“IL RITORNO DEL BARBAGIANNI SULL’ISOLA DI PIANOSA”: UN PROGETTO DI CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA’ PROMOSSO DA FONDAZIONE UNA E FEDERPARCHI
- Scritto da Redazione
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A due anni dall’introduzione di 4 esemplari di Barbagianni, i primi risultati emersi dal monitoraggio in corso confermano la presenza stabile di individui nidificanti
Pianosa, 27 maggio 2025 – Nella cornice della Settimana Europea dei Parchi, Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente – e Federparchi, presentano i primi incoraggianti risultati ottenuti con il progetto di reinserimento del Barbagianni sull’isola di Pianosa, sottoscritto nel 2023 presso l’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano.
L’iniziativa, della durata complessiva di 25 mesi, vuole favorire la ricolonizzazione naturale dell’isola da parte del Barbagianni (Tyto alba), specie non più rilevata in quest’area in modo stabile a seguito dell’eradicazione del ratto nero, una delle sue principali fonti di alimentazione.
Il progetto di conservazione lavora in sinergia con le azioni messe in atto dalle istituzioni coinvolte, che, nella primavera del 2024, hanno portato alla reintroduzione sull’isola quattro individui di barbagianni di popolazione italiana, provenienti da centri di recupero della fauna selvatica.
Grazie all’attento programma di monitoraggio, sviluppato in sinergia da Federparchi e Fondazione UNA, è stato possibile constatare come il barbagianni sia tornato a nidificare stabilmente a Pianosa. Dopo aver condotto sopralluoghi notturni e ricerche diurne per accertare la presenza di esemplari sull’isola, si è proceduto a raccogliere in laboratorio nuovi elementi, utili a definire la dieta dei rapaci in questo ambito territoriale e ad anticiparne le condizioni trofiche utili a preservare la specie. Tutte attività che hanno richiesto l’impiego di svariate tecnologie di rilevamento, dai sensori infrarossi per monitorare le presenze fino agli appositi strumenti di geolocalizzazione satellitare.
Il progetto proseguirà fino alla fine del 2025 con ulteriori sessioni di monitoraggio, con l’obiettivo di consolidare la presenza stabile della specie sull’isola e promuovere una convivenza armoniosa tra uomo, natura e ambiente.
Il progetto si inserisce, per questo, nell’ambito delle iniziative promosse a livello nazionale da Fondazione UNA e Federparchi, tra cui il programma “Biodiversità in Volo” che ha coinvolto fino ad’ ora otto parchi nazionali con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di tutelare la fauna selvatica.
“Il successo del progetto di reinserimento del Barbagianni sull'isola di Pianosa è la prova tangibile di come una visione condivisa e una collaborazione efficace tra istituzioni, società civile, enti locali e comunità scientifica possano giovare al mantenimento degli l'equilibri naturali - ha commentato Maurizio Zipponi, Presidente di Fondazione UNA. - Questo risultato, frutto della sinergia con Federparchi e l'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano, va ben oltre i confini dell'isola di Pianosa: rappresenta un tassello fondamentale nella missione più ampia di Fondazione UNA, che si impegna nella tutela della fauna selvatica su tutto il territorio nazionale con azioni concrete.”
"Il progetto per la reintroduzione del barbagianni nel PNAT è l'ultimo di una proficua collaborazione tra Federparchi e Fondazione UNA, finalizzata a rafforzare la cooperazione con le aree protette a partire dai parchi nazionali. Il progetto, infatti, si svolge nell'ambito di "Biodiversità in Volo", un programma di lavoro che vede insieme il mondo dei parchi e quello venatorio per la tutela degli ecosistemi e la lotta al bracconaggio" ha concluso Luca Santini, Presidente di Federparchi.