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Luca Gironi

Luca Gironi

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Arci Caccia Lazio: come volevasi dimostrare “Niente Piano-Niente Tortora”

 

tortora

Riceviamo e pubblichiamo:

Dai social riprendiamo la lettera che l’Assessora Enrica Onorati ha scritto ieri alle Associazioni Venatorie del Lazio Federcaccia, Enalcaccia Liberacaccia Italcaccia ed ANUU in risposta alla loro nota del 19 Agosto scorso. Rimane immutato il nostro giudizio espresso nei confronti delle politiche dell’Assessorato in riferimento alla preapertura. Ma la predetta lettera conferma appieno i nostri dubbi relativamente alla inadeguatezza, infondatezza ed intempestività di certe missive. Certe figure potevano risparmiarle!!!

Riteniamo fondamentale un percorso unitario anche nel Lazio, lo scorso anno ne siamo stati promotori, tuttavia tale percorso va impostato nel reciproco rispetto e nella chiarezza delle cose da fare, altrimenti non è un percorso unitario ma un’Armata Brancaleone!!!

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Cabina di Regia Toscana: La chiusura della caccia alla tortora è una sconfitta. Lavoriamo perché non accada più

CABINA DI REGIA TOSCANA 1La notizia della decisione della Regione di togliere la tortora dalle specie previste in preapertura, anche se era nell’aria, ci lascia sicuramente con l’amaro in bocca. Questo perché, fino all’ultimo, abbiamo sperato che fosse compiuto l’unico passo che poteva permettere di cacciare la tortora, l’approvazione del Piano di Gestione Nazionale della Tortora Selvatica. Questa specie, infatti, è considerata dall’Unione Europea come minacciata e quindi il suo prelievo è possibile solo se lo stato mette in atto una serie di misure che vanno dalla ricostituzione degli habitat al censimento della specie alla riduzione del prelievo. Ebbene, era la fine di aprile quando la Conferenza Stato Regioni ha raggiunto l’accordo che doveva portare all’approvazione di questo provvedimento che, caccia a parte, sarebbe fondamentale per tutelare la specie. Il fatto che l’accordo fosse stato raggiunto ci aveva fatto ben sperare e invece, al posto del Piano approvato, come una beffa, il MITE ha prodotto una richiesta di moratoria del prelievo. Un teatro dell’assurdo in cui il Governo scarica la propria inadempienza sulle Regioni, dicendogli che “visto che i ministeri competenti non hanno fatto il loro lavoro, allora le Regioni devono togliere la tortora dal calendario”, seguito poi da Ispra che si affretta a metterci il carico modificando pareri positivi già annunciati. Già per questo è legittimo essere arrabbiati, ma se si pensa che la nostra Regione aveva predisposto la propria parte del Piano e ottemperato alle richieste dell’Ispra il livore non può che aumentare. Per questo chiediamo con forza che il Governo si svegli e approvi il Piano nei tempi più brevi, sappiamo che la Conferenza Stato Regioni è convocata per i primi di settembre. Ebbene è tardi, ci si muova con l’urgenza dovuta al rispetto di migliaia di cacciatori che hanno il diritto di non vedersi negata un’attività per la quale hanno pagato profumatamente per un cavillo burocratico. Si spera che il Governo trovi un po’ di coraggio per risolvere, insieme alle regioni, i problemi della tortora per garantire una tranquilla preapertura e non continuare a penalizzare l’attività venatoria.

 

Le Associazioni componenti la Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Toscane

Toscana: Arci Caccia e CCT danno notizia della mancata apertura alla tortora

tortoraBrutte notizie per i cacciatori toscani: la Regione vieta la tortora in preapertura.

Così scrive Arci Caccia: 

La Regione ha deciso: niente tortora in preapertura

 Abbiamo appena ricevuto la comunicazione da parte della Regione che, vista l’inadempienza del Governo sull’approvazione del Piano Nazionale di Gestione della Tortora Selvatica, e viste le condizioni estremamente rigide imposte dall’Ispra per concedere il prelievo, ha preferito togliere la specie dal provvedimento autorizzativo della Preapertura. Niente tortora quindi in preapertura che riguarderà solo il prelievo in deroga dello storno.

