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Marco Fiore

Marco Fiore

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CONVEGNO SULLA BECCACCIA

  • Pubblicato in Notizie

Lo scorso venerdì 23 maggio 2025 si è tenuto a Torrazza Coste (PV) il convegno “La Beccaccia: situazione nazionale e regionale”, iniziativa perfettamente organizzata da ERSAF – Regione Lombardia con relatori d’eccezione. Ha introdotto i lavori il Direttore Generale ASAF dott. Andrea Massari a cui è seguito l’intervento del Presidente ERSAF dott. Fabio Losio che ha puntualizzato come la gestione delle risorse forestali montane della Lombardia abbiano un ruolo primario nel mantenimento degli habitat favorevoli alla fauna nonostante l’impatto dei cambiamenti climatici.

Paolo Pennacchini, FANBPO presidente della FANBPO, la Federazione delle Associazioni Nazionali dei Beccacciai del Paleartico Occidentale, ha poi approfondito lo stato di conservazione della beccaccia: studio e monitoraggio in Europa

Il dott. Michele Sorrenti Coordinatore scientifico dell’Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia  ha illustrato i risultati delle ricerche realizzate, che hanno consentito di verificare non solo lo stato di salute di questo mitico selvatico ma anche i fenomeni migratori svelati dai dati forniti dalla telemetria satellitare e la raccolta delle ali.

Marco Ferretti e Massimo Taddei di Regione Toscana ha analizzato Il progetto interregionale di monitoraggio della beccaccia con cane da ferma che attraverso l’opera dei volontari consente di mappare la consistenza e la localizzazione della specie.

Monitoraggio in Lombardia: i risultati dei primi tre anni Il dott. Marco Tuti – FIBEC (Federazione Italiana Beccacciai) ha mostrato i dati emersi dai monitoraggi svolti in Lombardia che hanno consentito di documentare come la migrazione della beccaccia concentri il suo picco a metà del mese di marzo, smentendo il dogma che da gennaio la specie si trovi in fase di migrazione pre nuziale.

Massimo Marracci al termine ha concluso i lavori coordinando una tavola rotonda con i relatori ed i rappresentanti delle Associazioni Venatorie presenti Arci Caccia, Federcaccia e Associazione Nazionale Libera Caccia.

Folta la partecipazione interessata in platea.

Un plauso per l’organizzazione alla dott.ssa Francesca Meriggi ed alla competenza nella gestione dei lavori di Massimo Marracci .beccaccia

ATTACCO A FORT APACHE!

forte apache

Ancora non si conoscono i contenuti della modifica alla legge 157/92 che il Governo intende proporre, che le associazioni animaliste ben supportate da autorevoli quotidiani, hanno iniziato a suonare le trombe del giudizio universale.

Le interpretazioni strumentali e provocatorie si sprecano; la proposta (perché di proposte si tratta e soggetta a chissà quante possibili modifiche prima dell’ipotetica approvazione) ancora sconosciuta nei dettagli  viene definita: “un testo intriso di ideologia ed estremismo filo-venatorio che di fatto regala ai cacciatori la fauna selvatica e le aree naturali”.

Si citano ad esempio fra “i principali orrori”

  • estensione delle aree cacciabili, riducendo e in alcuni casi azzerando le regole e i divieti.
  • riapertura degli impianti di cattura dei richiami vivi
  • le specie che possono essere catturate passano da 7 a 47
  • caccia nelle aree demaniali come spiagge ecc
  • nessun limite alla costruzione di nuovi appostamenti fissi di caccia
  • Gare di caccia con cani e fucili consentite anche di notte e nei periodi di nidificazione.
  • caccia In aree private esercitata senza regole.
  • periodi di caccia estesi oltre il periodo di migrazione prenuziale e nidificazione)
  • possibile l’aumento delle specie cacciabili
  • La caccia sarà consentita anche dopo il tramonto

E per concludere, sostengono

  • Le guardie giurate di banche e supermercati potranno uccidere animali.

Insomma, direi che il copione è il solito, intriso di interpretazioni fuorvianti, imprecise e ovviamente parziali, per continuare ad alimentare il rifiuto di accettare che l’attività venatoria ha un valore nella gestione dell’ambiente e con un impatto insignificante. E’ più facile scagliarsi su una piccola parte che affrontare il veri problemi che affliggono la tanto decantata biodiversità.

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