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Luca Gironi

Luca Gironi

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Arci Caccia: sui capanni, in Toscana, chi si loda…si imbroda

Nei giorni scorsi la CCT ha tenuto a farci sapere che la paternità dei regolamenti sulla caccia recentemente approvati in Toscana, sia da ascrivere unicamente alle proprie considerevoli capacità di pressione sulla politica regionale. Ci chiediamo se dobbiamo ringraziarli anche per il nuovo comma 4 dell’ART 59 che riportiamo qui sotto:

ART. 59 comma 4 “La Regione, rilascia fino al concorso del raggiungimento del limite numerico di cui al comma 2, le autorizzazioni ancora disponibili ai cacciatori che hanno optato per la forma di caccia da appostamento fisso ai sensi dell’articolo 28, comma 3, lettera b) della l.r. 3/1994 privilegiando gli ultrasessantenni e i disabili avendo riguardo al seguente ordine di priorità:”

Questa formulazione dell’articolo assegna la concessione di nuovi appostamenti ai soli titolari di opzione B. Niente capanni, quindi, per i titolari di opzione C, che invece finora potevano intestarsene uno.

L’Arci Caccia Toscana, senza arrogarsi meriti da legislatore, chiede con forza che si intervenga subito per ripristinare la legge nella formulazione che aveva in origine. Per questo si appella al presidente Rossi perché intervenga in favore dei tanti aspiranti capannisti toscani che si vedrebbero, in questo modo, scippare la possibilità di realizzare finalmente un appostamento fisso.

ANUU: MENO CALDO

  • Pubblicato in Notizie

 

È quello che ci ha portato il cambiamento meteo tanto atteso, anche se la poca pioggia caduta è stata ancora molto lontana dai desideri degli agricoltori e anche dei cittadini che ormai da tempo l’attendevano dopo un agosto con assenza di precipitazioni, salvo qualche rovinoso temporale con vento forte che più che benessere ha portato solo danni. In questo contesto meteo con temperature al di sopra della norma stagionale, nei mesi di luglio e agosto, con sei punte di calore veramente eccezionali e con livelli di siccità preoccupanti, la migrazione è arretrata di molto con numeri di catture inferiori al totale mensile degli scorsi anni nel periodo monitorato dall’Osservatorio Ornitologico FEIN di Arosio presso il quale vengono settimanalmente tratti questi dati. A questo proposito vi è da osservare che nell’ultima settimana di agosto abbiamo avuto un leggero movimento migratorio di Balie nere il 25 e il 30 e di Prispoloni il 31, mentre tutte le altre specie estatine sono apparse regolarmente seppure in numero meno consistente che nel passato (quali Luì grosso, Beccafico, Codirosso, Pigliamosche, Torcicollo, Cincia bigia). Ora vi è da attendere il passaggio di questo tanto desiderato cambiamento meteorologico, che è avvenuto nella serata di venerdì 1 settembre e nella giornata di sabato 2, perché questo mese si apra con i migliori auspici, come è avvenuto domenica 3 con una più che significativa presenza di Balie nere. Questo è nei voti di tutti noi.

CIA TOSCANA NORD E LIBERACACCIA INSIEME UNA PIATTAFORMA COMUNE SUI TEMI DI CACCIA E AGRICOLTURA

Questa mattina (giovedì 31 agosto), nella sede provinciale della Cia Toscana Nord si è svolto l’incontro tra i vertici nazionali dell’associazione Liberacaccia e i rappresentanti della Confederazione italiana agricoltori.

Scopo dell’incontro era quello di trovare una base comune sulla quale lavorare per arrivare a politiche concordate in materia sia di caccia, che di tutela del territorio. Hanno preso parte alla discussione il presidente nazionale di Liberacaccia, Paolo Sparvoli, il vicepresidente vicario, Sisto Dati, mentre per la Cia Toscana Nord, erano presenti il presidente Piero Tartagni e il delegato per la caccia, Paolo Giovannetti.

Tra gli argomenti toccati, ampio spazio ha avuto la creazione di una piattaforma comune che si occupi della gestione del problema degli ungulati, che tenga conto di tutte le esigenze in campo, compresa quella della salvaguardia delle attività agricole. Inoltre, si è parlato dell’esigenza di una sempre più trasparente gestione delle Atc, nonché dell’individuazione di politiche che vadano nella direzione della prevenzione di quelle che possono essere le emergenze legate sia al mondo della caccia che dell’agricoltura.

