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Luca Gironi

Luca Gironi

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Veneto: Arci Caccia plaude al monitoraggio dell’aviaria promosso dalla regione e chiede la revoca del bando sui richiami

Apprezziamo e guardiamo con interesse l’iniziativa delle Regione Veneto di affidare all’Istituto Zooprofilattico delle Venezie ulteriori risorse per il monitoraggio e la sorveglianza sui focolai di influenza aviaria, blue tongue, west nile e altre zoonosi pericolose per la salute animale e delle popolazioni.

In un momento in cui si avvicina a grandi passi l’inizio della stagione venatoria l’intero mondo venatorio ed in maggior modo i cacciatori lagunari e deltizi seguono attentamente i temi legati a focolai di influenza aviaria che ha indotto il Ministero a sospendere la deroga all’utilizzo dei richiami vivi per la caccia agli anatidi.

Bene ha fatto quindi la Regione Veneto a destinare risorse per potenziare il servizio di controllo e monitoraggio.

Ci auguriamo i dati raccolti dall’Istituto possano consentire al Ministero della Salute di addivenire prima dell’inizio della stagione venatoria alla revoca del divieto all’uso dei richiami vivi.

ARCICACCIA VENETO

IL VICE PRESIDENTE

Piergiorgio fassini

Abruzzo: Sordini (Arci Caccia) scrive all’Assessore Pepe

Egr. Assessore Dino Pepe,
porto alla Sua Attenzione il disagio che si sta creando nella consegna dei tesserini di caccia; oltre alle file, e questo può accadere, anche per l’ indaginosa metodica, alcuni cittadini (perché i cacciatori lo sono e pagano due volte per questi servizi), si sono visti il diniego del timbro attestante l’ammissione ai vari AATTCC, per mancanza degli elenchi, che da questi ultimi dovevano essere trasmessi.
Questo è inaccettabile e per questo chiedo il suo intervento rapido, ricordandole che la Regione è un ente di controllo e che le inadempienze, specie se reiterate, portano anche al commissariamento. Questa sua politica basata “sul vogliamoci bene”, in Abruzzo sta spingendo la caccia nel baratro, scontentando tutti , e soprattutto sta relegando la nostra Regione ad livello di un paese del terzo mondo. Chi spiega ai cittadini/Cacciatori Abruzzesi che pagano le stesse tasse dei Marchigiani, Umbri, Laziali etc perché il loro calendario venatorio ( tra l’altro neanche pubblicato sul sito regionale) è di gran lunga il più restrittivo?Perché lo scorso anno si è deciso di togliere alcune prescrizioni, che poi hanno portato alla sospensiva? Ci aspettiamo delle risposte con i fatti, se così non fosse ci vedremo costretti a ricorrere alla Magistratura per conoscere la verità.

Distinti Saluti
Massimo Sordini
ArciCaccia Teramo

ANLC LAZIO: Attenzione ai soliti trucchetti


Da qualche tempo la strategia di alcuni anticaccia, e di certi organi di gestione e di (cosiddetta) informazione stanno disseminando di trabocchetti la vita dei cacciatori, diffondendo notizie inesatte al solo scopo di metterli in difficoltà e a rischio di incorrere in sanzioni abbastanza pesanti
In particolare, in pieno Ferragosto, è stata approvata la legge finanziaria (legge n. 9 del 14(08/ 2017 e pubblicata sul BURL N. 65 del 16/08/2017) contenente alcune modifiche alla l.r. 17/95 tra cui:
1. addestramento cani dalla terza domenica di agosto
2. riduzione dei componenti dei comitati di gestione degli ATC
e altre modifiche che non stiamo qui ad elencare
Ma attenzione, occorre precisare che la data per l'addestramento dei cani entrerà in vigore a partire dalla prossima stagione venatoria in quanto al momento, non sono state apportate modifiche al Calendario venatorio (decreto n. T00105 del 22 giugno 2017).
Pertanto, per evitare che i cacciatori incorrano in pesanti sanzioni, si ricorda che l'addestramento dei cani, per la stagione 2017/2018 inizia il giorno 26 agosto e termina il 14 settembre ad esclusione dei giorni 2 e 10
La Libera Caccia si costituirà parte civile contro chi in questi giorni, soprattutto in vista delle elezioni regionali del prossimo anno, fa disinformazione, inducendo i cacciatori a compiere un reato. Un’azione ancora più grave e riprovevole in quanto messa in atto da organi che invece dovrebbero gestire in maniera chiara e corretta informando con altrettanta correttezza.
Questa precisazione si è resa necessaria visti anche gli attacchi sui social all'Associazione e al sottoscritto, attacchi che dimostrano la mala informazione di alcuni soggetti che non sono ancora in grado di comprendere la differenza tra il calendario venatorio e la legge regionale. Se bastasse la legge regionale per andare a caccia non ci sarebbe bisogno, ogni anno, di emanare il calendario venatorio per stabilirne le modalità.
Il giorno 29 p.v. l'Assessore ha convocato le associazioni venatorie e agricole per discutere del calendario venatorio, della preapertura e del disciplinare della caccia al cinghiale.
A proposito della preapertura, noi della Libera Caccia in tale sede ribadiremo la ferma volontà, già espressa in altre occasioni, di inserire tra le specie cacciabili anche il colombaccio.

