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Luca Gironi

Luca Gironi

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VENETO: OK A TAVOLO TECNICO IN CONFERENZA STATO-REGIONI PER LINEE GUIDA SU DEROGHE

“Servono risposte chiare e veloci alle esigenze dei territori e del mondo venatorio. Ancora una volta la mia insistenza in Commissione Politiche Agricole delle Regioni, l’ultima nella riunione del 22 settembre scorso, ha dato i suoi frutti”.

Con queste parole l’Assessore all’Agricoltura della Regione Veneto commenta positivamente il via libera, contenuto in una lettera del Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, all’istituzione di un tavolo tecnico in seno alla Conferenza Stato-Regioni, che avrà il compito di definire, con il supporto dell’ISPRA e la partecipazione del Dipartimento delle Politiche comunitarie, le linee guida per la concreta e corretta applicazione del regìme delle deroghe previsto dall’articolo 19 bis della Legge Nazionale 157/1992.

“Attraverso questo tavolo – aggiunge Pan – c’è la speranza di riuscire a dare risposte attese da troppo tempo, risolvendo problemi incagliati da anni e ad oggi ancora irrisolti”.

“In particolare – aggiunge Pan – sarà fondamentale determinare al di là di ogni ragionevole dubbio, che poi si trasforma in infinite contese anche giuridiche, le condizioni per l’esercizio della caccia in deroga prevista dalla normativa comunitaria sulla conservazione degli uccelli selvatici, richiamando l’ISPRA al puntuale assolvimento delle sue funzioni istituzionali nei procedimenti finalizzati all’esercizio dei prelievi in deroga oggetto di attivazione da parte delle Regioni e delle Province Autonome”.

L’iniziativa ha lo scopo di consentire alla Conferenza Stato-Regioni di determinare, anche in caso di inerzia dell’Istituto, le condizioni per l’attivazione del regìme di prelievo in deroga. Ciò mediante l’assunzione dell’ultima quantificazione delle “piccole quantità”, operata dall’ISPRA in applicazione del protocollo d’intesa a suo tempo definito in sede di Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, quale base del riparto del numero di capi prelevabili per ciascuna specie “in deroga” tra le Regioni interessate.

Il Tavolo sarà chiamato ad occuparsi anche della questione relativa ai richiami vivi.

(www.ladeadellacaccia.it)

FIDC VICENZA. MIGRATORI, VIA AL MONITORAGGIO AI PASSI MESOLE E RISTELE

Migratori, riparte il monitoraggio. Ricominceranno martedì 4 ottobre, per concludersi un mese dopo, le operazioni di monitoraggio condotte da Federcaccia Vicenza in collaborazione con la polizia provinciale, all’interno del progetto dei valichi prealpini promosso da Regione, Veneto Agricoltura e supportato dall’ufficio Avifauna migratoria di Federcaccia.

L’operazione, come tutti gli anni, si focalizzerà in particolare su fringuelli e peppole, specie la cui caccia in deroga è stata vietata già da diverso tempo. Due volte a settimana, il martedì e venerdì, i volontari opportunamente formati saranno ai passi Mesole e Ristele, tra i comuni di Recoaro e Crespadoro, le due più importanti vie di migrazione (flyway) del Veneto, per avvistare e registrare gli esemplari di passaggio, durante il periodo seguente la riproduzione.

Questo lavoro riveste una notevole importanza dal punto di vista scientifico, per cercare di rispondere alle domande sulle migrazioni post-riproduttive, ma anche per avvicinare le persone che hanno sempre voluto assistere a questo fenomeno, ma non ne hanno avuto l’occasione.

«In particolare – sottolinea Emiliano Galvanetto, presidente di Federcaccia Vicenza – il monitoraggio avviato nel 2013 ci consente di verificare lo stato di salute di peppole e fringuelli, che stando ai dati raccolti finora è buono e ha un trend costante. La norma che regola il prelievo di queste specie, e che ha portato alla sospensione della caccia in deroga, prevede che l’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale dichiari il buono stato di salute delle specie, ne quantifichi la consistenza numerica e la piccola quantità, ma da un po’ di anni lo stesso istituto dichiara di non essere in grado di ottenere i dati. Sono stati quindi invitati dei loro rappresentanti ai monitoraggi, sperando che questo strumento possa risultare utile anche a loro».

