Campania: il TAR ha rigettato la richiesta di sospensiva dei decreti regionali nn. 183, 184 e 218
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Federcaccia Campania, Arci Caccia Comitato Regionale Campania, Associazione Italiana della Caccia Sede Regionale della Campania, Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro Sezione Provinciale di Salerno e Associazione Nazionale Libera Caccia Segreteria Regionale Campania e ANUU Campania manifestano profonda delusione per l’ordinanza n. 2031 del TAR Napoli che ha superficialmente rigettato l’istanza cautelare nel ricorso n. 4188/2025
contro i decreti regionali nn. 183, 184 e 218/2025. Questi atti riducono i posti negli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), escludendo senza alcuna valida motivazione dalla stagione venatoria 2025/2026 circa 4.000 cacciatori campani regolarmente iscritti. Nonostante le argomentazioni presentate nel ricorso, nella memoria e, con forza, all’udienza dell’11 settembre scorso, il TAR ha però privilegiato un non meglio chiarito interesse all’“ordinato
svolgimento” della caccia, ignorando le esigenze di molti cacciatori campani e il ruolo della caccia nel controllo faunistico, in particolare nel contenimento della prevenzione della Peste Suina Africana. La decisione appare anche contraddittoria: il provvedimento regionale non si basa sull’esigenza di mitigare disordini pregressi mentre gli ATC di Napoli, Avellino e Salerno, non toccati minimamente dal Parco Nazionale del Matese, subiscono comunque una riduzione immotivata dei posti. Inoltre, il giudice ha interpretato il ricorso come richiesta di ampliamento dei posti (in realtà era stata contestata la loro riduzione a 43.166 posti rispetto ai 63.046 inizialmente previsti dal Piano Faunistico Venatorio Regionale 2024-2029), trascurando finanche la palese incompetenza del funzionario regionale e l’errata applicazione dell’indice di densità venatoria alla SUC (anziché TASP, come da L. 157/1992 e L.R. Campania 26/2012). Le dette associazioni, che da decenni tutelano l’equilibrio tra tradizioni e sostenibilità, si riservano, tramite il loro legale di fiducia, di impugnare questa ordinanza, che non condividono per nulla, al Consiglio di Stato per ripristinare i diritti dei
cacciatori esclusi e garantire l’accesso alla stagione venatoria a tutti i cacciatori.
Napoli /Salerno 12.09.2025