Così scrive la CCT:

PRE-APERTURA 2021: LA TOSCANA VIETA IL PRELIEVO DELLA TORTORA
Abbiamo appreso con rammarico la decisione dell’Assessore Regionale Saccardi di non consentire, per le prossime giornate di pre-apertura, il prelievo della specie Tortora selvatica (Streptopelia turtur).
Dispiace rilevare come, nonostante ci fossero i presupposti per una scelta diversa, la Regione abbia deciso di non affrontare il problema, scegliendo una strada estremamente restrittiva che penalizzerà una parte consistente dei cacciatori.
Nel merito delle argomentazioni riportate dal comunicato appena inviato a tutte le associazioni, che riportiamo di seguito integralmente, riteniamo necessario ribadire che la Commissione Europea non ha mai richiesto, a nostro giudizio, <l’obbligo di una rendicontazione immediata dei capi abbattuti> suggerendo invece una riduzione del prelievo complessivo nella flyway orientale di cui la regione Toscana fa parte. Le proposte dunque di una eventuale riduzione dei carnieri giornalieri e annuali, di consentire una sola giornata di pre-apertura per la specie in oggetto, di rendicontare il numero dei capi nell’arco della settimana successiva, si sarebbero rilevate scelte del tutto funzionali al rispetto del principio di salvaguardia della specie.

 

 


Di seguito il testo integrale della missiva inviata alle Associazioni dall’ Assessore Saccardi:


