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Luca Gironi

Luca Gironi

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ARCICACCIA, UN PASSO VERSO IL CHIARIMENTO E ADESSO GLI ADEMPIMENTI

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Dopo mesi di inutili e immotivate polemiche, da parte del presidente Sorrentino giunge oggi un piccolo passo per ristabilire la verità e ricreare quel minimo di fiducia che è indispensabile per ogni civile confronto. In una sua lettera-comunicato il presidente nazionale di Arcicaccia riconosce la corretta e trasparente gestione dei bilanci di CCT e Arcicaccia Toscana e l’onestà dei loro gruppi dirigenti. Cosa che era a tutti chiara, è un riconoscimento che viene dopo quello dei sindaci revisori e delle assemblee che li avevano approvati, ma fa comunque piacere che ora anche Sorrentino apponga la sua certificazione, soprattutto dopo i sospetti e le illazioni che neppure il suo approfondito esame dei libri contabili e di singole fatture sembrava aver fugato. Oggi il presidente di Arcicaccia ribadisce che i bilanci sono in ordine e l’operato dei gruppi dirigenti inappuntabile. Anche se non avevamo bisogno di questo riconoscimento all’onesto lavoro di tanti volontari, è però positivo che venga da chi lo aveva pesantemente messo in dubbio.
Lo salutiamo con favore, è un passo in avanti importante. Non è così per il resto dei temi contenuti nel comunicato. Infatti Sorrentino, grazie alla lettera dell’avvocato per conto di Lupi, torna su una questione che da mesi abbiamo cercato di fargli comprendere: la CCT non ha mai negato il credito di Arcicaccia Toscana, si è sempre posta il problema della sua documentazione, che anche oggi resta tale. Infatti, la mera iscrizione di una entrata nel bilancio preventivo non costituisce un titolo di credito, ma solo la previsione che un tale credito possa maturare. Come dice l’avvocato nella sua lettera “l’iscrizione nel preventivo 2016 è motivata e potrà essere facilmente rendicontata” anche perché “la CCT non ha mai contestato il credito”, quindi Arcicaccia deve chiedere la compensazione del credito e documentare il suo ammontare, ciò che andiamo ripetendo ormai da sei mesi.

Per quanto riguarda la “immotivata sospensione di Arcicaccia” dobbiamo ricordare che il mancato versamento della quota 2016 era solo uno e non il più importante dei motivi del provvedimento. La questioni di ben maggiore rilievo riguardano infatti il futuro della CCT e la volontà di una reale unità del mondo della caccia, che gli atteggiamenti e gli atti di Arcicaccia nazionale hanno messo in discussione. La sostanza, quindi, è squisitamente di contenuto e di prospettiva.
La decisione di sospendere Arcicaccia da socio della CCT è stata presa per dare a questa il tempo per chiarirsi e decidere se restare o meno nella confederazione, un provvedimento che ha evitato l’espulsione lasciando aperta ogni possibilità e che ha permesso di uscire da una situazione che bloccava il funzionamento della confederazione. Si trattava infatti di ristabilire una correttezza nei rapporti con la CCT e di rispettare gli obblighi associativi, costituiti in primis dalla emanazione di una nuova circolare sul tesseramento che ristabilisca il rispetto delle regole e la ufficiale espressione del Consiglio Nazionale di revocare la propria sospensione dagli obblighi societari logo e quota.
Queste sono le questioni da risolvere. Se ci saranno atti concreti per sanare questa rottura siamo pronti a portarli all’esame dell’assemblea della CCT già ai primi di settembre. Perché non ci siano elementi di incertezza è bene sottolineare che il tesseramento deve avvenire alle stesse condizioni in cui lo stanno facendo le altre associazioni Federcaccia, ANUU e ARCT, come fu a suo tempo concordemente stabilito, vale a dire: a) con la riscossione di 5 euro per ogni iscrizione e b) con le tessere dotate del logo CCT, ogni altra modalità andrebbe contro gli accordi societari. Circola voce di bollini autoadesivi da apporre a discrezione del singolo associato. Si tratta di una modalità creativa quanto illegittima, i singoli hanno la possibilità di aderire direttamente alla CCT, coloro che si tesserano ad una associazione che aderisce alla confederazione ne fanno automaticamente parte, perché è il soggetto collettivo che ne è socio.
Se la lettera di Sorrentino vuole annunciare il ritorno del figliol prodigo, prima di sacrificare il vitello grasso occorre rimuovere gli elementi di rottura che Arcicaccia ha prodotto e che sono evidenziati dalla delibera dell’assemblea.

Il Segretario CCT

Marco Romagnoli
(www.ladeadellacaccia.it)

Abruzzo: 400000 euro per la filiera del cinghiale

Quattrocentomila euro, questo è quanto stanziato dalla Regione Abruzzo per incentivare le Aziende Agricole che vorranno organizzarsi per la trasformazione e la vendita della carne di selvaggina. Secondo l'Assessore Pepe, infatti, occorre stimolare l'utilizzo di questa importante risorsa, largamente disponibile in Abruzzo.

 

http://www.ecoaltomolise.net/filiera-del-cinghiale-400mila-euro-dalla-regione-trasformare-vendere-le-carni-selvatiche/

 

Berlato: IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO APPROVA LE MODIFICHE ALLA LEGGE SULLA CACCIA.

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Il Consiglio regionale del Veneto, in data odierna, ha approvato le modifiche alla legge regionale n. 50/93, adeguandola alla legge statale 56/2014 (legge Delrio) ed alla legge regionale n. 30/2016.
Con le modifiche apportare alla 50/93 - ha commentato Sergio Berlato, Presidente della terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto e relatore in aula del provvedimento - la materia caccia sarà gestita direttamente dalla Regione e non più dalle province. Nel testo della legge n. 250 sono stati approvati anche alcuni importanti emendamenti che chiariscono le modalità di accesso agli Ambiti Territoriali di Caccia ed ai Comprensori Alpini, stabilendo in via definitiva la composizione dei loro comitati direttivi.
Le modifiche approvate oggi dal Consiglio regionale del Veneto - ha chiarito Sergio Berlato - sono propedeutiche alla presentazione della nuova proposta di Piano Faunistico Venatorio Regionale da parte della Giunta regionale del Veneto, che dovrebbe essere adottata entro la fine dell’estate- .

Ufficio stampa Sergio Berlato

Presidente della terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto

Venezia, li 1 agosto 2017

BASILICATA: L'ASSESSORE BRAIA FA IL PUNTO CON LE ASSOCIAZIONI VENATORIE

“Abbiamo chiesto alle associazioni venatorie, nell’ambito della collaborazione e condivisione che ha contraddistinto tutti gli incontri sinora intercorsi, piena delega per inviare al TAR regionale una nota di sollecito per la pubblicazione della sentenza riferita al ricorso contro il precedente calendario venatorio 2016/2017, che attendiamo dallo scorso anno e che potrà risultare determinante per la prossima stagione il cui calendario è stato approvato nei giorni scorsi.”

Lo ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia al termine del tavolo con le associazioni venatorie lucane, convocato presso il Dipartimento.

“E’ nostra intenzione – prosegue l’Assessore Luca Braia – inoltre arrivare in tempi brevi alla composizione del Comitato tecnico faunistico-venatorio provinciale oggi regionale che ci accompagnerà nella programmazione delle attività in futuro, prendendo l’impegno di trasferire puntualmente le risorse destinate alle associazioni, come previsto dalla legge regionale, recuperando presto i ritardi e partendo dalla annualità 2014 che sarà erogata nei giorni prossimi.

Abbiamo voluto notificare, inoltre, alle Associazioni venatorie, le azioni in atto rispetto al tema dell’emergenza cinghiali. La Regione Basilicata, che è in prima fila a condurre la battaglia politica verso il Governo Nazionale, ha contribuito ad elaborare il testo inviato dalla conferenza delle Regioni, attraverso il quale chiediamo di allungare fino al 31 gennaio la caccia al cinghiale e contestualmente definire ufficialmente il ruolo dei selecontrollori, abilitandoli per legge alla definizione dei piani di abbattimento.

L’incontro è stato occasione per comunicare una buona notizia per i cacciatori ma anche per la salute dei consumatori: la prossima stipula della convenzione con l’Istituto Zooprofilattico Speciale di Puglia e Basilicata oramai definita ed in via di approvazione che consentirà di azzerare totalmente i costi delle attività di verifica e controllo per la trecchinella e dello smaltimento delle carcasse che eventualmente risultassero affette.

Importante sarà – conclude l’Assessore Braia – parallelamente l’attività di formazione che si attiverà per tutti i selecontrollori e congiuntamente al Dipartimento Sanità stiamo individuando i luoghi sul territorio che andranno a comporre la rete della consegna del prelievo con minore disagio possibile per i cacciatori.

Infine, come già anticipato in altre occasioni, è in preparazione una manifestazione di interesse per realizzare un albo che individui soggetti organizzati in grado di gestire il prelievo dei cinghiali catturati.” (www.ladeadellacaccia.it)

Veneto: …continua “l’operazione verità” di Arci Caccia!

Mercoledì 2 agosto alle ore 11 sarà ospite di Radio Vicenza il Presidente Regionale e Vice Presidente Nazionale, Giuliano Ezzelini Storti.

In diretta per affrontare la realtà venatoria del Veneto, ma anche un’occasione per porre l’attenzione sulle proposte concrete che l’associazione porta avanti con determinazione e risultati.

La trasmissione può essere ascoltata in radio, così come in streaming al sito www.radiovicenza.it.

Le frequenze di Radio Vicenza sono:

Vicenza, Marostica e Bassano

100.3

Altopiano di Asiago

101.7

Valle dell’Agno

107.75

Piovene, Caltrano e Valdastico

104.7

Valbrenta e Valsugana

100.2 – 104.1 – 94.8

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