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Luca Gironi

Luca Gironi

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Emilia-Romagna: Foti chiede il ritiro dell'obbligo di uso delle monolitiche

Il Consigliere Regionale Tommaso Foti, ha presentato un'interrogazione alla Giunta Regionale, per chiedere alla stessa di ritirare i provvedimenti che prevedono l'obbligo di uso di munizioni non tossiche per i capi da avviare alla filiera commerciale. Oltre ai disagi per gli operatori, Foti pone l'accento sulla maggiore pericolosità delle munizioni no-piombo e sulla mancanza di precise informazioni circa la reale presenza di Pb nelle carni dei capi abbattuti.

http://www.ilpiacenza.it/politica/caccia-foti-la-regione-revochi-il-divieto-di-utilizzo-delle-munizioni-con-il-piombo.html

 

CACCIA IN DEROGA IN LOMBARDIA. FAVA: ISPRA CONTRADDICE LE LINEE DEL MINISTRO GALLETTI

  • Pubblicato in Notizie

“Ispra ha trasmesso a Regione Lombardia parere negativo alla richiesta di prelievo venatorio in deroga delle specie storno, fringuello e peppola. Invero, il parere non entra nel merito della proposta di Regione Lombardia, ma recita, in maniera lapidaria, che non vi sono le condizioni essenziali, quali l’assenza di soluzioni alternative, per poter attivare la caccia in deroga”.

Lo ha reso noto l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, commentando la decisione assunta dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).

“A questo punto il ministro Galletti ci deve spiegare il senso della sua lettera dello scorso 8 novembre – ha detto l’assessore Fava – in cui affermava che le Regioni sono legittimate ad attivare deroghe; ma ci deve anche spiegare l’utilita’ dei tavoli tecnici convocati a Roma, quelli che, sempre con la nota del giorno 8 novembre, auspicava potessero estendere i lavori alla definizione della piccola quantita’ ai fini del prelievo in deroga”.

Tavoli ai quali “Regione Lombardia ha cercato di portare il proprio contributo e ai quali si e’ seduto anche Ispra, su nostra richiesta. Tutto lavoro buttato – ha commentato con amarezza Fava – dal momento che il parere di Ispra sembra voler escludere del tutto la possibilita’ di prelievo in deroga, a prescindere dai dati e dalle proposte, e ancora una volta senza motivazioni di carattere scientifico”.

Nel parere, Ispra asserisce anche che il concetto di “piccola quantita'” non risulti applicabile alla gran parte delle specie appartenenti all’ordine dei passeriformi, e in particolare a quelle migratrici.

“Anche in questo caso Ispra getta la maschera – ha aggiunto l’assessore lombardo Fava -. Dopo anni di inadempienza rispetto al calcolo della piccola quantita’, ora dice che non si puo’ fare. Ma allora per quale motivo il ministro Galletti, il 19 ottobre scorso, di fronte alle associazioni venatorie si sarebbe impegnato a chiedere a Ispra di fornire i dati necessari per il prelievo in piccola quantita’ dello storno? Un po’ di fumo da vendere ai cacciatori?”.

Sempre nel parere inviato a Regione Lombardia, Ispra torna sul tema dell’infrazione europea sulle minacce della Commissione di proporre sanzioni a carico dell’Italia.

“Questo e’ un passaggio del tutto irrituale – ha osservato Fava -. Ispra deve entrare nel merito tecnico della richiesta di Regione Lombardia, eventualmente confutare dati e numeri, non sostituirsi al Dipartimento per le Politiche europee. Ma del resto non si capisce piu’ chi stia governando politicamente questa partita: se il ministro delle Politiche agricole Martina, che dovrebbe per competenza occuparsi di caccia, o il ministro dell’Ambiente Galletti, che, nella totale inerzia del titolare della materia sembra volergli scippare competenza e visibilita’, o, ancora, lo stesso Ispra, che sembra aver smentito e tacitato il suo stesso ministro, cui dovrebbe rendere conto”. (www.ladeadellacaccia.it)

