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Luca Gironi

Luca Gironi

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Nuovo punto di tesseramento per Arci Caccia Pistoia

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Martedì 4 Luglio, presso il Circolo Arci “La Svolta” di Grotta Parlanti (Monsummano T.me), l’Arci Caccia Pistoia inaugura un nuovo punto di tesseramento con una pizza in compagnia a partire dalle ore 20,00, seguirà da una riunione del Direttivo Provinciale, aperta a tutti i cacciatori, in cui i dirigenti raccoglieranno le istanze e i suggerimenti degli appassionati. Il punto di tesseramento sarà gestito da Andrea Macaione (3669868097) e Giovanni Bani (3383426690) che saranno a disposizione dei cacciatori. Cogliamo l’occasione per segnalare l’apertura di altri 3 punti di tesseramento: presso il Circolo Arci di Piteccio (PT), il Circolo Arci di Pietrabuona (Pescia) e presso l’Agriturismo Il Volpino a (San Marcello P.se).

Molise: Caccia di selezione, l'Ispra esprime parere favorevole e autorizza il programma dei corsi abilitativi.

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L’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale con nota del 22/06/2017 ha ufficialmente autorizzato in Molise i corsi per il prelievo selettivo degli ungulati esprimendo parere favorevole sulle modalità di svolgimento e sugli argomenti che saranno trattati nei rispettivi moduli indicati dagli AA.TT.CC. regionali.
«In merito al programma del corso - precisa il consigliere delegato alla caccia, Cristiano di Pietro – l’Ispra ha ritenuto il percorso didattico proposto dagli ambiti Territoriali di Caccia coerente con le indicazioni precedentemente fornite dallo stesso Istituto, nonché fedele a quanto disposto dal documento “Linee guida per la gestione degli ungulati”».
Con il via libera dell’Ispra, dunque, la Giunta regionale del Molise a breve delibererà per l’attuazione e i corsi per selecacciatori potranno finalmente iniziare.
«Con l’occasione – continua il consigliere di Pietro - rivolgo ai Presidenti degli AA.TT.CC. di Campobasso, Termoli e Isernia un ringraziamento per il lavoro svolto fin ora per l’avvio dei corsi necessari ad abilitare i cacciatori al prelievo selettivo degli ungulati.
Raccogliamo i frutti dell’intenso lavoro svolto per migliorare e riformare il mondo venatorio molisano, con la speranza di contenere e riportare in equilibrio la popolazione di questa specie problematica cresciuta a dismisura negli ultimi anni. Sebbene siamo a conoscenza dei dati non proprio positivi provenienti dalle altre Regioni che ci hanno preceduto circa l’effettiva risoluzione del problema, questo tipo di caccia individuale resta l’unica strada per ottenere un successivo ampliamento del periodo di caccia in braccata», conclude il consigliere Di Pietro.

FEDERCACCIA SARDEGNA RICOSTRUISCE LA “STORIA” DEL TORDO

Federcaccia Sardegna, in considerazione del fatto che la modifica più importante del calendario venatorio regionale corrente consiste nella previsione di caccia al tordo sino alla fine di gennaio, ha ritenuto di chiedere al Dott. Michele Sorrenti dell’Ufficio Avifauna Migratoria Federcaccia, la ricostruzione del dibattito scientifico in materia, che ha certamente portato alla modifica di certe posizioni.

Le altre modifiche (come ad esempio le norme che riguardano l’addestramento dei cani da caccia) sono state sostenute da tutte le Associazioni Venatorie regionali e, in genere, da tutte le componenti del Comitato Venatorio. (Franco Sciarra – Presidente Regionale Federcaccia Sardegna)

Dopo un anno la CCT batte un colpo

A distanza di un anno e tre mesi esce un comunicato della CCT che spiega la propria posizione sulla legge regionale denominata “Remaschi” dal cognome dell’Assessore. Partendo dal presupposto che a me piace raggiungere l’obbiettivo senza voler nessun merito, mi piace anche che siano chiari alcuni passaggi. In Toscana nel settembre 2015 si è deciso di creare un gruppo Facebook “Squadre toscane caccia al cinghiale in battuta” e con questa nuova esperienza si è riusciti anche a fare alcune assemblee con le squadre toscane, che ricordo che sono circa 600 con circa 36.000 cacciatori iscritti. La prima assemblea è stata organizzata a Colle Val D’Elsa il 19 marzo 2016 e, al termine della stessa, fu stilato un documento, che si allega, sottoscritto da 255 squadre ed inviato a tutti i consiglieri regionali, a tutte le Associazioni Venatorie ed anche alle organizzazioni agricole. Dopo due giorni venne fuori un comunicato stampa della CCT, che si allega. Il gruppo, poi, si è riunito di nuovo il 18 giugno a Pomarance (PI) e di lì si è deciso definitivamente per la manifestazione del 10 settembre a Firenze, a cui sono state invitate tutte le Associazioni Venatorie a partecipare, alcune si sono rese disponibili altre no. Visto tutto ciò, noi non siamo gli ARRUFFAPOPOLI (documento CCT) siamo solo dei cacciatori che cercano di vedere approvate regole chiare e soluzioni concrete al problema ungulati. Rimarcando che quello che interessa noi è l’obbiettivo finale, siamo contenti del nuovo documento della CCT e speriamo di riuscire a trovare una convergenza per portare avanti una battaglia uniti con tutte le Associazioni Venatorie. Spero solo che tutto ciò, non sia solo alla campagna tesseramento 2017 e che poi nulla succeda come al solito. Noi siamo sempre aperti al dialogo. Vi terremo informati sul proseguo della vicenda e, come già detto a tutte le riunioni ed assemblee, da parte nostra non c’è volontà di creare nessuna nuova associazione come ci è stato accusato di fare. E’ logico che la pazienza è limitata e, pertanto, visti anche gli ultimi avvenimenti in Toscana, se nelle nostre valutazioni ci troveremo ancora davanti ad associazioni che se ne fregano delle nostre richieste, non è detto che poi non si pensi ad organizzarci anche noi. AVANTI TUTTA.

Berto Caroli (Squadre Toscane di caccia al cinghiale in battuta)

ANUU: DALL'EUROPA ALLA LOMBARDIA UN APPELLO ALLA CONCRETEZZA

È questo messaggio che il Tavolo della Caccia, voluto fermamente dalle europarlamentari Lara Comi e Renata Briano, ha lanciato ai vertici della Regione con l’unitaria presenza delle Associazioni venatorie che in Lombardia hanno una radicata presenza sul territorio e i cui dirigenti e soci, durante tutto l’anno, sono impegnati in un articolato programma ben oltre i soli mesi della stagione di caccia, affermandosi invece nella società civile (pulizia di boschi e torrenti, assistenza alle iniziative locali nei vari comuni, formazione e informazione sull’ambiente, attenzione alla gastronomia a base di selvaggina, recupero di sentieri montani, ecc.). In questo contesto si è sviluppato un sereno e costruttivo dibattito, punteggiato da alcune sommesse critiche rivolte a chi attualmente governa la Regione, nell’ambito di una forte burocrazia che mal si concilia con il “fare concreto” che la gente lombarda richiede a gran voce. Lara Comi e Renata Briano hanno, invece, snocciolato il loro lavoro unitario a Bruxelles per il “Sistema CACCIA”, che passa sopra ai partiti e che rappresenta la vera sintesi del loro impegno politico di legame con il territorio e con un laborioso tentativo di far crescere più responsabilità operativa nei confronti delle istituzioni romane e regionali. E sul punto la Regione dovrà pur comprendere le richieste, più che legittime, della base dei suoi cittadini. Questo, in sintesi, il positivo risultato di un incontro che ancor più dovrebbe dimostrare quanto contino unità e coesione interne di un mondo che potrebbe diventare una forza d’urto notevole, come hanno fatto a Bruxelles queste due deputate, Lara Comi e Renata Briano, che hanno ben compreso i problemi di una vasta categoria di cittadini. L’Europa, da Brescia, anche questo chiede alla Lombardia.

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