Roma, 21 agosto 2017


Il presidente regionale
Alfio Guarnieri

Arci Caccia: Sul bracconaggio e l'animalismo talebano, bisogna contrastare il fondamentalismo nell'interesse del bene comune dei cittadini. La comunicazione aiuti a sconfiggere chi promuove odio.



In questi giorni l’opinione pubblica, è stata profondamente ferita da tragedie umane che devono far riflettere affinché la ragione prevalga sempre e comunque per accrescere il rispetto e le attenzioni alla vita umana e al creato.

Il drammatico omicidio di Roma dove un uomo ha fatto a pezzi la sorella e nel contempo si qualificava sui social e sui blog come animalista militante dovrebbe sospingere tutti noi a evitare di assumere posizioni per le quali il bene o il male sono tutti da una parte o dall’altra. I fatti sconfessano quanti si fanno interpreti del giustizialismo talebano, di chiunque si senta portavoce indiscusso di verità.

Negli stessi giorni abbiamo avuto notizia del criminale assassinio in Tanzania dell’eroe anti bracconiere Wajne Lotter che ha cercato di contrastare lo sterminio degli elefanti in Africa, soggetti per l’avorio, ad una vera e propria guerra.

A queste e alle vittime tutte di queste valorose battaglie, le donne, gli uomini e le future generazioni di cui sono beneficiari vanno i convinti sentimenti di vicinanza e il cordoglio di tutta l’associazione.

“Il nostro compito non è aizzare risse e violenza, ma affermare i valori dell’ambiente nell’equilibrio e nella ragionevolezza” – così si è espresso il Presidente Nazionale dell’ARCICACCIA dott. Sergio Sorrentino” ribadisco il convincimento che alla tutela dell’ambiente e alla gestione della fauna selvatica non servono la propaganda e la pubblicità ingannevole di partitini e tanto meno strumentalizzazioni elettorali. Per uno stipendio in Parlamento, non si armino strumentalmente ideologie aggressive verso attività indispensabili, necessarie alla salvaguardia della presenza dell’uomo nelle realtà rurali, l’unico che può garantire la biodiversità e l’equilibrio tra le specie domestiche e selvatiche. Collaborazione, partecipazione e il rispetto rigoroso delle leggi e fare la propria parte, sono la via maestra per risolvere i problemi.

Il faro deve essere l’interesse generale, il bene comune. Possono e debbono convivere approcci ancorché diversi che però hanno il dovere morale di rispettarsi.

Toscana: Tempo di FENAVERI

All’ordine del giorno della Presidenza della Federazione Nazionale delle Associazioni venatorie Riconosciute la cui riunione è prevista per il 23 agosto ci sarà la Costituzione della FENAVERI in Toscana.

Il Vice Presidente vicario della FENAVERI dott. Lamberto Cardia sentita la disponibilità delle associazioni federate ha predisposto la convocazione della Presidenza Nazionale con all’ordine del giorno la verifica dei risultati dell’ultimo anno di partecipazione in FACE, la costituzione della FENAVERI in Toscana e nelle regioni e l’organizzazione operativa della struttura. Realizzare il percorso collegiale con le altre associazioni venatorie in Toscana è indispensabile per recuperare all’interno del progetto unitario nazionale le energie delle federazioni e dei comitati delle associazioni costituenti le federazioni che operano nelle regioni e nelle province così da contrastare spinte disgregatrici e riduttive della rappresentanza unitaria che altri propongono in Toscana in contraddizione con gli indirizzi dello statuto FENAVERI approvato.

L’ARCI Caccia è pronta ad adottare in Toscana lo statuto e il programma comune conforme alle finalità sottoscritte. Prima dell’apertura della prossima stagione venatoria si potrà già aver insediato gli organismi. Armonizzare la rappresentanza nelle Regioni dà più peso e capacità contrattuale verso la FACE, le istituzioni statali e nei rapporti con le organizzazioni imprenditoriali agricole.

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura