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Luca Gironi

Luca Gironi

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Piemonte: Gian Luca Vignale incontra i cacciatori

 

 

Mercoledì 22 Novembre la III Commissione consiliare ha approvato a maggioranza, con il voto contrario del sottoscritto, il Disegno di Legge sulla Caccia presentato dalla Giunta Chiamparino che ora dovrà essere approvata dal Consiglio regionale.

Come facilmente prevedibile è un Disegno di legge pieno di divieti (15 specie cacciabili a livello nazionale sono state classificate come non cacciabili), proibizioni, violazioni della legge dello Stato e dei pronunciamenti del Tribunale amministrativo regionale.

Nel corso delle molte commissioni che si sono svolte, ho presentato più di 500 emendamenti per cercare di migliorare la norma, ma la maggioranza non ha accolto praticamente nulla.

Da consigliere e da cacciatore ho potuto – ancora una volta – constatare che la volontà della Giunta Chiamparino, della maggioranza di centrosinistra e del Movimento 5 Stelle è solo e unicamente vietare tutto quanto possibile.

Per illustrare quanto la norma contiene e per avere un confronto come in altre occasioni vorrei incontrarvi.

Il primo appuntamento sarà a Pinerolo lunedì 18 Dicembre alle ore 20.30 presso l’hotel Barrage in Stradale San Secondo, 100.

(Gian Luca Vignale – Consigliere Regionale del Piemonte)

FAVA: “ABOLIZIONE DELLA CACCIA? NO, RESTA SIMBOLO DI TRADIZIONE E PRESIDIO DEL TERRITORIO”

 

“La caccia è territorio, storia e tradizione. In una regione come la nostra questi restano capisaldi, in questi anni in cui ho ricoperto la delega di assessore all’Agricoltura i cacciatori hanno garantito presidio e sorveglianza sul territorio e, in questa fase, ci stanno aiutando seriamente sul tema del contenimento delle specie alloctone, si pensi alle nutrie, ai cinghiali e agli altri ungulati che arrecano danni all’agricoltura”.

Lo ha detto Gianni Fava, assessore regionale all’Agricoltura, commentando la proposta di stop alla caccia di Michela Vittoria Brambilla.

AFFERMAZIONI BRAMBILLA SCONVENIENTI – “Un’uscita sconveniente per una serie di motivi – ha proseguito Fava, in merito alle affermazioni di Brambilla -. Innanzitutto non si capisce come possa prendersi impegni di coalizione e asserire come un’eventuale coalizione di centrodestra sarebbe pronta a presentarsi con un programma elettorale con cui si abolisce definitivamente la caccia”. “Mi chiedo – ha osservato Fava – come pensi la signora Brambilla di sostituire queste figure, ed eventualmente con quali risorse pensa si possa far fronte a una corretta gestione e controllo del territorio in assenza di un numero così elevato di soggetti che – gratuitamente, come volontari – si sono sostituiti all’ente pubblico quando questo non è riuscito a garantire analoga tempestività e presenza sul territorio”.

ESTREMIZZAZIONE NON GIOVA A LAVORO FATTO IN QUESTI ANNI – “Il rapporto con i cacciatori in Lombardia è molto delicato e spesso fatichiamo a far comprendere quali siano le regioni per cui si debbano applicare norme che non sono ben accettate da una parte degli stessi – ha rilevato Fava -. Credo che l’estremizzazione dei concetti usati dalla signora Brambilla non faccia bene né al contesto in cui viviamo né al dialogo che faticosamente siamo riusciti a mantenere in questi anni”.

ATTIVITÀ IN SINTONIA CON CONTESTO AMBIENTALE – “Il percorso di emancipazione culturale del mondo venatorio lombardo – ha detto Fava, in conclusione – mi dà ampie garanzie sul fatto che, a prescindere da qualcuno che non ha compreso le modalità moderne della propria attività, ma che rappresenta di fatto una minoranza, l’attività venatoria, per qualità e serietà dei cacciatori, possa continuare in questa regione, nei prossimi anni, a essere non solo un esercizio di pratica sportiva, ma anche un modo come un altro per vivere il nostro ambiente e contribuire a governarlo”.

(www.ladeadellacaccia.it)

Dalle Aziende: Only for Leica Hunters. Dedicato agli appassionati delle ottiche da caccia migliori al mondo.

  • Pubblicato in Ottiche

 

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Liguria: Anche i cacciatori "fuggono" oltre confine

La caccia in Italia è strangolata da costi ed eccessiva burocrazia? Per i cacciatori della provincia di Imperia esiste una soluzione. La vicina Francia, infatti, accoglie i seguaci di Diana a braccia aperte, con un porto d'armi decisamente più semplice da ottenere, costi simili e un calendario venatorio decisamente più soddisfaciente. Per questo molti cacciatori valicano il confine per poter praticare, in modo se non altro più libero, la loro passione, in un paese dove non si perde tempo a criminalizzarli.

http://www.lastampa.it/2017/12/05/edizioni/imperia/cacciatori-tra-burocrazia-e-spese-ora-c-lesodo-verso-la-francia-axJDj3LbzX29Ea58KmmGDN/pagina.html

 

FIDC MILANO: VANDALISMI CONTRO AUTO CACCIATORI

 Tagliati i pneumatici ad alcune auto, disturbata la messa in onore di Sant’Uberto nell’Abbazia di Morimondo. Con una lettera al Prefetto di Milano, al Questore ed all’Assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava il Presidente provinciale della Federazione Italiana della Caccia ( a Milano conta oltre settemila iscritti dei circa 10 mila cacciatori, in Lombardia più di 40 mila) giornalista Rodolfo Grassi, lancia un grave allarme sicurezza. Segnala infatti che nelle campagne e significativamente alla periferia di Pioltello e nell’Abbiatense, sono avvenuti gravi episodi di intolleranza con taglio delle gomme delle auto di cacciatori. A quanto accaduto si aggiunge l’intervento di alcune persone che domenica, in occasione della ricorrenza di Sant’Uberto, patrono dei cacciatori, sono entrate nell’Abbazia di Morimondo ed hanno disturbato con grida e insulti ai cacciatori la funzione religiosa. L’episodio è stato denunciato ai Carabinieri di Abbiategrasso giunti tempestivamente sul posto ed a cui è stato consegnato un video per rintracciare i responsabili. Rodolfo Grassi ha anche indirizzato una lettera a tutti i cacciatori invitandoli “a non reagire ad insulti o atti vandalici ma chiedere immediatamente l’interevento che fa capo al 112 o 113 ed il cui personale si sempre è dimostrato efficace e sollecito”. Il presidente della Federcaccia ha inoltre convocato d’urgenza il Consiglio provinciale. Infine ha deciso di vagliare con il Consiglio l’opportunità di sospendere ogni servizio notturno delle guardie volontarie stesse ed indirizzare un’ennesima lettera al responsabile del servizio di vigilanza della Città metropolitana di Milano affinché provveda ad istituire la Commissione per l’abilitazione di nuove guardie volontarie venatorie. E’ da tempo infatti che tale richiesta non viene presa in considerazione.

(www.ladeadellacaccia.it)

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