ARCI Caccia e FIdC: Ai cacciatori di Viterbo e Provincia
- Scritto da Luca Gironi
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In merito alle modifiche delle procedure per le certificazioni mediche necessarie per rinnovo delle licenze di caccia, novità che ha creato uno stato d’animo particolarmente ansioso e forti preoccupazioni nel mondo venatorio , dopo gli immediati confronti tra la ASL e le associazioni venatorie , dopo che si è avuto l’impegno pieno della politica che rappresenta il nostro territorio alla Regione Lazio, politica vicina ai cacciatori, possiamo adesso affermare che la situazione creatasi si sta risolvendo in maniera positiva.
Tale situazione, che ha visto anche strumentali posizioni sui giornali locali che invece di cercare di risolvere i problemi ai cacciatori ricercavano solo dei fittizi responsabili , ha avuto il suo punto di sintesi nell’ analisi della dirigenza della Asl che approfondendo la problematica dopo l’incontro con le associazioni venatorie sta per procedere a dare delle direttive che non mettono in discussione la giusta precauzione nel rinnovo e nel rilascio del porto d’armi ma ne distinguono le caratteristiche e le procedure da adottare.
Pertanto gran parte delle pratiche per il rinnovo del porto d’armi per uso da caccia avranno procedure uguali a quelle previste in precedenza ,saranno più dettagliate, secondo la normativa vigente, quelle per il primo rilascio o per quei casi che patologicamente necessitano di approfondimento da parte della medicina legale della ASL.
La dirigenza dell’azienda sanitaria locale ci fornirà la procedura che verrà divulgata a tutti i cacciatori. Solo attraverso la costante opera di confronto, di spiegazione della problematica e di quale impatto avrebbe avuto abbiamo ottenuto questo risultato.
Non ci piacciono ne le polemiche ne la politica urlata: ci interessa difendere il mondo venatorio con tutte le sue peculiarità e siamo sicuri che i risultati quando si ottengono e consolidano la fiducia dei cacciatori in chi li rappresenta.
Roma lì 31 Maggio 2018