La Libera Caccia non è complice della Regione Lazio e non fornisce alibi
- Scritto da Luca Gironi
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Si è consumato l’ennesimo sfregio ai danni dei cacciatori laziali e, come succede troppo spesso, al
danno di un calendario venatorio e di un regolamento sulla caccia al cinghiale assolutamente
intollerabili, si aggiunge anche la beffa di essere indicati come favorevoli.
Il fatto è – e lo diciamo a voce alta – che la Regine Lazio sta spacciando questi ulteriori,
inaccettabili provvedimenti come il frutto di un accordo con le associazioni venatorie che, per
quanto ci riguarda è inesistente e inventato di sana pianta forse per cercare un alibi che non siamo
disposti ad offrire!
La Libera Caccia del Lazio si era dichiarata disponibile ad accettare il nuovo calendario a patto che
fossero state apportate delle modifiche sostanziali alla bozza iniziale.
Tali modifiche non sono neanche state prese in considerazione e quindi è del tutto falso che
l’ANLC regionale concordi sull’articolato appena pubblicato.
I Soci della Libera Caccia e tutti i cacciatori del Lazio devono quindi sapere che il provvedimento
regionale ci è piovuto, come al solito, tra capo e collo e non ne condividiamo né i contenuti né la
forma con cui è stato pubblicato.
Ovviamente ci impegneremo a tutti i livelli e in tutte le sedi affinché il provvedimento regionale
venga modificato secondo le nostre richieste.
Roma, 28 giugno 2107
Alfio Guarnieri
Presidente regionale ANLC