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Luca Gironi

Luca Gironi

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Lara Comi: Revisione Direttiva Armi al Parlamento Europeo una svolta per la sicurezza

  • Pubblicato in Notizie

 

26 GENNAIO 2017

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Stop all'uso e alla circolazione di armi automatiche pericolose o non adeguatamente disattivate sul suolo europeo: è questo il principale risultato contenuto nel provvedimento oggi votato alla Commissione per il Mercato interno del Parlamento Europeo che andrà a modificare la Direttiva sull'uso delle Armi dell'Unione Europea. Un risultato importante e significativo per tutti gli europei in termini di sicurezza, tenuto conto dell'attuale contesto internazionale e visti i continui allarmi terroristici cui purtroppo siamo ormai sottoposti.

Il risultato raggiunto è frutto di un compromesso equilibrato tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio ed andrà al voto del Parlamento Europeo nel prossimo mese di marzo per poi essere formalmente approvato dal Consiglio dei Ministri dell'UE nei mesi successivi. Verranno naturalmente salvaguardate alcune categorie di persone quali riservisti, tiratori sportivi, cacciatori, collezionisti. Ad esempio i cacciatori avranno la possibilità di avere un limite di 10 colpi nel caricatore oppure i tiratori sportivi potranno continuare a partecipare alle competizioni sportive a condizione che l'attività venga attivamente praticata. Si procederà in questo senso ad aggiornare le regole che disciplinano la Carta europea da arma da fuoco per poter coprire tutte le armi detenute dai tiratori comprese quelle che rientrano nella Categoria A. Gli stati membri a loro volta potranno rilasciare autorizzazioni per chi farà uso di armi a protezione di Infrastrutture critiche, trasporto commerciale, convogli di valore ed edifici sensibili, difesa nazionale, educativi, culturali, di ricerca e a fini storici. Secondo questo nuovo accordo interistituzionale, gli stati membri avranno 15 mesi per recepire le nuove regole nella propria legislazione e 30 mesi per realizzare un sistema di scambio di informazioni.

La priorità di difendere e tutelare la serenità dei nostri cittadini è prioritaria e dal Parlamento Europeo, arriva oggi un nuovo segnale a vantaggio dell'intera Europa.

Le assicurazioni per cani e gatti rappresentano un business da 532 milioni

In Italia sempre più persone assicurano cani e gatti, soprattutto per la responsabilità cinvile verso terzi. Il costo medio è di 40 euro ogni sei mesi per i cani più giovani. Assicurare razze come ad esempio il Pitt bull oppure soggetti anziani, potrà risultare decisamente più oneroso.  

 

 

http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/stilidivita/2017/01/27/news/cani_e_gatti_per_le_assicurazioni_e_un_business_da_532_milioni-156982796/   

 

Raggiunto accordo tra ENCI e ISPRA per l'uso dei cani nel monitoraggio faunistico


Giovedì 26 gennaio, ore 10.00, presso la sede ENCI di Viale Corsica 20 a Milano: presentazione
Accordo per la collaborazione in attività di catalogazione dei dati faunistici e per il miglioramento
delle prove cinotecniche di selezione, siglato tra l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana e l’Istituto
Superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Il cane ha da sempre supportato l'uomo in tante attività utili, ma è solo di recente che le sue
potenzialità sono state valorizzate in azioni di monitoraggio e conservazione della fauna e
dell'ambiente in generale.
L'utilizzo dei cani per la ricerca scientifica rappresenta un supporto di grande valore funzionale.
Le unità cinofile, infatti, possono essere utilizzate sia come monitoratori di fauna di pelo e di piuma,
sia come detection dogs di specie aliene.
Il loro contributo alla tutela e conservazione della fauna e della biodiversità appare, quindi,
insostituibile nell'ottica di conservazione delle specie a rischio di estinzione, così come di controllo
delle specie aliene.
Spesso i metodi tradizionali di rilevamento di specie aliene particolarmente dannose (es. insetti,
fauna alloctona etc), come l'osservazione o il trappolaggio, risulta difficoltosa per lo sforzo umano
richiesto, ed i risultati sono deludenti. L'utilizzo dei cani con approfondite competenze in detection
è più efficace e con costi sensibilmente ridotti.
Per quanto riguarda, invece, il monitoraggio a scopo di censimento di specie di interesse, accanto
alle unità cinofile da rilevamento pellets fecali, risultano utilizzabili con profitto e costi ridotti, ad
esempio, cani da ferma, che consentono di rilevare ed osservare le specie oggetto di interesse
mediante ferma a distanza, e quindi in maniera non invasiva.
Cani, invece, con approfondite competenze in tracking, consentono di essere utilizzati per il
rilevamento delle tracce e l'individuazione dei percorsi effettuati dai selvatici.
L’impiego di cani specializzati in tracking, trailing e detection, può essere, infine, un efficace
strumento per supportare l’uomo nella lotta contro il bracconaggio. Le unità cinofile,
opportunamente addestrate al lavoro su pista e traccia, sono altresì in grado di seguire una pista
umana a partire dall’odore lasciato su trappole o dalle impronte sul terreno.
Le unità cinofile specializzate in detection, possono essere addestrate, oltre che ad individuare
specie protette o aliene, alla ricerca di armi occultate e munizioni.
La ricerca scientifica e la protezione faunistico ambientale hanno oggi dei grandi alleati
rappresentati dai cani e dai loro conduttori.


