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Luca Gironi

Luca Gironi

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Parlamento: Caretta ripresenta a livello nazionale la legge sul disturbo venatorio

L’ON. MARIA CRISTINA CARETTA PRESENTA UNA PROPOSTA DI LEGGE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI “TOLLERANZA ZERO VERSO CHI VUOLE IMPEDIRE INTENZIONALMENTE L’ESERCIZIO DI ATTIVITA’ LECITE COME LA CACCIA E LA PESCA”.

L’on. Maria Cristina Caretta presenta una Proposta di Legge alla Camera dei Deputati che commina sanzioni a chi vuole impedire intenzionalmente l’esercizio dell’attività venatoria e piscatoria o ponga in essere atti di ostruzionismo o di disturbo dai quali possa essere turbata o interrotta la regolare attività di caccia o pesca o rechi molestie ai cacciatori o pescatori nel corso delle loro attività. La caccia e la pesca - ha dichiarato l’on. Caretta - sono attività regolamentate da normative nazionali ed europee.
Con questa Proposta di legge si vuole confermare il principio secondo il quale, in uno stato di diritto, nessuno può opporsi o ostacolare attività lecite per esercitare le quali onesti cittadini pagano ingenti tasse di concessione governative e regionali.
La Corte Costituzionale, in riferimento alla legge n. 1/2017 approvata dal Consiglio regionale del Veneto su iniziativa del Capogruppo di Fratelli d’Italia Sergio Berlato, ha sancito che chi impedisce volontariamente attività lecite pregiudica la “ordinata e civile convivenza nella comunità nazionale” e dichiara questi “comportamenti riconducibili alla materia di ordine pubblico e sicurezza”.
Tolleranza zero quindi, continua l’on. Maria Cristina Caretta, verso quelle sparute minoranze di animalisti che con aggressioni a volte verbali, ma spesso anche fisiche, vorrebbero imporre agli altri le proprie convinzioni integraliste.

Roma, li 13 luglio 2018

Enci: Campofelice 2018 un altro grande successo

Un altro importante successo internazionale per l'ENCI che a Campofelice ha organizzato tre giorni di festa per la cinofilia venatoria e le razze da ferma. Un evento tecnico ma anche sociale di grandissima rilevanza che quest'anno, per il primo anno, ha voluto coinvolgere anche i continentali per offrire loro la grande vetrina che Campofelice -la cui fama si è consolidata negli anni- rappresenta.

Prove di Eccellenza e Master sono state l'elemento tecnico che ha attratto nei tre giorni migliaia gli spettatori provenienti da tutta Europa, che hanno preso d'assalto l'enorme piana aquilana, che si sono assiepati davanti al palco al centro dell'ENCI Village, che hanno applaudito le prestazioni dei cani in campo. "Vedere tanta partecipazione è stato emozionante" ha commentato il Presidente Dino Muto, presente tutti e tre i giorni insieme agli altri membri del consiglio direttivo, agli uffici tecnici e alla segreteria. "Quel pubblico schierato lungo tutta la piana -ha sottolineato- quegli applausi scroscianti, sono la dimostrazione di una bellissima energia".

Giudici, allevatori, addestratori e semplici appassionati… non mancava proprio nessuno; Silvio Marelli -Vicepresidente dell'Enci e Presidente del Pointer club italiano e internazionale- è soddisfatto: "la cinofilia venatoria è un settore davvero coeso, dove la capacità di fare squadra fa la differenza".

In pochi anni, grazie all'intervento di ENCI e grazie alla sua capacità di dialogare con il territorio e chi lo rappresenta, il nostro Ente ha fatto crescere tante manifestazioni, di cui Campofelice è il fiore all'occhiello!

