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Luca Gironi

Luca Gironi

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Molise: Di pietro annuncia che non ci saranno modifiche al calendario venatorio

Con circolare ministeriale del 22 dicembre, il Governo è tornato a chiedere la chiusura anticipata al 20 gennaio della caccia alle specie beccaccia, cesena e tordo bottaccio nelle regioni in cui i rispettivi calendari venatori ne prevedono, invece, la chiusura al 31 gennaio.
Confermando la volontà di tutelare e preservare la fauna selvatica, il calendario venatorio della regione Molise è stato articolato nel rispetto dei vincoli ambientali e dei principi generali di protezione della fauna. Già prevista, pertanto, la chiusura della caccia al 19 gennaio per le specie cesena e tordo bottaccio. Quanto al prelievo venatorio della beccaccia, questo è consentito fino al 30 gennaio 2017 in virtù degli importanti studi scientifici condotti in Italia come quello dell’associazione “amici di Scolopax” che da oltre 5 anni, grazie al progetto denominato "SCOLOPAX OVERLAND (Progetto Murkerich)", monitora e studia la migrazione della beccaccia svernante nel nostro paese e tutte le attività nelle fasi pre-nuziali e post-nuziali della specie. Da sottolineare il caso della beccaccia (maschio) “Sannio” che dopo 4 anni di ininterrotte trasmissioni ha completato il 7° viaggio di migrazione coprendo complessivamente oltre 29 mila km, offrendo contributi notevoli sia dalle aree riproduttive che di svernamento.
Inoltre, come richiamato dalla sentenza del TAR Liguria dello scorso anno, la guida della Commissione europea alla disciplina della caccia nell’ambito dell’applicazione della direttiva 2009/147 ICE consente espressamente alle regioni degli stati membri di fissare date di caccia differenziate di talune specie, quando queste regioni siano in possesso di dati scientifici a supporto che attestino una differenza nell’inizio della migrazione pre-nuziale.
È questo il caso del Molise, che nel suo calendario venatorio compie scelte in virtù di una solida base scientifica.
A tutela della beccaccia inoltre è stato predisposto un carniere differenziato e, con decreto del 06/01/2017, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, è stata disposta la chiusura della caccia su tutto il territorio nei giorni 8 e 9 gennaio 2017 proprio per evitare una “mattanza” nelle poche aree accessibili.
Tenuto conto di tutto ciò la Regione non modificherà il proprio calendario venatorio a meno che il Governo decida di ricorrere ed esercitare il potere sostitutivo.

VENETO: A CHI SPARA VICINO ALLE ABITAZIONI LE STESSE SANZIONI COMMINATE A CHI IMPEDISCE INTENZIONALMENTE L'ESERCIZIO DELLA CACCIA E DELLA PESCA

Pronto un Progetto di legge, che verrà presentato nei prossimi giorni in Consiglio regionale del Veneto da Sergio Berlato, Presidente della terza Commissione permanente del Consiglio regionale e Coordinatore regionale di Fratelli d'Italia-AN, che prevede le stesse sanzioni amministrative ( da 600 a 3.600 euro ) per i bracconieri che sparano nelle vicinanze delle abitazioni, equiparando queste sanzioni a quelle appena approvate dal Consiglio regionale del Veneto per chi vuole impedire intenzionalmente l'esercizio della caccia e della pesca.
La legge statale 157/92 prevede il divieto per il cacciatore di esercitare l'attività venatoria ad una distanza inferiore a cento metri dalle abitazioni. Dal momento che ci sono alcuni bracconieri che, non rispettando la legge, si permettono di andare a sparare nelle vicinanze delle abitazioni, azione che non è solo illegale ma che produce anche un impatto fortemente negativo per l'opinione pubblica, riteniamo di doverli sanzionare pesantemente e nello stesso modo in cui abbiamo appena deciso di sanzionare coloro che vogliono intenzionalmente impedire l'esercizio di attività lecite come la caccia e la pesca.
Equiparare i bracconieri ai cacciatori - ha commentato Sergio Berlato - è come equiparare i pirati della strada agli automobilisti. Non perché ci sono alcuni bracconieri che non rispettano le leggi dobbiamo pensare di vietare ai cacciatori il loro sacrosanto diritto di esercitare, nel rispetto della legge, l'attività venatoria e non perché ci sono alcuni pirati della strada che non rispettano il codice della strada dobbiamo pensare di impedire agli automobilisti il diritto di usare l'automobile.
Siccome troppo spesso qualcuno vuole confondere ad arte i bracconieri con i cacciatori ed i pirati della strada con gli automobilisti per fare di tutta l'erba un fascio, riteniamo di dover fare netta distinzione tra i soggetti in questione e punire pesantemente chi, con il proprio deprecabile comportamento, danneggia l'immagine di un'intera categoria.
Ufficio stampa
Sergio Berlato
Presidente terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto
Coordinatore regionale per il Veneto di Fratelli d'Italia-AN
Venezia, li 16 gennaio 2017