«Si è trattato di un incontro molto proficuo – hanno commentato Tartagni e Sparvoli –: il nostro auspicio, adesso, è che questo sia il punto di partenza per un accordo dapprima regionale e poi nazionale, al fine di ottimizzare le risorse e le esperienze provenienti dai rispettivi settori».

MONTPELLIER: 33° CONGRESSO IUGB, ANCHE FEDERCACCIA PRESENTE CON LE PROPRIE RELAZIONI

L’Unione Internazionale dei Biologi della Selvaggina (IUGB) celebra ogni due anni il proprio congresso e raccoglie gli studiosi da tutto il mondo sulla fauna selvatica, con particolare riferimento alle specie oggetto di gestione venatoria o di controllo. Quest’anno l’appuntamento si è tenuto dal 21 al 25 agosto scorsi a Montpellier.

Due interventi di FIdC – Ufficio Avifauna Migratoria e Acma hanno permesso alle ricerche italiane compiute dal mondo dei cacciatori di presentarsi in una sede scientifica internazionale.

La relazione “Waterbird Harvest in Italy, results from seasons 2003-2012” e il poster “Estimate of Turtle dove Streptopelia turtur in Italy” sono stati esposti al congresso, come contributi del mondo dei cacciatori italiani alla conoscenza dell’entità del prelievo di tortore e degli uccelli acquatici in Italia.

Gli autori del poster sono Michele Sorrenti e Daniel Tramontana, mentre per la relazione sono stati Michele Sorrenti, Alfonso Lenzoni, Daniel Tramontana, Gabriele Fasoli e Natale Emilio Baldaccini.

Queste ricerche, compiute dall’Ufficio Avifauna Migratoria FIdC e, nel caso degli uccelli acquatici, dall’ACMA con la collaborazione del Cirsemaf e dell’Ufficio, sono le uniche che oggi consentono di avere stime basate su dati riconosciuti di quale sia l’entità media per stagione del prelievo di tortore e uccelli acquatici in Italia.

Questi dati sono richiesti da diversi Enti di gestione degli uccelli selvatici e confluiscono nei Piani di Gestione Internazionale della tortora e di otto specie di limicoli, trattati insieme nel Piano riguardanti gli uccelli delle praterie umide (beccaccino, pavoncella, pettegola, combattente, beccaccia di mare, piovanello pancianera e chiurlo maggiore). I dati sul prelievo sono inoltre richiesti dal prossimo Rapporto Articolo 12 della direttiva che gli Stati Membri dovranno produrre nell’anno 2018.

Da questo congresso il dott. Michele Sorrenti è inserito nel Gruppo di Lavoro sulle statistiche di prelievo degli uccelli acquatici in Europa, diretto dal Prof. Jesper Madsen dell’Università di Aarhus in Danimarca.

Il congresso si è svolto in varie sessioni, che suddividevano i lavori per aree di studio, dagli ungulati ai galliformi ai grandi carnivori, dalle malattie della fauna agli uccelli acquatici o migratori in genere. Tutti gli argomenti hanno un interesse per i cacciatori italiani e per la gestione della fauna in Europa, ovviamente è impossibile citarli tutti. Particolarmente interessanti sono state le relazioni sulla “Gestione adattativa del prelievo” che è già in atto per due specie di oche, una problematica per l’eccessivo numero che causa danni all’agricoltura e pastorizia (oca zamperosee) e un’altra per la situazione invece critica, l’oca granaiola della taiga.

Interessanti relazioni hanno inoltre riguardato la gestione nordamericana dell’avifauna migratoria, in particolare gli uccelli acquatici, con riferimenti ai modelli matematici che stabiliscono i prelievi possibili, e alle azioni di miglioramento degli habitat sulle aree riproduttive in Canada, in particolare per la specie codone.

Di particolare interesse inoltre la relazione di Jacques Trouvalliez, Segretario generale AEWA, che ha descritto quest’accordo come il più biologicamente fondato per la gestione degli uccelli acquatici, poiché coinvolge tutto l’areale in cui vivono questi uccelli, dalle aree riproduttive a quelle di svernamento.

Le relazioni presentate saranno presenti a breve sul sito IUGB e consentiranno a tutti gli interessati di approfondire gli argomenti e le sessioni di tutto il congresso.

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