Sono intervenuti:

Dino Muto, Presidente ENCI - Presentazione accordo


Silvio Marelli, Vice Presidente ENCI - “Il valore delle verifiche zootecniche per la collaborazione
con Ispra”

Barbara Franzetti, Ispra - “Importanza della catalogazione dei dati faunistici”


Alfio Guarnieri, esperto giudice ENCI - “Il contributo delle prove cinotecniche ENCI per l’implementazione ed aggiornamento di una specifica Banca Dati Nazionale, prospettive di sviluppo dell'accordo”


Francesco Riga, Ispra - “L'utilità dei cani a sostegno della ricerca scientifica e della protezione
faunistico-ambientale” 


Roberta Bottaro, addestratore ENCI - “L'impiego del cane nel monitoraggio faunisticoambientale:
la formazione in tracking e detection”


Serena Donnini, esperto giudice ENCI - “Scat detection dogs: primo progetto ENCI di Unità Cinofile
per il monitoraggio della lepre italica

Coldiretti Grosseto: La caccia di selezione al cinghiale è la benvenuta, aiuterà gli agricoltori

Soddisfazione di Andrea Renna, direttore di Coldiretti Grosseto, per la delibera che da il via alla caccia di selezione nelle aree non vocate della provincia di Grosseto. La proliferazione dei cinghiali ha raggiunto proporzioni allarmanti e uno stop dell'attività di contenimento sarebbe stata veramente deleteria. Fortunatamente la delibera che manda a regime la legge obbiettivo consentirà di portare avanti il lavoro di eradicazione nelle aree agricole, in cui la presenza del cinghiale crea solo danni, ha continuato Renna.

 

http://www.ilgiunco.net/2017/01/26/la-caccia-di-selezione-ai-cinghiali-e-la-benvenuta-aiutera-gli-agricoltori/

DA FENAVERI NECESSARIE PUNTUALIZZAZIONI SULLE NOTE DEL MINISTRO GALLETTI SUI CALENDARI VENATORI

Con due note inviate il 22 dicembre 2016 e il 17 gennaio 2017 il Ministro dell’Ambiente Galletti è tornato a occuparsi di calendari venatori, e più precisamente della mancata chiusura al 20 gennaio da parte di alcune Regioni del prelievo di Cesena, Tordo Bottaccio e Beccaccia, richiamando al rispetto della Direttiva 2009/147/CE e dell’articolo 18, comma 1-bis, della 157/92, oltre al noto caso EU-Pilot 6955/14/ENVI aperto dalla Commissione Europea.

Quello che però, fra le altre cose, il Ministro non ha ricordato ai destinatari delle sue note è la circostanza che il TAR Liguria, il TAR Toscana e il TAR Marche hanno con uniformità di giudizio annullato il provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri che riguardava tali tre Regioni, ritenendolo illegittimo, confermando la possibilità di applicazione del paragrafo 2.7.10 della Guida UE sulla caccia che permette di discostarsi dai dati nazionali in presenza di specifici studi.

Tre sentenze dei TAR che sono esecutive a tutti gli effetti, in quanto la Presidenza del Consiglio dei Ministri, pur avendo proposto appello dinanzi al Consiglio di Stato, non ne ha richiesto la sospensione cautelare degli effetti.

Quindi la Presidenza del Consiglio dei Ministri è tenuta comunque a rispettare i principi di diritto di cui alle sentenze emesse nei suoi confronti dal TAR Liguria, dal TAR Toscana e dal TAR Marche.

Questa, come altre precise e circostanziate eccezioni sono state mosse da FENAVERI al Ministro, tramite una lettera inviata alla sua attenzione, che alleghiamo in forma integrale

Una nota di apprezzamento, per concludere, nei confronti dell’apertura da valutare con attenzione e cautela, espressa da Ispra e sostenuta dal Ministro Galletti per la predisposizione di un nuovo studio sulle rotte migratorie atto a uniformare già dalle prossima stagione venatoria le date di chiusura dei calendari venatori.

Roma, 25 gennaio 2017 – FENAVERI – Federcaccia, Enalcaccia, Arci Caccia, ANUUMigratoristi

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