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Arci Caccia Marche: RIFLESSIONI SULL’”ANIMALCOSPIRAZIONALISMO”

Arci Caccia Marche: RIFLESSIONI SULL’”ANIMALCOSPIRAZIONALISMO”



Il cospirazionalismo animalista sta sempre più dilagando nella nostra società. Non esistono ancora vaccini utili alla sconfitta di questa patologia, la farmacologia non ha ancora investito risorse in questo senso e, probabilmente, mai lo farà in quanto trattasi di una patologia apparentemente incurabile, causata principalmente dall’ignoranza del colpito da animalcospirazionalismo, ma soprattutto dalla incapacità di discernere chi, tra conduttori televisivi, opinionisti, scienziati o esperti del settore, dice la verità.
Sono però fiducioso che l’ animalcospirazionalismo possa un giorno esser debellato (o quasi). Ho la fortuna di frequentare un master universitario interateneo in gestione e conservazione dell’ambiente e della fauna e, tra gli innumerevoli docenti universitari incontrati, tutti riconoscono l’utilità che la caccia ed i cacciatori rivestono nella conservazione dell’ambiente e della fauna. Come tutti i masterizzandi (tutti laureati in materie scientifiche) d’altronde. Questo mi fa riflettere e mi rassicura sul fatto che di animalcospirazionalismo ci si ammala quasi ed esclusivamente solamente se non si hanno le basi per comprendere i complicati equilibri che coinvolgono la conservazione naturalistica e di conseguenza, studiando, magari anche coloro i quali ne sono affetti potrebbero curarsi e non trasmettere la malattia -l’animalcospirazionalismo è altamente contagioso- alle future generazioni a loro vicine (figli, parenti, studenti, elettori).
Altri esempi di patologia simili all’animalcospirazionalismo, sono il novaxcospirazionalismo e il vegancospirazionalismo, patologie queste che colpiscono soggetti che sono contraddistinti principalmente da una caratteristica: la profonda ignoranza per la materia per la quale si credono luminari.
Cari insegnanti, politici, genitori, prima di sostenere tesi antiscientifiche e prima di criticare le scelte degli altri, studiate, documentatevi, ma soprattutto rispettate le altre persone. Difficilmente incontrerete un cacciatore che vi riempie di insulti solamente perché non la pensate come lui. Io del cretino e pezzo di m***** me lo sono preso anche ieri l’altro mentre, in compagnia di mia moglie, ero a caccia di caprioli.
Riflettete ed informatevi che ne avete bisogno, per il bene della società tutta.

Gabriele Sperandio, Presidente Regionale

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