Menu
RSS

facebooktwitteryoutubehuntingbook

Luca Gironi

Luca Gironi

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

ANUU: ASPETTI SANITARI DEL CONIGLIO SELVATICO SICILIANO

  • Pubblicato in Notizie

Mercoledì 14 dicembre 2016 presso l’Aula Magna dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Palermo si è tenuto un corso di aggiornamento che si è concluso con una tavola rotonda sul tema “Aspetti sanitari e salvaguardia delle specie minori” (Coniglio). Nell’occasione è stata invitata anche la nostra Presidenza regionale e all’incontro ha partecipato il Vice Presidente regionale, Girolamo Pace. Sono stati esaminati alcuni aspetti relativi all’allevamento della specie, all’attività di conservazione e salvaguardia delle specie minori, alle attività da svolgere per il supporto della specie, ai piani di autocontrollo, alla valutazione del rischio sanitario, alla malattia virale dei lagomorfi, con l’importante intervento del dr. Antonio Lavazza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Brescia che, grazie all’iniziativa in collaborazione con l’Assessorato Regionale Faunistico della Sicilia, è riuscito a scoprire un nuovo virus denominato RHDV2, che dal 2010 si è trasformato e ha causato la moria di esemplari di Coniglio siciliano, potendo così sperimentare un nuovo vaccino, della durata di circa un anno, di nome Eravac, la cui ditta produttrice è l’HIPRA. Il dr. Lavazza ha spiegato che i lavori continueranno allo scopo di ottenere un vaccino per poter debellare definitivamente questa malattia che colpisce i nostri conigli, in collaborazione con altri scienziati della Spagna dove si è verificato lo stesso problema. Tutto ciò è nato grazie ad un incontro svoltosi circa un anno fa tra il Dirigente regionale, dr. Salvatore Gufo, Responsabile della Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Faunistico della Regione Sicilia, e i Dirigenti regionali dell’ANUUMigratoristi, Girolamo Pace e Sebastiano Valfrè, a seguito di una manifestazione cinofila in cui ancora una volta veniva sollevata la grave problematica del Coniglio selvatico siciliano e in cui si auspicava una reciproca collaborazione per il prelievo della specie subito dopo la sua morte per cause virali, nell’aperta campagna, per poterla studiare. E così, dopo il prelievo da parte del nostro Dirigente regionale Girolamo Pace e la consegna al dr. Gufo, tutto è stato inviato all’Istituto Zooprofilattico di Brescia per il tramite dell’Assessorato Regionale Faunistico.

Il Presidente regionale ANUUMigratoristi Sicilia Sebastiano Valfrè

FACE: A STRASBURGO SI È PARLATO DI “SPECIE SOVRABBONDANTI”

  • Pubblicato in Eventi

Ieri, 18 gennaio, a Strasburgo l’Intergruppo “Biodiversità, Caccia, Attività rurali” del Parlamento Europeo ha ospitato il dibattito “Come gestire le specie sovrabbondanti: l’esempio della gestione dell’oca”.

Il dibattito ha avuto come obiettivo principale la cosiddetta “gestione adattativa del prelievo” per presentare i vantaggi di questa pratica rispetto agli approcci tradizionali nella conservazione e gestione delle popolazioni d’oca in Europa. L’incontro era stato organizzato dalla FACE e presieduto dal deputato Karl-Heinz Florenz, Presidente dell’Intergruppo al Parlamento Europeo e introdotto da Gilbert de Turckheim, Presidente dell’ OMPO, l’Istituto europeo per la gestione della uccelli selvatici e dei loro habitat.

In termini generali, il processo di gestione adattativa del prelievo è un modo per garantire la caccia sostenibile. In pratica, ciò significa stabilire i livelli del prelievo venatorio sulla base di un sistema coordinato di monitoraggio, di analisi dei dati e in un processo decisionale all’interno e tra i Paesi in cui le specie sono presenti. Ad esempio, per le popolazioni di oche che causano danni all’agricoltura o ad altri interessi, si può prevedere un livello di prelievo che sia accettabile dal punto di vista ecologico, sociale ed economico.

In conclusione, l’eurodeputato Karl-Heinz Florenz ha affermato che “è importante capire che la migrazione degli uccelli acquatici è un fenomeno transfrontaliero. La gestione adattativa del prelievo fornisce un mezzo per gestire le popolazioni che causano conflitti con alcune attività umane come l’agricoltura o l’aviazione. Questo approccio mostra un notevole potenziale per garantire un’efficace conservazione e gestione delle popolazioni d’oca in Europa e dovrebbe essere ulteriormente sviluppato”.

Alla riunione hanno partecipato i membri del Parlamento Europeo, il Presidente FACE Michl Ebner, diversi scienziati e rappresentanti delle associazioni venatorie europee.

ANUU: LA CINCIA DAL CIUFFO, IL SIMPATICO PARIDE CON LA CRESTA

Con il suo bel ciuffetto di piume erettili sul capo la Cincia dal ciuffo (Parus cristatus) è facilmente riconoscibile. Nei densi boschi di conifere la sua presenza viene segnalata soprattutto dal suo tipico richiamo basso e vibrante. Specie tipicamente stanziale, la Cincia dal ciuffo abita le latitudini superiori e medio-basse del Paleartico, dagli Urali alla Spagna, ad eccezione di Isole Britanniche, Italia centro-meridionale, Grecia e Asia minore. Nel nostro Paese è diffusa sull’intero arco alpino, dalle Alpi Marittime al Carso, oltre all’Appennino ligure e tosco-emiliano. Mostra un comportamento prevalentemente sedentario, salvo locali movimenti erratici altitudinali o brevi movimenti migratori. Specie in espansione, nella provincia di Como è presente tutto l’anno e nidificante. Così presso l’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN la si osserva tutto l’anno e alcuni individui vengono anche catturati nelle reti poste all’interno del territorio. Consultando il registro delle catture è interessante evidenziare il numero degli inanellamenti avvenuti negli ultimi quindici anni. Si scopre in questo modo che, oltre al 2016, ultimo anno di studio, la specie è stata inanellata ben cinque volte: due individui in settembre (un giovane e un soggetto indeterminato), un soggetto indeterminato in ottobre e altri due in dicembre (un adulto e un giovane). Il simpatico paride è stato inanellato anche nel 1999 con quattro giovani individui tutti nel mese di settembre; nel 2000 un adulto inanellato a luglio e uno ad agosto; nel 2001 un giovane individuo nel mese di ottobre; nel 2004 un adulto e un giovane nel mese di agosto; nel 2007 un adulto in luglio; nel 2009 un giovane in ottobre; nel 2010 due giovani in agosto; nel 2012 due giovani in agosto; nel 2014 un adulto in giugno e nel 2015 un adulto in marzo. Oltre alla piccola Cincia gli altri rappresentanti della famiglia dei paridi che vengono inanellati all’Osservatorio sono la Cinciallegra, la Cinciarella, la Cincia bigia, la Cincia mora, la poco frequente Cincia alpestre e il Codibugnolo. (Walter Sassi)

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura