Diana 23-24 2016
- Pubblicato in Riviste
Comunicato
Da tempo il mercato dei fucili da caccia è in continua flessione. Le cause sono molteplici e di varia natura sia per quanto riguarda l'Italia
che l'Estero. Nel nostro caso inoltre ha influito pesantemente la cattiva informazione che ha divulgato notizie false sui fucili da noi
prodotti, cattiva informazione alimentata anche da alcuni operatori del settore e da "autorevoli" testate giornalistiche.
Abbiamo cercato di portare avanti la nostra attività combattendo contro la crisi del mercato, le difficoltà burocratiche, gli avvenimenti
internazionali che pure sono stati la causa di una forte contrazione delle vendite ed infine anche contro quegli "sciagurati informatori" che
oggi, finalmente, potranno gioire.
Potranno gioire perché con grande rammarico dobbiamo comunicare che alla fine del mese di Febbraio la Vincenzo Bernardelli sospende l'attività produttiva per un certo periodo. La proprietà rimane la medesima, il marchio non scompare ma si è ritenuto opportuno prendere una pausa per valutare la situazione ed adottare le misure più opportune per il futuro.
Ai dipendenti, già informati, verranno corrisposte le dovute spettanze così come ai fornitori che hanno o avranno in carico lavorazioni da
eseguire nell'arco dei prossimi mesi dei Gennaio e Febbraio. L'azienda sospende la propria attività con una situazione finanziaria che è motivo
di orgoglio per chi ha avuto il compito di gestirla: zero esposizioni con le banche, zero pendenze con i fornitori, spettanze verso i
dipendenti sempre rispettate e con la garanzia che così sarà fino alla fine.
La nostra speranza (ma è quasi una certezza) che si tratti di un arrivederci magari con altri attori.
Siamo certi che la storia della Vincenzo Bernardelli avrà un seguito.
La Direzione
Vincenzo Bernardelli Srl
Così è stata la presenza di fine anno 2016 di questo mitico turdide, oggetto di sogni, ma tanto irrealizzati perché, anche quest’anno, non si è presentato in forma continuativa sul nostro territorio dopo le favorevoli avvisaglie di inizio dicembre. Giustamente le Cesene sono state a guardare quel magnifico splendore del sole sul nostro territorio, dalle Alpi all’ultima punta della penisola, tra Natale e Capodanno con temperature sopra la norma, come ci ha presentato la cartina meteo di mercoledì 28 dicembre 2016 senza una nube e dove le nebbie erano completamente sparite! È stata una “primavera dicembrina” e, a Milano, si è registrata la giornata più calda dal 1899 con un clima dovuto al gioco delle correnti atlantiche, secondo i meteorologi, anche se è durata poco con temperatura ritornate giustamente nella norma e, ovviamente, con danni alle floricolture anticipate e con i problemi conseguenti agli sbalzi termici, non certamente favorevoli anche alla nostra salute. E così si è chiuso il 2016.
Brutta avventura con "incontro ravvicinato" quella occorsa ad un giovane di Monte San Quirico, borgata alle porte di Lucca, nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28. E' già la seconda volta in pochi giorni che Nicola Giuntini, per accedere alla propria abitazione deve aspettare che il branco dei cinghiali, fatti i propri comodi, si sposti. La presenza dei selvatici nella zona fortemente abitata si è fatta decisamente ingombrante, specialmente se riicordiamo l'invasione di cinghiali in autostrada che, pochi giorni fa, proprio nella stessa zona, ha quasi causato una strage.