 

 

LA FEDERCACCIA ALLA 72° MOSTRA MERCATO UCCELLI E CANI

  • Pubblicato in Eventi


Presso il Centro Fiere di Villa Potenza di Macerata si è svolta la 72° Mostra Mercato degli Uccelli e Cani e la 24° Esposizione Nazionale Cinofila organizzata dal Gruppo Cinofilo Maceratese.
Tantissimi i partecipanti, famiglie intere hanno visitato i vari padiglioni grazie anche alla bella giornata; come sempre la Federcaccia era presente con un proprio stand e con i suoi dirigenti: per l’occasione hanno presenziato il Presidente Provinciale Nazzareno Galassi, il Vicepresidente Provinciale Alessandro Branchesi, il delegato regionale dell’ACMA (Associazione Cacciatori Migratori Acquatici) Federici Graziano, il delegato provinciale ACMA Giacometti Paolo, il Vicecoordinatore provinciale delle Guardie Venatorie della Federcaccia Calvigioni Gianfranco, e le Guardie Venatorie Fabi Luca e Catani Doriano.
Tanti i soci, i cacciatori e gli appassionati che hanno visitato lo stand dove erano esposti, tra l’altro, i richiami manuali che si utilizzano per le quaglie, i tordi, e cesene, le allodole, che fanno parte della nostra tradizione e cultura venatoria.
A fianco una locandina condannava in modo inequivocabile l’utilizzo dei richiami acustici a funzionamento elettromagnetico e la posta alla beccaccia che sono esclusivamente attività illegali di bracconaggio.
Tantissimi appassionati hanno elogiato questo distinguo sapendo che la Federcaccia Provinciale mette a disposizione le proprie Guardie Venatorie che operano tutti i giorni sul territorio per informare i cacciatori e per reprimere senza mezzi termini gli abbattimenti illegali.
Inoltre erano esposti i vecchi arnesi utilizzati per la ricarica domestica, tanto cara ai nostri nonni, ma che ultimamente e fortunatamente sta appassionando i nuovi cacciatori.
Tante le riviste messe a disposizione degli interessati e il delegato regionale ACMA ha spiegato ai tantissimi appassionati i progetti di telemetria satellitare applicati alle alzavole e alle beccacce che ci permettono di avere dati scientifici per una corretta gestione delle due specie e di difendere da attacchi demagogici il nostro calendario venatorio.
Proprio in merito a questo punto è stato portato a conoscenza di tutti che nel recente ricorso al TAR presentato da WWF e LAC, la Federcaccia è stata l’unica associazione venatoria che con i propri avvocati era presente in aula a difendere il calendario venatorio e i cacciatori tutti.
Come sempre Federcaccia è un punto di riferimento essenziale per tutti i cacciatori, per una gestione oculata del territorio, della fauna selvatica e per un prelievo venatorio sostenibile.

PIEMONTE. VIGNALE (FI): AZZERRATI I RISARCIMENTI PER I DANNI AD AGRICOLTORI. RISOLTO IL PROBLEMA O SCELTA (MIOPE) POLITICA?

“Nei prossimi anni la Regione Piemonte non stanzierà un euro per risarcire le attività agro-pastorali presenti nelle aree protette per i danni provocati dalla fauna selvatica” lo annuncia il consigliere regionale di Forza Italia, Gian Luca Vignale, a margine della III Commissione consiliare, durante la quale è stato discusso il DDL n. 222 “Assestamento del bilancio di previsione finanziario 2016-2018 e disposizioni finanziarie”.

Nel testo di legge il capitolo di bilancio dedicato agli stanziamenti per risarcimenti derivanti da danni alle produzioni agricole ed ai pascoli provocati dalla fauna selvatica all’interno delle aree protette, viene azzerato gli anni 2016-2017 e 2018.

Negli ultimi dodici anni la Pubblica Amministrazione ha accertato per le Aree Protette Regionali quasi 6 milioni di euro per danni all’agricoltura causati solo dal cinghiale. “Delle due l’una – si domanda Vignale – : o in un anno si è risolto completamente il problema oppure siamo di fronte ad una scelta politica, irresponsabile e miope”.

In Commissione l’assessore Valmaggia ha motivato l’azzeramento dei fondi “ per le scarse richieste di risarcimento presentate in Piemonte”. “Se il dato fosse corretto – si meraviglia – vorrebbe dire che in Piemonte si è miracolosamente risolto il problema. Temiamo invece che si sia di fronte all’ennesima miopia di questa amministrazione che non si rende conto della gravità del problema e di quanto penalizzi sia le aziende agricole che le aree protette piemontesi”.

“Per questo motivo – conclude – presenteremo un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale. Se, come crediamo, i dati dovessero sconfessare l’assessore è evidente che serve un intervento urgente e una modifica del documento economico regionale.”.

(www.ladeadellacaccia.it)

FIDC BRESCIA. DECRETO QUARTA GIORNATA AGGIUNTIVA DA APPOSTAMENTO FISSO

L’UTR di Brescia ci comunica che con decreto dirigente struttura n° 9417 del 27/09/2016, pubblicato sul B.U.R.L. in data odierna, è stato prevista per la caccia da appostamento fisso all’avifauna migratoria nel periodo compreso tra il 1° ottobre e il 30 novembre 2016, in aggiunta alle tre giornate settimanali di caccia attualmente consentite, una giornata settimanale integrativa di caccia a tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, merlo, germano reale, alzavola, canapiglia, fischione, marzaiola, mestolone, moriglione, folaga e gallinella d’acqua per la provincia di Brescia.

http://www.federcacciabrescia.it/wp-content/uploads/2016/09/decreto-giornata-aggiuntiva.pdf

(www.ladeadellacaccia.it)

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