ARCICACCIA IN RICORDO DI CARLO FERMARIELLO : Dopo 20 anni la visione del futuro,il coraggio della politica


Domenica 15 Gennaio 2017 alle ore 10,30 presso l’Hotel Mary in via Filangieri 132 a Vico Equense si terrà un incontro ,promosso dal circolo del PD di Vico Equense, per ricordare la figura politica,culturale e umana di Carlo Fermariello nel ventesimo anniversario della sua scomparsa.

Carlo Fermariello è stato uno dei protagonisti della sinistra democratica nel mezzogiorno.

Sindacalista,dirigente politico,uomo delle Istituzioni ha contribuito al progresso civile ed economico delle comunità e ad affermare l’idea di un meridionalismo fatto di lotte incisive e di proposte concrete.

La sua esperienza politica e istituzionale si è conclusa da Sindaco di Vico Equense, eletto con uno straordinario successo popolare nella primavera del 96, e prematuramente strappato da un male crudele,alla scommessa di poter realizzare ,nella concreta azione amministrativa, il meglio della sua ricchissima esperienza politica.

A Vico Equense insieme alla moglie Ginette, lo ricorderanno il Sindaco Michele Buonocore, i compagni di diverse generazioni che hanno condiviso la sua militanza nella sinistra Aldo Cennamo, Amedeo Lepore ed Umberto Ranieri, Sergio Sorrentino Presidente nazionale dell’Associazione Arci caccia di cui Carlo Fermariello è stato fondatore e indimenticato Leader.

Interverrà inoltre il Direttore generale del SOCIALWORDFILMFESTIVAL di Vico Equense Giuseppe, Alessio Nuzzo per sottolineare il legame tra Carlo Fermarielllo, la cultura e i moderni linguaggi della comunicazione.

La sua partecipazione al film di Francesco Rosi “Le mani sulla città” rimane una pagina scolpita nella storia del cinema per comprendere la storia di Napoli e le battaglie contro la speculazione e l’affarismo nel dopoguerra.

Allarme lupi: Confagricoltura Toscana “Allevatori esasperati, serve una soluzione”

“Come se non bastasse l'esercito di ungulati che ogni giorno distrugge i nostri campi, gli allevatori toscani sono costretti a fare i conti con un numero sempre più elevato di lupi e ibridi (lupo-cane) che prendono d'assalto gli allevamenti mettendo le nostre aziende in ginocchio. La situazione sta diventando paradossale, le imprese chiudono perché si trovano alla mercé delle scorribande di animali selvatici.” E' quanto dichiarato da Francesco Miari Fulcis, presidente di Confagricoltura Toscana all'indomani di una nuova riunione preliminare in Regione Toscana, per presentare al Ministero le istanze degli agricoltori in merito al problemi dei lupi. “Il Lupo rientra fra le specie protette – spiega Miari Fulcis – così come da regolamento dell'Unione Europea, ma è evidente che qui serve una soluzione. Ad oggi tutti i nostri allevatori che hanno subito un danno sono stati risarciti soltanto parzialmente e già sappiamo che i fondi regionali previsti per i risarcimenti non saranno sufficienti a coprire tutto il 2016. Il sistema evidentemente non è sostenibile se pensiamo soltanto che negli ultimi 30 mesi, con una spesa che si aggira intorno al milione di euro, sono stati catturati, per la loro identificazione, soltanto 10 esemplari di “ibrido” in tutta la Toscana. Non possiamo permetterci - conclude Miari Fulcis - nelle condizioni in cui versa l'intera economia, di spendere le risorse in maniera così poco efficace e così vicina allo spreco. La Regione deve cominciare a farsi ascoltare nelle stanze del Ministero per chiedere a gran voce una revisione del Piano d’azione nazionale sulla conservazione del Lupo e prevedere così il contenimento mirato dell’ibridazione di una specie dannosa sia per il nostro lavoro, per l’ambiente e per il Lupo stesso”.

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