CCT: LIBERACACCIA, UN DOTTOR JEKYLL E MISTER HIDE… A COSA DEVONO CREDERE I CACCIATORI?
- Scritto da Luca Gironi
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Come è ormai noto, la CCT non ha fatto segreto delle posizioni critiche nei confronti della Regione e del competente assessorato. Dalla Legge Obiettivo fino ad arrivare alle ultime richieste sul merito dell’operatività degli ATC Toscani, la Confederazione ha sempre espresso le proprie motivate riserve sulle varie questioni operative e gestionali, affiancando alla critica una serie di proposte costruttive sempre volte al confronto ed alla concertazione (nostro malgrado sovente disattesa).
Con stupore, notiamo come nel caso della Liberacaccia, la complessità dei problemi generi un certo stato confusionale e quasi in contemporanea, escono alla luce due linee completamente divergenti.
Il documento dato in pasto alla stampa locale a Siena dove la Liberacaccia sostiene la difesa acritica dell’operato dell’assessore Remaschi in pieno disaccordo con il grido di allarme lanciato dai Presidenti degli ATC Toscani sullo stato di crescente paralisi gestionale e la quasi contemporanea Lettera del presidente regionale della stessa, Fulcheris che prende le distanze dalla Regione e ripropone quasi in fotocopia, molti dei temi che la CCT da mesi sostiene pubblicamente, danno il segno tangibile di cotanta confusione.
Il coretto senese intonato assieme ai nuovi compagni di viaggio, sembra non intonarsi con lo spartito generale. Noi concordiamo con Fulcheris su molti aspetti e soprattutto quando dice “Il caos normativo che regna negli ATC, oltre a paralizzare tutta la gestione venatoria, ha spinto i Presidenti degli ATC a scriverle una lettera di protesta che già si vocifera sia l’anticamera delle dimissioni. Le chiedo a nome della Liberacaccia e di tutti i cacciatori di riflettere su ciò che ho scritto, non solo perché in un prossimo domani dovrà rendere conto ai suoi elettori, ma soprattutto perché, questo modo di operare della Regione, sta portando alla distruzione la cultura e la tradizione atavica dell’attività venatoria”.
Bravo Fulcheris! …..Ora però sarà il caso che qualcuno telefoni a Siena e informi i coristi del cambio di spartito.