Il CAV della Campania sul Calendario Venatorio

Il Coordinamento delle associazioni venatorie regionali della Campania, (ANUU – ARCICACCIA – ENALCACCIA – EPS – FEDERCACCIA – ITALCACCIA – LIBERA CACCIA):

Vista la proposta di Calendario venatorio 2017-18 inviata all’ISPRA per il previsto parere;
Vista la nota ISPRA prot. 22982 del 10/05/2017, con la quale trasmette il relativo parere sulla proposta di calendario venatorio 2017-18:
Ritenuto che il parere dell’ISPRA, per quanto obbligatorio, non vincola l’Ente Regione nelle sue scelte, pur se quest’ultima è tenuta a giustificare i motivi che l’hanno condotta a discostarsi da esso;
Considerato altresì che la Guida alla stesura dei calendari venatori ai sensi della L. 157/92, così come modificata dalla legge comunitaria 2009, art. 42, che l’ISPRA ha trasmesso alle Regioni nel 2010, rappresenta un documento ove vengono riportati suggerimenti e note soggettive, spesso per altro non adeguatamente motivate, utili alla stesura dei calendari venatori, ma che non rappresentano assolutamente una norma;
Ritenuto, invece che la proposta di calendario venatorio, così come trasmessa dalla regione all’ISPRA, pur necessitando di alcuni aggiustamenti, è redattain armonia con la legislazione nazionale(157/92) e regionale (26/2012), la direttiva “Uccelli”, i KeyConcepts e “ la guida alla disciplina della caccia nell’ambito della direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli uccelli selvatici”,
Propone

Il rigetto dei pareri “ISPRA” in merito alle seguenti specie cacciabili, adducendo le seguenti motivazioni:

1) Specie cacciabile dalla 3^ domenica di settembre 2017 al 30 novembre 2017: QUAGLIA

Tale specie è considerata LC LeastConcern nella lista Red List of EuropeanBirds, documento ufficiale della Commissione europea. La Legge 157/92 e la Legge regionale 26/2012 la pongono fra le specie cacciabili dalla 3^ domenica di settembre al 31 dicembre.

Secondo i KeyConcepts la specie termina il periodo riproduttivo nella 2^ decade di settembre, per cui la caccia alla specie potrebbe essere consentita già dall’11 settembre, utilizzando la decade di sovrapposizione prevista al paragrafo 2.7.2 della Guida interpretativa. La specie, inoltre, nello studio “Rete rurale nazionale LIPU, 2015 – Uccelli comuni in Italia” è considerata stabile se non in moderato incremento con una variazione media annua nel periodo 2000/2014 dell’ 1,5% a livello italiano.

Pertanto in considerazione di tali dati, tenuto conto altresì che in regione Campania oltre il 30% del territorio agro-silvo-pastorale è sottoposto a vario titolo a protezione, territori nei quali la specie può sostare e vivere indisturbata, e che per tale specie è prevista in calendario venatorio una importante limitazione di carniere a 5 capi giornalieri ed a 25 annuali, un periodo di caccia dalla 3^ domenica di settembre 2017 al 30 novembre 2017 è teoricamente compatibile.

2) Specie cacciabile dalla 3^ domenica di settembre 2017 al 20 gennaio 2018: BECCACCIA

La beccaccia nella normativa vigente nazionale (L. 157/92) e regionale (L. 26/2012) è cacciabile dalla 3^ domenica di settembre al 31 gennaio. I KeyConcepts fissano la fine del periodo riproduttivo nella 2^ decade di agosto e gli inizi della migrazione prenuziale nella 2^ decade di gennaio. In Campania le aree inibite alla caccia( parchi – riserve naturali – oasi – fondi chiusi – zone di ripopolamento e cattura etc..) superano di gran lunga il 30% del territorio agro-silvo-pastorale regionale, il che consente allo scolopacide in questione di trascorrere indisturbata la fase di svernamento occupando le tantissime aree boschive e vallive ricadenti nelle aree vietate. Inoltre le limitazioni di carniere riportate in calendario( 3 capi giornalieri e 20 annuali) la riduzione dell’orario di caccia alla specie e la disposizione di sospendere immediatamente il prelievo in presenza di eventi climatici sfavorevoli( forti nevicate, persistenti periodi di gelo etc…) che indurrebbero le beccacce a concentrarsi in aree circoscritte diventando facilmente vulnerabili, nonché la nota con cui lo stesso Ministero dell’Ambiente, nell’ambito della procedura “ Eu Pilot 6955/ENVI /2014”, ha consigliato alle Regioni la chiusura alla specie il 20 gennaio, con l’utilizzo della decade di sovrapposizione concessa alle regioni e prevista dal paragrafo 2.7.2 della “guida interpretativa”, per la quale la sovrapposizione di una decade tra la stagione di caccia ed il periodo di migrazione prenuziale è considerata sovrapposizione teorica, e quindi consentita, così come confermato dall’interpretazione dello stesso ISPRA con nota prot. n. 28844T/A-11 del 13/09/2010, un prelievo di caccia alla beccaccia dalla 3^ domenica di settembre 2017 al 20 gennaio 2018 è teoricamente compatibile.

3) Specie cacciabili dalla 3^ domenica di settembre 2017 al 31 gennaio 2018:alzavola, canapiglia, folaga, germano reale, gallinella d’acqua, marzaiola, fischione, mestolone, codone, pavoncella, porciglione, moriglione, beccaccino, frullino

Tutti gli uccelli acquatici del presente elenco(anatidi – caradriformi – rallidi) secondo la legge 157/92 e la legge regionale 26/2012 sono cacciabili dalla 3^ domenica di settembre al 31 gennaio. Secondo i KeyConcepts il termine del periodo riproduttivo delle predette specie è fissato in agosto per molte di esse, per alcune altre la 1^ decade di settembre, solo per il PORCIGLIONE la fine del periodo riproduttivo cade nella 2^ decade di settembre. Gli inizi della migrazione prenuziale sono fissati, invece, nel mese di febbraio se non oltre, tranne che per le seguenti specie(alzavola, canapiglia, folaga, codone, germano reale) per le quali i KeyConcepts fissano nella 3^ decade di gennaio l’inizio della migrazione prenuziale. Pertanto considerato che l’esistenza in Campania di una percentuale di territorio protetto ed inibito alla caccia (parchi, riserve naturali, oasi etc…) è superiore al 30%, con presenza di diverse zone umide tali da consentire all’avifauna acquatica di aree ove possono vivere e sostare indisturbate durante la stagione venatoria, con l’utilizzo della decade di sovrapposizione, di cui al paragrafo 2.7.2 della guida interpretativa, concessa alle Regioni e ritenuta sovrapposizione teorica, come confermato dallo stesso ISPRA con nota prot. 29844T/A.11 del 13/09/2010, un periodo di caccia per tutte le specie del predetto elenco dalla 3^domenica di settembre 2017 al 31 gennaio 2018 è teoricamente compatibile ed in armonia con la direttiva Uccelli, i KeyConcepts e la guida interpretativa.

4) Specie cacciabili dalla 3^ domenica di settembre 2017 al 31 gennaio 2018: tordo bottaccio, tordo sassello, cesena

Le tre specie di turdidi del presente elenco secondo la legge 157/92 e la L.R. 26/2012 possono essere cacciati dalla 3^ domenica di settembre al 31 gennaio. Secondo i KeyConcepts la fine del periodo di riproduzione termina la 3^ decade di luglio per la cesena, la seconda decade di agosto per il tordo bottaccio(il tordo sassello non è nidificante in Italia) per cui la caccia alle tre specie può iniziare legittimamente la 3^ domenica di settembre. Per quanto riguarda gli inizi della migrazione prenuziale, per il tordo sassello è fissata nella 3^ decade di gennaio, mentre per il tordo bottaccio e cesena va tenuto conto della nota trasmessa dal ministero dell’ Ambiente a tutte le regioni — registrogenerale U0006947 del 4 aprile 2017, avente come oggetto “ determinazione delle date di inizio delle migrazioni ai fini della definizione dei calendari venatori regionali”, nota che richiama per altro quella ISPRA – prot. 12006/A4C del 16/3/2017, la quale sulla base delle ultime valutazioni tecniche, ed in relazione ai dati raccolti nei vari paesi mediterranei, sposta alla 3^ decade di gennaio gli inizi della migrazione prenuziale del tordo bottaccio e cesena. Pertanto, utilizzando la decade di sovrapposizione prevista al paragrafo 2.7.2 della guida interpretativa, secondo la quale la sovrapposizione di una decade tra la stagione di caccia ed il periodo della migrazione prenuziale è considerata sovrapposizione teorica e, quindi, non reale, in quanto è possibile che durante questo periodo non vi sia effettivamente alcuna sovrapposizione ammettendo quindi un certo margine di flessibilità (par. 2.7.9 della Guida), confermato dall’interpretazione dello stesso ISPRA con nota prot. n. 29844T/A.11 del 13 settembre 2010, un periodo di caccia per le specie tordo bottaccio, cesena e tordo sassello dalla terza domenica di settembre 2017 al 31 gennaio 2018 è teoricamente compatibile. La Regione, a supporto della sua scelta si avvale altresì degli studi regionali quadriennali sulla migrazione prenuziale del tordo bottaccio in Campania (a giorni lo studio sarà pubblicato sulla rivista di ornitologia “ BirdsHungarica”) nonché della tabella ISPRA relativa all’Italia meridionale, ove si dimostra che la migrazione prenuziale del tordo bottaccio inizia dopo la prima decade di febbraio.

Propone inoltre

a) per la caccia a gazza e ghiandaia, nel rispetto dei limiti temporali previsti dalla legge 157/92 , un periodo di caccia dal 4 ottobre 2017 al 10 febbraio 2018.

b) Per la specie “moriglione”: riduzione del prelievo giornaliero a 5 capi giornalierie 25 capi annuali.

c) Per la specie “ cinghiale” consentire, nel rispetto delle regole di sicurezza, anche l’abbattimento in forma singola/individuale al cacciatore, durante l’esercizio di altra forma di caccia, purchè al di fuori delle aree vocate per la caccia in braccata e a una distanza non inferiore a 300 mt da esse.

GAME FAIR 2017, CRESCE IL NUMERO DEI VISITATORI (+8%)

Successo per il Festival della natura e delle attività outdoor organizzato a Grosseto (2-4 giugno) da GFI, società controllata da Italian Exhibition Group e partecipata da Grossetofiere e CNCN

Grosseto, 5 giugno 2017 – Game Fair sempre più piattaforma di attrazione e volano di promozione delle attività outdoor. La 27^ edizione, chiusasi ieri a Grossetofiere, nel cuore della Maremma toscana, ha registrato un incremento del numero dei visitatori dell’8% rispetto al 2016, arrivando sfiorare la partecipazione di 17.000 appassionati durante tre giorni interattivi all’insegna della natura e dello sport, dello stile di vita campestre e della vita all’aria aperta.

Un’area di 30 ettari ben attrezzata ha ospitato circa 150 aziende - mondo venatorio, tiro sportivo e sport outdoor in generale, equitazione e cinofilia i comparti rappresentati - e un ricco palinsesto di eventi completamente rinnovato. Oltre 250 attività e spettacoli esperienziali hanno coinvolto appassionati, sportivi e famiglie, che hanno potuto immergersi nel country life, assistere a show di cavalli, esemplari canini e falchi, praticare svariate discipline sportive, tra cui tiro, bike, arrampicata, canoa, trekking, orienteering, escursioni e off-road, oltre a degustare specialità enogastronomiche.

