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Luca Gironi

Luca Gironi

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Basilicata: Prorogata la caccia ai turdidi e alla beccaccia

L’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali comunica che sono prorogate le date di chiusura dell’attività venatoria per le specie beccaccia, tordo bottaccio, tordo sassello e cesena, senza produrre alcuna significativa alterazione sull’andamento riproduttivo e migratorio delle specie interessate.

In particolare per la Beccaccia (Scolopax rusticola) si autorizza il prelievo di 1 capo giornaliero e sempre per un massimo di venti capi annui (dal 1/10/2017 al 20/01/2018) complessivi e una chiusura della stagione venatoria al 20 gennaio 2018.

Per Tordo bottaccio (Turdus philomelos), Tordo sassello (Turdus iliacus), Cesena (Turdus pilaris) la stagione venatoria su chiude al 31 gennaio 2018 autorizzando il prelievo di 10 capi giornalieri e per un massimo di duecento capi annui complessivi (dal 1/10/2017 al 31/01/2018).

Elezioni politiche: Lettera aperta del Presidente Nazionale Arci Caccia Sorrentino ai principali leader

 

Roma, 2 gennaio 2018

 

 

On. Angelino Alfano

Presidente

Alternativa Popolare NCD

 

On. Silvio Berlusconi

Presidente

Forza Italia

 

Sen. Pietro Grasso

Leader

Liberi e Uguali

 

On. Giorgia Meloni

Presidente

Fratelli d’Italia

 

Matteo Renzi

Segretario

Partito Democratico

 

On. Matteo Salvini

Segretario Federale

Lega Nord

 

Oggetto: lettera di fine Legislatura ai Partiti presenti in Parlamento e a quelli che verranno.

Gentili Segretari e Presidenti,

la Legislatura è finita e, per quanto non è stato fatto dal Parlamento in materia di gestione della fauna selvatica, sono rimasti aperti i problemi all’agricoltura italiana che derivano dall’impossibilità al corretto controllo delle specie selvatiche.

Risorse economiche del mondo venatorio che potevano essere investite in ripristini ambientali, produzione e protezione di fauna selvatica e nel recupero di biodiversità, sono stati, in modo sicuramente insufficiente essendo solo quelle dei cacciatori, utilizzate per risarcire parzialmente aziende agricole colpite dalla presenza fuori controllo delle specie selvatiche e tra queste, il più “famoso” è il cinghiale. Ma ci sono anche specie esotiche, aliene, che mortificano per la loro eccessiva presenza il lavoro degli agricoltori italiani e ormai in ogni parte del Paese, poi il randagismo causato dall’abbandono dei cani da parte di cittadini che hanno un’interpretazione alterata del benessere animale. Queste condizioni gravano sugli agricoltori, dentro e fuori le aree protette.

La classe politica che in questa legislatura ha ignorato le soprarichiamate problematiche e non ha dato norme utili per effettuare prelievi e forme di caccia finalizzate a mantenere l’equilibrio tra le specie.

Il futuro delle nostre aree rurali, per questi temi sottovalutate rispetto alla organizzazione in altri Paesi, non ha di che gioire. Temiamo non siano state dimenticanze ma, purtroppo, mancanza di volontà politica come sembrano confermare le prime battute della campagna elettorale appena iniziata.

La corsa delle “coalizioni”, dei Movimenti, dei Leader a riciclare rappresentanze autodefinitesi verdi, ancorchè rottamate precedentemente e più volte negli anni dal voto popolare, è emblematica della rincorsa al fanatismo animalista estremista, ad un integralismo estraneo alla cultura positiva, fertile di un profondo e duraturo rispetto dell’ambiente e di una economia verde, “pulita”, tradizione dei contadini italiani.

Meglio per la politica in crisi riciclare verdi e fascio-animalisti? Meglio il Parlamento degli animali o essere rappresentativi di donne e uomini di questo Paese, tutori operativi delle campagne?

Abbiamo un importante patrimonio faunistico grazie ad un presidio ambientalista di chi, in quei territori, vive: coltivatori, cacciatori, allevatori.

Noi, parte di questa comunità non abbiamo dubbi sulla necessità che a rappresentarla in Parlamento domani, dovrebbe essere la “buona politica”.

Per la Befana 2018, dovremmo donarvi carbone. Non lo faremo perché è inquinante. Per le elezioni vorreste in dono voti, ma non sarà così se continuerete nella politica seguita fino ad oggi. Che il 2018 porti buone notizie ai cittadini. Ne hanno molto bisogno.

Cordiali saluti

Sergio Sorrentino

Confagricoltura Grosseto: «Contro gli ungulati no caccia selvaggia, ma piani di abbattimento»

GROSSETO – “Oltre ai noti e crescenti danni all’agricoltura, peraltro spesso sempre più specializzata e quindi pregiata, l’esuberante crescita di ungulati e altre specie che ormai sono arrivati a passeggiare per le vie centrali di paesi e città, ha posto e pone in pericolo la sicurezza di tutti, rappresentando un gravissimo rischio per le persone. Per questa ragione è necessaria una revisione della legge 157/92 che fornisca gli strumenti per ridurre queste problematiche.” A sostenerlo è Confagricoltura Grosseto per voce del suo presidente Attilio Tocchi.

I danni causati dagli animali selvatici solo nell’ultimo anno sono stati stimati complessivamente in oltre 100 milioni di Euro. Nella sola Toscana, guardando ai dati nudi e crudi, si evidenzia che in termini di indennizzi per danni da fauna selvatica sono stati erogati in 10 anni 21,4 milioni di euro, di cui 3,18 milioni di euro solo nel 2016 (6 anni fa erano 1,6 milioni di euro). La provincia più liquidata è stata Siena con 5,4 milioni di euro, seguita da Firenze 4,4 e al terzo posto Grosseto con 3,5 milioni di euro. I soli danni da ungulati, sono stati indennizzati negli ultimi 6 anni con 13,4 milioni di euro (9,8 milioni solo per quelli provocati dai cinghiali) pari all’88,8% del totale.

“Quello che voglio evidenziare – continua il presidente di Confagricoltura Grosseto – è che non si tratta dunque solo di una questione di insostenibili risarcimenti danni e indennizzi per le depauperate casse pubbliche, ma di un vero e proprio flagello, di cui gli agricoltori per primi pagano il conto”. Tocchi sottolinea poi come lo stesso Corpo Forestale dello Stato, nel 2015 aveva lanciato un allarme lamentando la carenza di una effettiva cognizione e presa d’atto della reale dimensione del fenomeno e dei rischi del suo esponenziale espandersi.

“Duole constatare – puntualizza – come solo per chi continua a ignorare la realtà le cose restino uguali, mentre invece esiste la impellente necessità di adottare strumenti normativi che consentano alle Regioni, in caso di necessità, di far fronte efficacemente a situazioni d’emergenza anche ricorrendo, ma solo se necessario ad integrare le esigue risorse della pubblica amministrazione, all’ausilio di cacciatori adeguatamente formati. Ragione per cui come Confagricoltura sosteniamo le proposte di modifica degli articoli 12 e 19 della legge 157/92 per fornire risposta ad una situazione che sta assumendo connotati emergenziali”.

“Si badi bene – conclude Tocchi – questo non vuol dire, come qualcuno va dicendo, favorire la “caccia selvaggia”, ossia autorizzare abbattimenti senza limiti tali da privare l’attività venatoria di ogni regolamentazione. Casomai si tratta di interventi di controllo e di attuazione di piani di abbattimento che devono essere invece inquadrati come interventi straordinari di pubblica sicurezza, finalizzati ad evitare danni certi a persone e cose. Non accettiamo la distorsione della realtà e neppure confondere le esigenze di interesse collettivo con ingiustificabili preconcetti.”

https://www.ilgiunco.net/2018/01/01/confagricoltura-contro-gli-ungulati-no-caccia-selvaggia-ma-piani-di-abbattimento/

 

Arci Caccia Padova: Il 7 Gennaio va in scena la Prova cinofila su lepre

 

Il 7 Gennaio arriva la prima iniziativa sportiva per il 2018 della Federazione ARCI Caccia di Padov, organizzata in collaborazione con la SIPS nelle zone di ripopolamento e cattura degli ATC Piovese e parte del Conselvano. La prova di lavoro su lepre per cani da Seguita (per singoli-coppie-mute), ormai tappa fissa per gli appassionati da più di un decennio, che sarà conclusa con la premiazione e un lauto pranzo. Per info e prenotazioni si possono contattare gli organizzatori: Ivano cel. 3407859642, Adolfo cel. 3492659420, Raffaele cel. 3483576110.

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