Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Arci Caccia: Sul bracconaggio e l'animalismo talebano, bisogna contrastare il fondamentalismo nell'interesse del bene comune dei cittadini. La comunicazione aiuti a sconfiggere chi promuove odio.

Arci Caccia: Sul bracconaggio e l'animalismo talebano, bisogna contrastare il fondamentalismo nell'interesse del bene comune dei cittadini. La comunicazione aiuti a sconfiggere chi promuove odio.



In questi giorni l’opinione pubblica, è stata profondamente ferita da tragedie umane che devono far riflettere affinché la ragione prevalga sempre e comunque per accrescere il rispetto e le attenzioni alla vita umana e al creato.

Il drammatico omicidio di Roma dove un uomo ha fatto a pezzi la sorella e nel contempo si qualificava sui social e sui blog come animalista militante dovrebbe sospingere tutti noi a evitare di assumere posizioni per le quali il bene o il male sono tutti da una parte o dall’altra. I fatti sconfessano quanti si fanno interpreti del giustizialismo talebano, di chiunque si senta portavoce indiscusso di verità.

Negli stessi giorni abbiamo avuto notizia del criminale assassinio in Tanzania dell’eroe anti bracconiere Wajne Lotter che ha cercato di contrastare lo sterminio degli elefanti in Africa, soggetti per l’avorio, ad una vera e propria guerra.

A queste e alle vittime tutte di queste valorose battaglie, le donne, gli uomini e le future generazioni di cui sono beneficiari vanno i convinti sentimenti di vicinanza e il cordoglio di tutta l’associazione.

“Il nostro compito non è aizzare risse e violenza, ma affermare i valori dell’ambiente nell’equilibrio e nella ragionevolezza” – così si è espresso il Presidente Nazionale dell’ARCICACCIA dott. Sergio Sorrentino” ribadisco il convincimento che alla tutela dell’ambiente e alla gestione della fauna selvatica non servono la propaganda e la pubblicità ingannevole di partitini e tanto meno strumentalizzazioni elettorali. Per uno stipendio in Parlamento, non si armino strumentalmente ideologie aggressive verso attività indispensabili, necessarie alla salvaguardia della presenza dell’uomo nelle realtà rurali, l’unico che può garantire la biodiversità e l’equilibrio tra le specie domestiche e selvatiche. Collaborazione, partecipazione e il rispetto rigoroso delle leggi e fare la propria parte, sono la via maestra per risolvere i problemi.

Il faro deve essere l’interesse generale, il bene comune. Possono e debbono convivere approcci ancorché diversi che però hanno il dovere morale di rispettarsi.

Torna su

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura