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Luca Gironi

Luca Gironi

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FIDC MARCHE: PRIMA SIGNIFICATIVA VITTORIA DEI CACCIATORI MARCHIGIANI

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Il Presidente del TAR Marche ha respinto la domanda di sospensione cautelare chiesta da WWF e LAC, che hanno presentato nei giorni scorsi ricorso contro la delibera della Giunta Regionale che approva il calendario venatorio 2018-19, denunciando supposte “palesi forzature di legge”.

“È un primo successo dei cacciatori marchigiani – ha commentato a caldo il presidente regionale di Federcaccia Paolo Antognoni – Esprimo soddisfazione e ringrazio la magistratura che non si è lasciata influenzare dai consueti toni drammatici e allarmistici cui le sigle abolizioniste ci hanno ormai abituato ogni anno. Confido che nella discussione in Camera di consiglio fissata per il prossimo 12 settembre venga confermata questa linea. Federcaccia regionale supportata dal nazionale – conclude Antognoni – si era subito attivata sul piano legale a tutela dei cacciatori e continuerà a seguire l’evolversi della situazione con la massima attenzione al fianco della Regione”.

MARCHE: FIDC SI ATTIVA SUL RICORSO SUL CALENDARIO VENATORIO

A seguito della notizia del ricorso contro il Calendario Venatorio delle Marche da parte del WWF, Federazione Italiana della Caccia, in stretto contatto con Federcaccia Marche, ha immediatamente avviato con i propri legali di fiducia gli approfondimenti necessari a verificare nei particolari i contenuti dell’Atto per poi procedere a opporsi allo stesso. In attesa di ulteriori aggiornamenti, Federcaccia esprime l’auspicio che la Regione Marche decida di sostenere una analoga posizione mantenendosi ferma sulle disposizioni espresse nel Calendario votato e approvato dalla Giunta.

 

ANLC: Rai3 infanga ancora

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Non contenta della sua disinformata performance di stampo animalista dello scorso dicembre, la “valente” giornalista di Rai3 Sabrina Giannini ha rimesso in moto la sua macchina del fango contro la caccia e i cacciatori.
Abituata a raccontare mezze verità infarcite di ideologia vegana, stavolta la paladina anticaccia ha voluto seminare un po’ di allarmismo sociale cianciando sui pochi o inesistenti controlli sulle carni di cinghiale utilizzate nei ristoranti e nelle innumerevoli sagre che animano le serate estive.
Tra l’altro, in una delle riprese utilizzate per commentare la personalissima opinione della giornalista, la Rai – che dovrebbe essere un servizio pubblico – mostra chiaramente lo stemma inconfondibile della Libera Caccia, come se la nostra associazione fosse impegnata nel somministrare pietanze insicure o addirittura dannose.
Ci permettiamo di ricordare alla signora Giannini che i controlli sulle carni, di allevamento o selvatiche, destinate all’alimentazione sono severissimi e le ricordiamo inoltre che se i censimenti sono gestiti dai cacciatori è solo perché non ci sono altri volontari disposti ad affrontare i sacrifici che essi richiedono: levatacce e lunghe nottate di appostamenti.
Detto questo, abbiamo incaricato i nostri legali di esaminare attentamente la trasmissione per verificare se nel testo e nelle immagini si possano ravvisare gli estremi per una querela contro la giornalista e contro la testata.
Comunque, ringraziamo ancora una volta Rai3 per la sua aperta faziosità e per l’ostinazione con cui evita qualsiasi forma di civile e onesto contraddittorio con i cacciatori che sono fra i cittadini più controllati d’Italia, sia dal punto di vista psico-fisico, sia per quanto riguarda lo stile di vita e l’assoluta assenza di qualsiasi macchia o carico penale.

Il Presidente
Paolo Sparvoli

Abruzzo: cade nel dirupo per salvare il suo cane

Brutta avventura quella capitata a un cacciatore abruzzese, durante un'uscita, il suo cane è finito in un dirupo e l'uomo si è spinto sulla parete per recuperarlo. Tutto sembrava destinato a risolversi per il meglio quando l'uomo è rimasto bloccato. Fortunatamente il caciatore è stato soccorso in tempo e l'unica conseguenza è stato un brurro spavento.

https://www.marsicalive.it/cacciatore-finisce-in-un-dirupo-per-salvare-il-suo-cane-recuperato-dai-soccorsi/

 

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