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Luca Gironi

Luca Gironi

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FIDC: LA LIPU E IL BALLO DEI NUMERI

Sei, una, cinque, diciannove… negli ultimi anni da parte della Lega per la protezione degli uccelli si sono susseguiti allarmi su un numero altalenante di specie cacciabili e anche quest’anno in vista della prossima stagione venatoria viene chiesta la sospensione per sette di queste. La risposta tecnica della Federcaccia

Roma, 30 luglio 2018 – A pochi giorni dall’inizio della nuova stagione venatoria abbiamo appreso che le Regioni hanno ricevuto un documento a firma della Lega Italiana Protezione Uccelli con cui si chiede la sospensione dell’attività venatoria per 7 specie definite dall’associazione in difficoltà e che a detta della LIPU “vivono un declino preoccupante a livello globale”.
Per questo motivo viene chiesto a Governo, Parlamento e Regioni di intervenire urgentemente escludendo allodola, coturnice, tortora selvatica, moriglione, tordo sassello, pavoncella, pernice bianca dalla lista delle specie cacciabili.
Federazione Italiana della Caccia si è così rivolta agli Assessorati competenti sottolineando, al di là della pretestuosità della richiesta, come le argomentazioni tecnico scientifiche avanzate dalla stessa a sostegno della propria posizione non siano scontate e inattaccabili e al proposito ha inviato le controdeduzioni preparate dai propri Uffici tecnici in base alla attuale situazione delle specie in questione, riconosciuta dalle più recenti pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali.
Non possiamo fare a meno di notare che la richiesta di attenzione della LIPU in merito alle specie in difficoltà sia stata negli ultimissimi anni quantomeno poco lineare, dal momento che si sono susseguite campagne aventi per oggetto, variamente, diciannove, sei, una, cinque e ora sette specie diverse.
Il fatto poi che tali campagne facciano sempre capo a una richiesta di affiliazione a quest’associazione e di raccolta fondi per le sue attività, non è forse il viatico migliore per poter pensare ad un approccio sereno, laico e oggettivo ai problemi denunciati da parte della LIPU.


Ufficio stampa Federazione Italiana della Caccia

FERAVERI EMILIA ROMAGNA: SU SIC E ZPS APPREZZABILI ALCUNE MODIFICHE, MA SULL’ALLODOLA NON CI SIAMO

 

Le associazioni venatorie dell’Emilia Romagna riunite nella FERAVERI vedono con favore l’accoglimento di alcune loro proposte tese a rivedere provvedimenti inutilmente restrittivi per i cacciatori. Resta purtroppo insoddisfacente la posizione della Regione sull’allodola.

Abbiamo appreso con piacere che è stato varato un provvedimento di modifica alla normativa che regola l’attività venatoria nelle zone classificate SIC e ZPS dell’Emilia Romagna che in parte accoglie le richieste delle AAVV regionali riunite nella FERAVERI (Federazione Italiana della Caccia, ANUU Migratoristi, Arci Caccia, Enalcaccia), avanzate a suo tempo con un documento scritto in sede di Audizione generale e successivamente ribadite in numerosi incontri con l’Assessorato competente fin all’ultima audizione del luglio 2018.

In particolare si è ricondotta a ragionevole normativa la questione degli orari e la norma che riguardava la detenzione dei pallini di piombo e le relative distanze dai corsi d’acqua.

Un parziale successo. Purtroppo non possiamo infatti dirci pienamente soddisfatti, dal momento che era stata da noi sollevata la questione della chiusura della caccia all’allodola nei siti oggetto delle particolari norme di protezione ricordando che a differenza di quanto avveniva con le vecchie norme provinciali oggi la specie è tutelata da un piano nazionale (redatto dal Ministero dell’Ambiente) che riguarda tutto il territorio nazionale e che è stato pienamente recepito nel calendario venatorio della Regione Emilia Romagna.

Un recepimento che sarebbe strano non fosse avvenuto, alla luce del fatto che la Regione applicava già queste linee guida, che oltretutto hanno fatto da principio ispiratore del piano nazionale stesso con l’Emilia Romagna regione capofila nella sua stesura.

In un quadro di miglioramento della normativa rispetto alla delibera iniziale si è però per l’ennesima volta assistito al sovrapporsi di vincoli e posizioni ostative che il mondo scientifico ha superato in un più generale confronto.

Una posizione che non può trovarci d’accordo e sulla quale continueremo il nostro confronto con la Regione per rappresentare, senza mai essere estranei alla correttezza e all’interesse generale, quelle che sono le ragionevoli e sostenibili richieste del mondo venatorio.

(Il Presidente pro-tempore di Feraveri, Avv. Stefano Merighi)

Basilicata: Approvato il calendario venatorio

La Giunta Regionale ha approvato, su proposta dell’assessore Luca Braia, il calendario venatorio regionale per la stagione 2018/2019, il tesserino venatorio e il “Progetto di indagine sulla biologia riproduttiva della lepre europea attraverso analisi di campioni biologici degli esemplari abbattuti nel corso della stagione venatoria” finalizzato alla pianificazione di un prelievo sostenibile della specie in Basilicata.

La stagione venatoria ha inizio il 1 ottobre 2018 e termina il 30 gennaio 2019.

Lo rende noto il Dipartimento Politiche agricole e forestali.

“Il Calendario venatorio regionale - dichiara l’assessore Luca Braia - è stato redatto dall’Ufficio Foreste e Tutela del Territorio con un grande lavoro di coordinamento per il quale ringrazio il dirigente Eligiato e la dottoressa Lanzieri. Si è tenuto conto della normativa vigente e delle indicazioni di Ispra oltre che del Piano faunistico venatorio regionale, ed è stato approvato all’unanimità dopo tre incontri concertativi in sede di Comitato tecnico faunistico venatorio regionale, riunitosi appositamente.

Il Comitato tecnico faunistico venatorio ha anche registrato posizioni differenti che comunque sono state ricondotte a una decisione di responsabilità, al fine di non protrarne l’approvazione a settembre, mettendo a rischio l'apertura della stagione stessa.

La Regione Basilicata regolamenta l’esercizio dell’attività venatoria e consente il prelievo venatorio secondo il principio della caccia programmata e controllata, per tutelare la fauna selvatica e le produzioni agricole sul territorio regionale.

L’Osservatorio regionale degli habitat naturali e delle popolazioni faunistiche (Orhpf) sta monitorando le specie tortora, quaglia e colombaccio. Tali dati necessari, e a oggi inesistenti, saranno ripetuti nei prossimi anni e resi disponibili dal Dipartimento Agricoltura e successivamente utilizzabili.

Sono stati valutati, condivisi e stabiliti - conclude l’assessore Braia - i periodi e le specie cacciabili, le giornate di caccia e l’orario in cui è consentita (tre a scelta con esclusione di lunedì, martedì e venerdì e da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto), i limiti di carniere giornaliero e annuo, l’uso e l’addestramento di cani da caccia (dal 18 al 30 agosto, periodo in cui risulta minimale il disturbo sulle popolazioni selvatiche), gli obblighi dei cacciatori e le modalità per l’attuazione dei piani di controllo delle specie di fauna selvatica”.

Per la specie lepre comune e per l’attuazione del progetto denominato “Indagine sulla biologia riproduttiva della Lepre europea attraverso analisi di campioni biologici (avambraccio e utero) di esemplari abbattuti nel corso della stagione venatoria 2018/2019” la stagione venatoria ha inizio il 16 settembre 2018 e termina il 30 dicembre.

Il progetto innovativo e sperimentale, approvato da Ispra, consentirà alla Regione Basilicata di dotarsi del quadro conoscitivo della popolazione della lepre europea per una sua corretta gestione faunistica e sarà realizzato mediante il coinvolgimento dei cacciatori residenti in Basilicata, appositamente formati al monitoraggio dal personale dell’Orhpf, soggetti che effettueranno la raccolta dei campioni biologici. Il reclutamento è aperto fino al 10 agosto, data entro cui i cacciatori interessati possono inoltrare domanda di adesione all’Ufficio foreste e tutela del Territorio.

Calendario venatorio regionale 2018/2019

La stagione venatoria in Regione Basilicata ha inizio il 1 ottobre 2018 e termina il 30 gennaio 2019.

La caccia al Cinghiale, nel territorio a caccia programmata e vocato alla specie, è consentita dal 3 ottobre 2018 al 30 dicembre 2018, esclusivamente in squadra e solo in battuta e braccata con l’uso esclusivo di munizioni senza piombo. E’ consentito l’abbattimento occasionale dei cinghiali in forma individuale, senza l’ausilio di cani da cinghiale, esclusivamente al di fuori dei Distretti di Gestione.

Il prelievo di selezione alla specie cinghiale è consentito in attuazione di uno specifico piano di abbattimento selettivo. E’ consentito, se opportunamente necessario, il completamento del Piano di Abbattimento Selettivo.

Per la caccia alla volpe, dal 1 ottobre 2018 al 30 dicembre 2019 e per il prelievo in squadre organizzate con l’ausilio dei cani da seguita previo piano di abbattimento, dal 02 gennaio 2019 al 30 gennaio 2019.

Per le specie ghiandaia e colombaccio da appostamento temporaneo la stagione termina il 10 febbraio 2019. La stagione venatoria ha inizio il 16 settembre 2018 per le specie tortora, merlo, lepre comune, gazza e cornacchia grigia.

Ai soli cacciatori residenti e domiciliati in Basilicata, esclusivamente nelle giornate del 2, 5 e 12 settembre 2018, unicamente da appostamento temporaneo è consentito il prelievo per le specie gazza e cornacchia grigia mentre esclusivamente nelle giornate del 2 e 5 settembre 2018, unicamente da appostamento temporaneo e limitatamente agli ambienti con presenza di stoppie, negli incolti, lungo i corsi d’acqua, lungo i canali alberati, all’esterno di aree boscate, è consentito il prelievo giornaliero per massimo 5 capi della specie tortora.

Ai cacciatori non residenti e non domiciliati in Basilicata, l’accesso agli AA.TT.CC. è consentito dal 03 ottobre 2018 al 30 gennaio 2019 limitatamente al prelievo venatorio delle specie migratorie.

Periodi e specie cacciabili, in dettaglio:

• Quaglia dal 1 ottobre 2018 al 31 ottobre 2018;

• Tortora esclusivamente da appostamento temporaneo dal 16 settembre 2018 al 30 settembre 2018;

• Tortora in forma vagante dal 1 ottobre 2018 al 7 ottobre 2018;

• Fagiano esclusivamente nelle aziende faunistico-venatorie, in attuazione di specifici piani di prelievo, dal 1 ottobre 2018 al 30 dicembre 2018;

• Fagiano esclusivamente nelle aziende agrituristiche venatorie dal 3 ottobre 2018 al 30 dicembre 2018;

• Fagiano in attuazione di specifici piani di prelievo redatti dagli AA.TT.CC dal 3 ottobre 2018 al 30 dicembre 2018;

• Merlo dal 16 settembre 2018 al 30 dicembre 2018; allodola dal 1 ottobre 2018 al 30 dicembre 2018;

• Beccaccino, frullino e pavoncella dal 1 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019;

• Marzaiola, mestolone, fischione, gallinella d’acqua, porciglione, folaga, germano reale, canapiglia, codone e alzavola dal 1 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019;

• Colombaccio in forma vagante dal 1 ottobre 2018 al 30 dicembre 2018;

• Colombaccio dal 02 gennaio 2019 al 10 febbraio 2019, esclusivamente da appostamento temporaneo;

• Ghiandaia dal 01 febbraio 2019 al 10 febbraio 2019, esclusivamente da appostamento temporaneo;

• Beccaccia dal 7 ottobre 2018 al 30 dicembre 2018;

• Tordo, sassello e cesena dal 07 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019;

• Tordo bottaccio, gazza e cornacchia grigia dal 16 settembre 2018 al 30 gennaio 2019; Ghiandaia dal 1 ottobre 2018 al 30 gennaio 2019.

AREZZO: MUORE SELECONTROLLORE DURANTE UN'USCITA DI CACCIA

Si è consumato ieri mattina, nei dintorni di Laterina, l'incidente che ha coinvolto un sessantene residente in Provincia di Arezzo. L'uomo, dopo aver abbattuto un cinghiale, si è accinto a raggiungere la preda quando è scivolato lasciando partire il colpo che gli si è rivelato fatale. 

http://www.ansa.it/toscana/notizie/2018/07/29/incidente-di-caccia-morto-60enne_3fb8440f-1985-40c0-8b5b-c2948af8e991.html

 

MARCHE: “APPROVATO IL CALENDARIO VENATORIO”

Il calendario venatorio inizierà il 1 settembre prossimo e si concluderà il 10 febbraio 2019. Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Caccia, Moreno Pieroni, dopo aver ricevuto il parere favorevole della II Commissione Assembleare permanente. La stagione venatoria 2018/2019 prevede giornate di preapertura per determinate specie, tra le quali, per solo due giornate, anche la quaglia. Per quanto riguarda la caccia alla selvaggina stanziale, l’inizio è fissato il 16 settembre 2018 e terminerà il 09 dicembre 2018. L’addestramento dei cani avrà inizio dal 16 agosto 2017. Sarà inoltre consentito il prelievo della cornacchia grigia, della gazza, della ghiandaia e del colombaccio in alcune giornate di febbraio 2019. Anche per quest’anno le aperture per la caccia al cinghiale sono calendarizzate su base provinciale: Ancona e Pesaro Urbino dal 03 novembre al 30 gennaio 2019; Macerata domenica 21 ottobre e domenica 28 ottobre e dal 03 novembre al 27 gennaio 2019 a esclusione del giorno 07 novembre 2018 in cui è fatto divieto di caccia al cinghiale; Fermo e Ascoli Piceno dal 14 ottobre al 13 gennaio 2019. Il calendario approvato dalla Giunta, come sempre, stabilisce che la fauna stanziale e migratoria abbattuta sia annotata sul tesserino venatorio subito dopo l’abbattimento e che i cacciatori devono riconsegnare all’ATC di riferimento il tesserino di caccia entro il 12 marzo 2019. Per quanto riguarda il prelievo in deroga, è stato concesso per lo storno, il piccione e la tortora dal collare nei giorni di apertura anticipata della caccia previsti dal calendario venatorio 2018/2019 e nel periodo compreso tra la terza domenica di settembre e il 09 dicembre 2018 per lo storno e nel periodo compreso tra la terza domenica di settembre e il 31 dicembre 2018 per il piccione e la tortora. “Con quest’ultimo atto – spiega l’assessore Pieroni - si conclude positivamente un lungo percorso importante, quanto partecipato, che conferma le buone scelte fatte anche negli anni passati. Un in bocca al lupo per una stagione piena di soddisfazioni a tutti i cacciatori ai quali raccomando il massimo rispetto delle disposizioni adottate e di operare in piena sicurezza”.

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