Le classifiche:

http://www.enci.it/enci/news/campofelice2018-classifica-eccellenza-pointer

 

http://www.enci.it/enci/news/campofelice2018-classifica-eccellenza-setter

 

http://www.enci.it/enci/news/campofelice2018-classifica-master-inglesi

 

Veneto: La Consulta boccia la legge anti- disturbo

Finisce in un nulla di fatto quella che era sembrata una grande vittoria del mondo venatorio. La Corte Costituzionale, infatti, ha ritenuto illegittima la legge del gennaio 2017 che inaspriva le pene per chi disturbava cacciatori e pescatori impedendone l'attività. Secondo i giudici, si legge nella sentenza, la materia dell'ordine pubblico, è di esclusiva competenza dello stato e quindi la regione non poteva legiferare sull'argomento.

http://www.ilgiornaledivicenza.it/home/veneto/multe-a-chi-disturba-i-cacciatori-consulta-boccia-la-legge-1.6629561 

ASSOCIAZIONI VENATORIE SANNITE RICONOSCIUTE: Caccia al Cinghiale, la Regione ci ripensa, via l’inutile balzello!!!!!!!

ASSOCIAZIONI VENATORIE SANNITE RICONOSCIUTE

(Anuu-Arcicaccia-Eps-Italcaccia-Libera Caccia)

 

 

Caccia al Cinghiale, la Regione ci ripensa, via l’inutile balzello!!!!!!!

A Benevento Nuovo disciplinare di caccia al cinghiale!!!!

Il vento di Pompei che aveva agitato negli ultimi giorni gli animi degli appassionati del mondo venatorio, in particolare quelli dediti al prelievo venatorio del “Sus Scrofa”, ha portato alla modifica ed integrazione del decreto dirigenziale n. 84 con il quale si approvava il disciplinare di caccia al cinghiale.

Infatti, su sollecitazione e richiesta di riesame, posta in essere dalle Associazioni Venatorie Sannite (Anuu,Arcicaccia,Eps,Italcaccia,Liberacaccia) gli Uffici regionali competenti, hanno eliminato l’inutile “gabella” derivante dalla singola iscrizione in bollo che ogni cacciatore avrebbe dovuto presentare per la formazione del Registro provinciale dei cacciatori di cinghiale entro oggi 13 luglio. Con decreto dirigenziale n. 99/2018, che modifica ed integra il precedente, è stata approvata la nuova modulistica, la domanda è in carta semplice e non c’è più la scadenza precedentemente fissata per il 13 luglio c.m.

Resta l’obbligo, alla squadra, di presentare l’istanza sull’ apposito modello corredata di tutti gli allegati dal primo di agosto al 17 agosto p.v. – Il buon senso ha prevalso!!!!!!

In linea con la digitalizzazione della pubblica amministrazione e con quanto previsto dal decreto dirigenziale 173/2018 nella parte in cui prevede che il cacciatore nella fase di richiesta di stampa del tesserino dovrà specificare se intende esercitare nella stagione venatoria la caccia al cinghiale in battuta. In caso di scelta affermativa le pagine del tesserino riporteranno una ulteriore segnatura costituita dalla frase “RICHIESTA CACCIA AL CINGHIALE IN BATTUTA” che sarà pre requisito necessario per l’eventuale ammissione del cacciatore in una squadra per l’esercizio della caccia al cinghiale in battuta. Inoltre, i cacciatori che nella fase di stampa del tesserino non avranno selezionato l’opzione di caccia al cinghiale in battuta, per l’intera stagione venatoria, non potranno essere ammessi ad alcuna squadra per l’esercizio della caccia al cinghiale in battuta. Resta comunque l’obbligo, della convalida e del timbro sul tesserino venatorio da parte degli uffici competenti prima dell’autorizzazione della battuta.

Ripristinata la residenza venatoria, ai sensi dell’art. 36 comma 2 della L.R. 26/2012 e s.m.i. , la residenza anagrafica concorrerà solo nella scelta delle priorità per l’assegnazione delle aree di caccia vocata al suinide, come concorrerà anche la storicità dei cacciatori di cinghiale componenti la squadra. Ripristinata inoltre l’area di caccia al cinghiale a valle dell’oasi di campolattaro.

 

Per la prima volta in assoluto, in Provincia di Benevento, sarà possibile effettuare la caccia al cinghiale in girata esclusivamente da cacciatori iscritti al registro provinciale. Le Associazioni Venatorie Sannite (Anuu,Arcicaccia,Eps,Italcaccia,Liberacaccia) anche a mezzo dei rispettivi regionali, da anni stanno portando avanti la richiesta di inserimento di questa ulteriore forma di caccia al cinghiale, che si va ad aggiungere alla braccata (battuta) ed alla caccia occasionale.

