il loro passo autunnale. Ed ora attendiamo l’evolversi di questa situazione meteorologica che blocca, momentaneamente, la discesa degli “invernini” che ci auguriamo positiva come per i precedenti, apportando sicuramente la prima vera nevicata stagionale almeno intorno ai 1.500 metri.

 

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