“Carissimi,
la Regione Toscana si è impegnata, ormai da diversi mesi, per permettere la preapertura alla tortora selvatica il 1° Settembre 2021. La preapertura rappresenta una consolidata tradizione per la Toscana ed un importante, quanto necessario, messaggio di ripresa dell’attività venatoria dopo le difficoltà dovute al Covid-19.
Durante tutti gli incontri Istituzionali con gli Assessori delle altre Regioni ed il Ministero, abbiamo dato la nostra disponibilità a ridurre il carniere giornaliero a massimo 5 capi per cacciatore, ad indicare una sola giornata di preapertura ed a ridurre del 50% il prelievo della specie durante la stagione venatoria del 2021/2022. Tutto ciò al fine di favorire l’approvazione di un Piano Nazionale di Gestione della Tortora Selvatica da parte del Ministero per la Transizione Ecologica (MITE), che però non è mai arrivato.
Così ho pensato di scrivervi, con chiarezza e trasparenza, poiché ritengo le Associazioni Venatorie della Toscana competenti e appassionati interlocutori per il mio Assessorato e reputo necessario spiegare una scelta, da me personalmente non condivisa, obbligata dall’inerzia del Governo, dalle pronunce giurisprudenziali, dalle circolari ministeriali. Mi sono confrontata a lungo e più volte con colleghi di altre Regioni del Centro Italia che stanno facendo la stessa difficile scelta obbligata.
Il MITE, in una nota, ha imposto a Piemonte, Liguria e Val d'Aosta, facenti parte della flyway occidentale, il divieto totale di caccia ed indicato, testualmente, per le altre Regioni, che il Piano Nazionale di Gestione della Tortora Selvatica: “Rappresenta lo strumento per dare attuazione ai principi generali del piano europeo”. Ed in un altro passaggio: “Alla luce di tali considerazioni si ribadisce che allo stato attuale il prelievo della Tortora selvatica non appare in linea con le previsioni dell’articolo 7 della Direttiva Uccelli”.
Inoltre, per la flyway orientale (di cui fa parte la Toscana) è indicata una particolare restrizione relativa all’obbligo di rendicontazione immediata dei capi abbattuti, per la verifica del rispetto del carniere massimo. Questo presuppone l’uso di una metodologia di rendicontazione certa che eviti ogni possibilità di andare oltre al carniere complessivo assegnato alla Toscana.
Ritengo che sarebbe davvero incomprensibile, per il mondo venatorio, dover bloccare la preapertura immediatamente dopo l'avvio, al raggiungimento del numero di 4.500 (quattromilacinquecento) tortore, concesse all'intera Regione Toscana dai criteri indicati dal MITE. Infatti, dai dati, emerge che negli anni passati sono stati abbattuti oltre 9.000 capi e si stima che quasi 1/3 (dai 15.000 ai 20.000) dei cacciatori toscani partecipano al prelievo della Tortora in preapertura. È evidente come il raggiungimento del carniere massimo possa esaurirsi in pochissimo tempo dopo l’avvio della preapertura con la conseguente immediata chiusura del prelievo per questa specie.
Inoltre, la Regione si vedrebbe costretta ad imporre l'uso della APP tesserino venatorio elettronico Toscaccia al fine di ottenere una rendicontazione immediata e una chiusura istantanea appena raggiunti i 4.500 capi abbattuti. Ritengo che l’uso del tesserino venatorio elettronico deve rappresentare una libera scelta dei cacciatori toscani e non una mera imposizione.
È essenziale tenere in considerazione che l'eventuale prosecuzione del prelievo oltre i 4.500 capi, farebbe scattare SANZIONI PENALI a carico dei cacciatori in quanto la tortora diverrebbe non cacciabile, al pari di una qualunque specie protetta.
Tutto questo deriva da una mancata scelta politica a livello del MITE e del MIPAAF, che avrebbero potuto benissimo attivare la moratoria sulla specie come già avvenne per la beccaccia nel mese di gennaio di qualche anno fa, oppure assumersi la responsabilità di approvare il Piano di Gestione Nazionale della Tortora Selvatica.
Corre pertanto l'obbligo da parte della Regione Toscana, impegnata da anni nella salvaguardia della Tortora, di tutelare anche gli appassionati di questo tipo di caccia da tutte le criticità e da possibili pesanti sanzioni.
Le considerazioni sopra espresse hanno portato alla decisione di non effettuare la preapertura sulla specie Tortora Selvatica per la stagione venatoria 2021/2022.
Le due giornate di apertura anticipata riguarderanno quindi solo la specie Storno, con le modalità previste dal prelievo "in deroga".
Lo comunico adesso per non mettere in difficoltà i cacciatori a ridosso della data prevista per la preapertura. So che questa decisione susciterà delusione e proteste, ma sapete anche che la Regione Toscana è stata, quando ha potuto, decisamente a favore della caccia, anche in periodo di lockdown, facendo scuola in tutta Italia. Oggi però non ci sono le condizioni per una scelta che sarebbe rischiosa dal punto di vista giuridico per i dirigenti, per l’Assessore, per la giunta, e soprattutto per i cacciatori stessi.
Confermo il mio concreto impegno a riprendere un confronto serrato con i Ministeri ed ISPRA per arrivare, a breve, all'approvazione di un Piano Nazionale di Gestione sostenibile per la specie Tortora Selvatica e soddisfacente per l'attività venatoria, con l'aiuto delle altre Regioni, che per la quasi totalità (ad oggi, in Italia centrale, tutte ad eccezione delle Marche) hanno effettuato la medesima scelta di non attivare la preapertura.


Un saluto.
Stefania Saccardi”

Ticino news: “Fallimentare la strategia lupo europea e svizzera”

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“Fallimentare la strategia lupo europea e svizzera”

La Sezione ticinese dell’Associazione svizzera per la protezione del territorio dai grandi predatori preoccupata per le predazioni avvenute quest’estate, soprattutto perché su greggi custodite. “Se non si cambia, la fine della pastorizia sarà segnata”

Per leggere l'intero articolo clicca sul link: https://www.ticinonews.ch/ticino/fallimentare-la-strategia-lupo-europea-e-svizzera-CE4547026

 

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