E’ fatto divieto assoluto di esercitare la caccia su terreni percorsi dal fuoco. E’ obbligo precipuo del caposquadra acquisire, prima dell’attività venatoria della caccia al cinghiale in braccata, informazioni presso i Comuni interessati dalla AVCC a lui assegnata, circa le aree percorse da incendi.

E’ prevista la sospensione di anni uno dal registro provinciale dei cacciatori al cinghiale per i caposquadra laddove dalla lettura dei registri della stagione venatoria dell’anno precedente risultasse un numero di cinghiali abbattuti non coincidenti con i campionamenti inviati per le analisi di laboratorio e/o dalla lettura dei tesserini venatori dei singoli partecipanti alla braccata

 

I singoli cacciatori iscritti in una squadra potranno effettuare altro tipo di caccia, diversa dalla caccia al cinghiale, nei giorni in cui è consentita la battuta di caccia esclusivamente se gli stessi non risultino inseriti nel registro giornaliero di caccia al cinghiale in braccata

 

Tutti gli allegati ed il nuovo disciplinare, sono consultabili sul sito campaniacaccia.it

Resta ancora da limare per quanto alle aree di caccia al cinghiale individuate non omogenee, che vedono aree di oltre 4000 ettari ed aree di meno di 400 ettari, per le quali sarebbe stato opportuno una diversificazione di trattamento per la composizione delle squadre, magari il numero dei componenti le squadre, proporzionale in base alla estensione delle stesse e non fisso per tutte…

Ma questo potrà essere oggetto di discussione per un prossimo futuro.-

A tutela anche delle altre forme di caccia, l’orario di inizio della battuta, poteva essere posticipato di qualche ora, visto appunto la grande estensione delle aree vocate individuate, in maniera tale da poter consentire con più tranquillità l’esercizio venatorio pure agli appassionati di Diana che praticano la caccia col cane da ferma….. ma questa è un’altra storia!!!!!

13 luglio 2018

Arci Caccia Veneto: Federico Panascia è il nuovo Presidente Provinciale di Venezia

Federico Panascia di professione guardia giurata, 42 anni e 7 anni di licenza di caccia con tessera di socio del Circolo di Mira ARCI Caccia, è il nuovo Presidente Provinciale di Venezia dell’associazione.

Lo ha votato ieri sera, mercoledì 11 Luglio all’unanimità dei presenti, il Consiglio Provinciale ARCI Caccia di Venezia alla presenza e su proposta del Vice Presidente Nazionale e Presidente Regionale Veneto Giuliano Ezzelini Storti.

Durante la riunione forte emozione dei convenuti durante l’intervento di saluto di Sandro Niero, Presidente Provinciale di Venezia uscente, che lascia l’incarico dopo 11 anni, per problemi personali, alla quale prima di cominciare la riunione l’Ufficio di Presidenza Regionale ha donato, per mano di Fassini Piergiorgio ed Ezzelini Storti Giuliano, una pergamena di ringraziamento per quanto fatto per l’associazione.

Nei prossimi mesi il nuovo Presidente sarà seguito e supportato, oltre che dai Circoli territoriali, anche da Sandro Niero e da tutto l’ufficio di Presidenza Provinciale a lui collegato per consentire un passaggio di consegne nel segno della continuità, del rinnovamento e per confermare che l’associazione non è “un uomo solo al comando”, ma una “grande famiglia” che nelle difficoltà sa crescere e migliorarsi senza rottamare o sradicare le proprie salde radici.

Le prime parole, del nuovo primo rappresentante ARCI Caccia di Venezia, sono state spese per ringraziare chi l’ha preceduto, ma soprattutto per l’importante fiducia ricevuta: nelle prossime settimane il nuovo Presidente si è impegnato, dopo una consultazione e un giro dei Circoli Territoriali, di convocare il Consiglio Provinciale per far votare la proposta di nuovo Ufficio di Presidenza Provinciale.

In fine il Consiglio Provinciale ha concluso i propri lavori ribadendo con forza l’impegno di tutta l’associazione di massima attenzione ai temi della caccia, di cura e vicinanza ai soci e per la prossima campagna tesseramento…. perché non c’è caccia senza ARCI Caccia!

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