Game Fair è stata organizzata da GFI Srl, società controllata da Italian Exhibition Group SpA (IEG) e partecipata da Grossetofiere (recente l’ingresso nel capitale sociale da parte della società fieristica grossetana) e dal Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN). Questa edizione ha coinvolto diverse realtà del territorio e ricevuto la collaborazione del Comune di Grosseto, dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione, delle Associazioni di Categoria (Artigianato e Commercio), del Museo di Storia Naturale di Grosseto e del Parco della Maremma.

Maurizio Di Trani, Presidente di GFI e Direttore Marketing & Sales di IEG, ha dichiarato: “La scelta di integrare il format tradizionale, focalizzato su tiro sportivo e sport venatori, con un più ampio ventaglio di proposte outdoor si è rivelata vincente, vista l’affluenza di pubblico molto positiva e la soddisfazione degli espositori. Così come vincente è risultata la più stretta partnership tra IEG e Grossetofiere, attraverso il suo ingresso in GFI, la consolidata sinergia con CNCN e la collaborazione con le istituzioni del territorio. Game Fair, dunque, si conferma appuntamento immancabile per tutte le aziende leader del settore e si rafforza quale grande Festival della natura e degli sport all’aria aperta, in uno scenario straordinario come la Maremma, un sodalizio ideale per continuare a valorizzare il mondo dell’outdoor”.

Carlo Pacini, Direttore di Grossetofiere, ha sottolineato: “È stata una grande edizione, da tutti i punti di vista, a partire dalla partnership strategica con IEG e CNCN. Tutte le novità introdotte hanno funzionato, l’organizzazione e la logistica sono stati impeccabili, con parcheggi, strutture e servizi a disposizione degli espositori e dei visitatori. Siamo quindi molto soddisfatti, soprattutto per il riscontro ricevuto dalle aziende e perché il pubblico si è divertito. Game Fair è una macchina in continuo movimento e per il prossimo anno puntiamo a fare ancora meglio. Consolideremo e potenzieremo il format, con nuovi eventi e nuove aree tematiche negli ampi spazi a nostra disposizione”.

Nicola Perrotti, Presidente di CNCN, ha affermato: “Game Fair si è confermata la manifestazione di rifermento per tutti gli appassionati di attività outdoor e country. Il successo di questa edizione, testimoniato dalla crescita del numero di visitatori, dimostra l’interesse crescente per le discipline che abbinano la passione venatoria al contatto con la natura, capaci di coinvolgere visitatori di tutte le età. A tal proposito mi piace sottolineare la significativa presenza dei giovani che sono stati protagonisti di numerose attività sportive, ludiche ed educative, svolte nell’inimitabile cornice naturalistica della Maremma”.

Da sempre protagonista di Game Fair, l’attività del tiro sportivo si è articolata in 11 linee, dove gli appassionati hanno testato i prodotti delle principali case armiere, in 2 nuove linee dedicate alla canna rigata, nel tiro no fire (lancio coltelli, aria compressa, soft air, tiro a fionda e tiro con l’arco), in esibizioni dei fuoriclasse e competizioni nazionali.
Novità di questa edizione il mondo bike, con numerose attività alla portata di tutti: pedalate facili e brevi attorno all’area espositiva della fiera, bike tour in MTB verso il Castello di Montemassi, pedalate assistite Itaway sino al borgo medievale di Montepescali, esibizioni di Street Bike Trial.
Altra novità l’off road. La presenza del fuoristrada è risultata coerente con la sede rurale della manifestazione. Un’arena di circa 10.000 mq con scavi e ostacoli ha ospitato test drive, battesimi del fango, esibizioni di off road estremo, raduno di mezzi off road.

L’equitazione, tratto distintivo di Game Fair e della Maremma attraverso la tradizione dei Butteri, quest’anno ha offerto nuove attività, tra cui escursioni a cavallo nell’entroterra maremmano, trekking nel Parco della Maremma, battesimo della sella per bambini e ragazzi, dimostrazioni di Western Dressage e i volteggi degli Aragona’s.
Ampio spazio è stato riservato alla cinofilia, con oltre 500 esemplari esibitisi in numerose discipline, raduni nazionali tra cui quelli di Segugi Maremmani, Bracchi italiani, Setter delle tre varietà, (inglese, gordon e irlandese). Una grande area campo ha accolto tutte le iniziative: percorsi di agility, sheep dog, splash disc dog, dance dog, obedience, mondioring.
Tra gli altri spettacoli più suggestivi, quelli di falconeria condotti dal più importante gruppo italiano, i Falconieri del Re, che hanno fatto vivere la magia di un’arte antica quanto nobile con l’esibizione di magnifici esemplari di rapaci.
Per la prima volta hanno partecipato a Game Fair le più prestigiose Istituzioni del comparto: il Reggimento Savoia Cavalleria, presente con mezzi visitabili al pubblico; il centro veterinario militare, con la presenza della maniscalcia e di un’unità cinofila che si esibirà nella ricerca di materiali esplodenti; il comando provinciale dei carabinieri con prove di ‘ricerca molecolare’ e pattugliamento a cavallo.

Dal 2015 Game Fair si svolge nel Centro Fiere di Grosseto. Per i suoi tesori culturali, storici, naturalistici e gastronomici, la Maremma è il territorio ideale per questo tipo di manifestazione, al centro di un’area che comprende le principali città di Toscana, Umbria e Lazio e con la più alta densità di amanti degli sport outdoor e venatori in Italia.
Il format Game Fair è nato in Inghilterra nel 1950 su iniziativa della “Country Landowners Association”, che periodicamente riunivano gli amanti della attività venatorie, dei cani, dei cavalli, della pesca e della vita in campagna per valorizzare la cultura rurale. È presente anche in Francia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica e dal 1991 in Italia.

Per tre giorni, dal 2 al 4 Giugno, a Game Fair 2017 innumerevoli sono le proposte di svago e relax per i visitatori e i vacanzieri che vorranno vivere un’immersione totale nella country life tra cavalli e cavalieri, falchi e falconieri, cani di ogni razza e abilità, linee di tiro, percorsi gastronomici, equitazione. Dentro e fuori la fiera, attività per ragazzi e bambini a ciclo continuo con stimolanti opportunità esperienziali nelle quali perdersi durante l’intera giornata. Battesimo della sella, tiro aria compressa, tiro con l’arco, tiro soft air, tiro con la fionda, percorsi MTB sono solo alcuni degli imperdibili appuntamenti per i più giovani.

L’edizione 2017 è firmata da Italian Exhibition Group S.p.A. (IEG) attraverso la controllata GFI, il cui nuovo assetto societario è composto da: Grossetofiere con il 20% delle quote, Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN) con il 10,42% mentre il restante pacchetto azionario è in capo a IEG, per il 69,58% delle quote.

Il 10 - 11 Giugno a Poggibonsi la 10° Edizione della Festa Nazionale del Colombaccio

Anche quest’anno è arrivato l'appuntamento tanto atteso dagli appassionati di caccia al colombaccio. Infatti il 10 e l’11 giugno prossimi si terrà, per il decimo anno in località La Strolla di Poggibonsi, la Festa Nazionale del Colombaccio una manifestazione che riesce ogni volta a proporre il top fra attrezzature per la caccia al colombaccio, piccioni, ibridi e colombacci da richiamo.

La festa è anche un momento di incontro per il Direttivo del Club Italiano del Colombaccio e per la presentazione della pubblicazione PROGETTO COLOMBACCIO ITALIA… una rivista che prende il nome dalla ricerca ventennale curata dal Club ma i cui protagonisti sono indubbiamente i cacciatori. Infatti durante il passo di ottobre un centinaio di appostamenti dislocati in varie regioni d’Italia forniscono dati importanti e peculiari sulla migrazione del colombaccio e non solo. Un’occasione per conoscere meglio anche attraverso lo studio e la scienza, il nostro amato colombaccio.

 

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