La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alla caccia, Fernanda Cecchini, ha approvato il calendario venatorio per la stagione 2017/2018. Dopo il via libera da parte della competente Commissione dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria e con il parere positivo di Ispra, il testo approvato oggi dalla Giunta regionale tiene conto delle ulteriori sollecitazioni provenienti dal mondo venatorio umbro. “Rispetto alla bozza di calendario precedentemente preadottata – ha detto Cecchini – è stato allungato, dal 17 settembre al 28 dicembre, il periodo in cui è consentita la caccia alla quaglia. Per il resto sono state confermate le due giornate di preapertura, il 2 e 3 settembre, e l’avvio generale della caccia con il prelievo venatorio per tutte le specie, il 17 settembre, terza domenica del mese, mentre per la caccia di selezione l’inizio è previsto il 18 giugno e per il cinghiale il 1 ottobre. Viene inoltre riconfermata fino al 31 gennaio 2018 il periodo di caccia alle specie Beccaccia, Tordo e Cesena. La partecipazione ed il confronto con le associazioni venatorie, agricole e ambientaliste rappresentate nella Consulta faunistico venatoria regionale – ha proseguito l’assessore – ci hanno permesso di redigere un Calendario che ripropone i periodi di prelievo della passata stagione, venendo così incontro alle richieste avanzate dalla quasi totalità del mondo venatorio. Ciò consente ai cacciatori umbri – ha sottolineato l’assessore – di poter contare su una elevata potenzialità di fruizione della selvaggina presente sul territorio che, mi piace ricordarlo, è uno dei meglio conservati da un punto di vista ambientale e naturalistico. Voglio ringraziare – ha concluso Cecchini – quanti, sia nella Consulta faunistico venatoria che in Commissione consiliare, hanno lavorato per ottenere questo risultato”.
ARCI Caccia, l’on. Brambilla in TV: Berlusconi animalista da sempre.
- Pubblicato in News Testata
In merito all’intervento dell’on. Brambilla di Forza Italia, il Partito Animalista, in una trasmissione su La7, il Presidente Nazionale Sergio Sorrentino ha dichiarato:
”Ora non ci sono più dubbi il Presidente cacciatore, quello delle proposte di legge sulla caccia per più tempi più specie più caccia, della caccia autorizzata ai minori, ecc., era un bluff!
Le proposte sulla caccia delle legislature in cui Forza Italia era al Governo erano uno specchietto per le allodole!
Parole da non perdere quelle della ministra del turismo e, peccato, non dello spettacolo: le regioni Veneto e Lombardia legiferavano sulle deroghe e Lei le impugnava dal Governo, senza obiezioni del Presidente del Consiglio. Così ha sottolineato.
Il fucile da caccia regalato al Presidente russo, con tante polemiche allora, se non lo avevamo ancora capito, era per sparare “ricostituenti” alle specie in deroga!
Purtroppo la politica continua a presentarsi con il volto della decadenza ancorché imbellettata, un giorno da ultras venatorio e l’altro da fondamentalista animalista. Lamentarsi dell’astensionismo è ridicolo!
Gli animali sono vittime di sciacallaggi degli umani politici per fini elettorali personali. Boicottare la nostra zootecnia di grande qualità e con essa l’economia agricola italiana è il nuovo passatempo di alcuni degli eletti nelle istituzioni.
Il grande dibattito televisivo e mediatico in generale, oggi è tutto sulla riforma elettorale: noi proponiamo un emendamento qualsiasi sia la legge: uno sbarramento che escluda dal Parlamento chi ha fatto e, chi fa pubblicità ingannevole per conquistare uno scranno!
Purtroppo in tanti tra le associazioni venatorie hanno manovrato gli “zimbelli” per portare voti alle leggi fantasma sulla caccia che già sapevano morte sul nascere. Tanti i politici che si sono proposti ieri e si ripresentano per una nuova legislatura quali incantatori di fringuelli! Altro che modifiche alle Direttive Europee con questa politica avremo negli allegati il divieto di caccia a zanzare, mosche, topi e chi più ne ha più ne metta”.
Roma, 31 maggio 2017