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Luca Gironi

Luca Gironi

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MODIFICA DELLA 157/92: IL PD RITIRA GLI EMENDAMENTI VOLTI A CONSENTIRE UNA MIGLIORE GESTIONE

Ancora una volta su pressione delle sigle protezioniste e animaliste si rende più difficile la gestione faunistica del territorio, spacciando come “caccia selvaggia” quello che caccia non è, ovvero le operazioni di contenimento e i piani di abbattimento svolti “anche” con l’ausilio di cacciatori formati.

Come trionfalmente annunciato dai Verdi, non a caso prossimi alleati del PD nella lista “Insieme”, che riunisce anche Socialisti, Prodiani e civici, i coordinatori nazionali del Sole che ride, Angelo Bonelli, Luana Zanella e Gianluca Carrabs possono dichiarare che ”Come Verdi italiani esprimiamo grande soddisfazione per la decisione del PD di ritirare i due emendamenti che modificavano l’art.12 e l’art. 19 della legge 157/92 in merito alla gestione faunistica, che avrebbero autorizzato abbattimenti senza limiti, la cosiddetta norma #cacciaselvaggia. Si sarebbe tolta così dall’attività venatoria ogni regolamentazione, in particolare quella prevista proprio dall’art.19 che impone una serie di precise condizioni, tra cui l’obbligo dell’utilizzo prioritario dei metodi ecologici, pareri scientifici dell’Ispra e figure ben precise che dovrebbero operare”.

Un’altra occasione persa, non per la caccia e i cacciatori, ma per il Paese di avere una gestione intelligente, controllata e regolamentata, di specie in esubero e invasive. Il tutto in ossequio di motivazioni ideologiche e di qualche voto in più.

(www.ladeadellacaccia.it)

BASILICATA: AL VIA I CORSI DI FORMAZIONE PER CACCIATORI

“Dopo il successo della prima edizione del corso per l’abilitazione a conduttore di cane limiere, conclusosi nei giorni scorsi con i primi 58 che hanno ottenuto la qualifica regionale, come annunciato, proseguono le attività del Dipartimento Agricoltura per la formazione di operatori sempre più qualificati, con l’attivazione delle azioni e dei percorsi previsti dall’Accordo firmato con Enci.”

Lo comunica l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia.

Dal 19 dicembre 2017 e fino al 2 gennaio 2018 i cacciatori residenti in Basilicata, possono fare richiesta per partecipare ai corsi di abilitazione a conduttore di cani da traccia, conduttori di cani limiere, monitoratore della beccaccia con cane da ferma e abilitazione per il controllo della specie cinghiale, volpe e corvidi, utilizzando la modulistica disponibile sul portale regionale, nella sezione Dipartimento Politiche Agricole e Forestali.

Inoltre, dal 19 al 27 dicembre 2017, tutti i cacciatori residenti in Basilicata in possesso di “Attestato per il monitoraggio della beccaccia con cane da ferma”, che intendono partecipare al monitoraggio della specie beccaccia a far data dal 01/01/2018, potranno inoltrare la domanda di adesione al Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata sull’apposita modulistica disponibile sempre sul portale regionale.

Le domande possono essere presentate a mano, con raccomandata o a mezzo pec all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(www.ladeadellacaccia.it)

Arci Caccia Veneto attacca Berlato sull'emendamento alla finanziaria

  • Pubblicato in Notizie

Appare quantomeno singolare l’emendamento al collegato alla legge di stabilità regionale presentato dal Consigliere Sergio Berlato che stabilisce di destinare alle associazioni venatorie, riconosciute a livello nazionale e regionale, il 20% delle risorse provenienti dalle tasse di concessione regionale versate dai cacciatori. Ancora di più se si legge nel merito cosa servirebbero questi soldi: per finanziare progetti di informazione e sensibilizzazione ai praticanti il culto della Dea Diana…

Ci poniamo un quesito.

I cacciatori versano allo stato ed alla regione delle cospicue tasse ammontanti per ciascuno di essi : € 173.16 a favore dello Stato e € 84.00 a favore della regione.

Orbene, molte di queste persone sono pensionati e fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Il calo di cacciatori di questi anni è anche per “via economica”, legato alla crisi.

Per questa ragione, forse, non era più opportuno che, qualora ci sia la possibilità di ricavare delle risorse nel bilancio regionale a favore della caccia, queste siano destinate alla riduzione delle tasse di concessione annuale piuttosto che a finanziare fantomatici progetti predisposti dalle associazioni venatorie “riconosciute a livello nazionale e regionale”?

E appare ancor di più strumentale che proprio dal massimo rappresentante di una delle associazioni venatorie provenga un simile emendamento…

Sappiamo che la discussione avvera’ nei prossimi giorni e che siamo difronte ad una evoluzione dal punto di partenza, ma auspichiamo comunque in un “ravvedimento operoso” da parte del Consiglio Regionale che ci pare più sensato.

Basta slogan e propaganda sulla caccia, ma risposte fattibili e serie. La buona cultura venatoria non si pratica in questo modo, ma con coerenza e quotidianità del messaggio associativo.

Giuliano Ezzelini Storti

Presidente Regionale Veneto ARCI Caccia

Piergiorgio Fassini

Vice Presidente Regionale Veneto ARCI Caccia

Delegato ai rapporto con il Consiglio Regionale

ANUU: TEMPO DI SVERNANTI

 

Ultimi giorni di un anno da ricordare molto positivamente per quanto riguarda la migrazione autunnale dei grandi turdidi con al top il Tordo bottaccio seguito dal più che buono passaggio del Tordo sassello e con un annuncio positivo della Cesena che quasi sicuramente darà ancora soddisfazioni nei prossimi mesi. Queste note settimanali che l'ANUU Migratoristi in collaborazione con l'Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN ed in collegamento con gli altri Osservatori europei, che ci hanno accompagnato dall'inizio della stagione migratoria, saranno poi raccolte, come di consueto, nel resoconto finale della migrazione post-nuziale di questa stagione. In estrema sintesi comunque è stata un'annata migratoria dove la meteorologia ha agevolato il fenomeno migratorio grazie ad una stagione senza particolari perturbazioni e con le temperature al di sopra della norma stagionale e con sole splendente. In questo contesto molte specie transahariane come Balia nera, Beccafico, Prispolone, Codirosso comune e i vari Luì, sebbene abbiano ritardato il loro passaggio di alcuni giorni rispetto al calendario, sono state presenti in modo soddisfacente incontrandosi per un breve periodo anche con le specie più rappresentative dell'autunno come il Tordo bottaccio, il Pettirosso e la Passera scopaiola. E, se come già detto prima, i turdidi l'hanno fatta da padrone, anche i fringillidi non sono stati da meno con la buona ricomparsa del Frosone e della Peppola accompagnati in modo più localizzato dal Lucherino. A loro si aggiunge la buona presenza del Fanello e del Fringuello, quest’ultimo secondo le varie zone. Tra i passeriformi si sono notati anche buoni contingenti di Allodole, Pispole e Colombacci mentre tra i non passeriformi il Beccaccino non ha avuto una migrazione positiva a differenza della Beccaccia, che ha dimostrato ancora il suo buono stato di salute. Tra gli anatidi l'Alzavola e il Germano reale anche quest'anno sono state le specie più numerose. Comunque, se la stagione è stata positiva, per i seguaci della caccia al capanno rimane sempre il rammarico che, nonostante norme ben chiare e legittimanti, grazie ai "giochi della Regione", il rifornimento corretto e in piccola quantità dei richiami vivi è venuto meno. Ma Natale è vicino e in questo contesto naturale che raduna nei nostri territori tutte quelle specie svernanti che cercheranno in questo periodo un pò di cibo e riparo sarà utile pensare a vivere al meglio e serenamente queste feste con l'augurio che il 2018 sia meno ansioso, ma soprattutto meno invaso da personaggi che non meritano in alcun modo la nostra attenzione.

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