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Luca Gironi

Luca Gironi

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Continuano le polemiche tra le Associazioni Venatorie in Toscana: Ecco la lettera inviata da ARCI Caccia ai Presidenti Toscano e Nazionale di FIdC

Roma, 30 novembre 2016

Moreno Periccioli
Presidente FIdC Toscana

p.c. Gianluca Dall’Olio
Presidente Nazionale FIdC

Cari Presidenti,

rispondo al Comunicato della Federcaccia Toscana del 28 novembre scorso, che polemizza per una lettera inviata dalla FIdC, dall’Anuu e dalla nostra Associazione toscana alla Regione, trasmessa alle Federazioni provinciali, ai Dirigenti nazionali della Toscana e annunciata ai Circoli e che l’ARCI Caccia nazionale avrebbe resa pubblica.

Sia io che il Vice Presidente Maffei, che coordina le Regioni dell’Italia centrale, vogliamo dire che non siamo particolarmente interessati alle disposizioni di chi sale sul pulpito e predica. Indipendentemente dagli accadimenti e dai contenuti, ciascuno è libero di leggere e interpretare come crede.

Noi abbiamo apprezzato che il livello organizzativo dell’ARCI Caccia della Toscana e la Federazione di Firenze abbiano voluto diffondere la lettera e che la Federazione ARCI Caccia di Firenze abbia sentito il dovere di convocare una riunione sui temi della nuova legge chiedendo la partecipazione anche del Direttore Generale, per l’importanza che la riforma toscana ha in un momento in cui il dibattito sulla Costituzione apre scenari e spazi da analizzare, per l’attività venatoria.

E’ ovvio, naturale, che la base, i Circoli siano informati e partecipino. I presenti alla riunione dei Circoli di Firenze hanno fatto conoscere il documento ad altri cacciatori. Hanno fatto bene. Se poi la polemica è sui numeri di quanti possono essere a conoscenza di un documento o qual è lo spartiacque tra privato e pubblico, è cosa lontana da noi. Comunicare ai siti è pubblico, fare i volantini è privato? Il problema non ci riguarda

Per evitare equivoci futuri si potrà dare indicazione che un documento dopo averlo letto, venga mangiato. Nel contempo ribadiamo che noi pubblichiamo a tutto campo le notizie, le informazioni che ci arrivano e che raccogliamo. Siamo grati per la fertilità della Toscana accompagnata però da una certa distrazione su quanto accade nel resto d’Italia.

Bando a tutte le polemiche e veniamo alle questioni d’interesse venatorio.

Nell’ambito delle competenze che ha il Presidente nazionale nel rapporto con il corpo sociale, vi propongo di concordare rapidamente una data con il Presidente Nazionale della FIdC per una riunione dei quadri dirigenti delle Associazioni firmatarie il documento patrimonio della FIdC, dell’Anuu e dell’ARCI Caccia. Oggetto: discutere del merito della riforma toscana, altrimenti rischia di scomparire il contenuto venatorio, perché ci si perde in una sterile discussione sulla comunicazione pubblica o privata.

E’ necessario, con urgenza, affrontare problematiche relative alla riforma. Ad esempio la dimensione degli ATC che, per quanto rappresentato in documenti e comunicazioni pervenute, vede una discussione dei cacciatori e problematiche ancora aperte.

Avevo da tempo, in un incontro a Firenze con Logi e Lupi, comunicato l’interesse ad un appuntamento la CCT, concordato con Gianluca Dall’Olio, con il quale ci confrontiamo frequentemente su tutti i temi. Si lavora per la caccia in Italia e anche per programmi che riguardano la Toscana. Il Tavolo Nazionale per la Fauna Selvatica con Legambiente e Ispra ha individuato un corso comune per la formazione dei “censitori” della Banca Dati Ungulati da tenersi nel mese aprile del 2017 in Toscana.

Nel contempo, come tutti hanno potuto verificare, porte aperte agli strumenti d’informazione dell’ARCI Caccia: CCT, FENAVERI, Associazioni Cacciatori, ATC, CA, Regioni.

Più si discute e si partecipa, più cresce - e in salute - l’unità delle Associazioni venatorie.
Se il servizio stampa fornito non è all’altezza delle vostre esigenze, apprezzatene almeno la gratuità.

Cordiali saluti

Sergio Sorrentino

In Allegato il comunicato stampa di Federcaccia Toscana

 

 

ANUU: PIOGGIA E SASSELLI

Non abbiamo sbagliato quando pensavamo che questa fine di novembre, sebbene la pioggia sia stata insistente su quasi tutta l’Italia, ci avrebbe ancora soddisfatto con la presenza del Tordo sassello e con le mitiche Cesene che appaiono, però, a macchia di leopardo sul territorio e con una temperatura che non scende ai livelli normali. Mentre all’Osservatorio Ornitologico di Arosio della FEIN si segnala ancora l’ottima presenza della Passera scopaiola, unitamente al Luì piccolo (a tal proposito va sottolineata l’interessante cattura di un individuo appartenente alla sottospecie siberiana avvenuta sabato 26 novembre, in una giornata contraddistinta dalla tregua meteorologica che ha regalato temperature più che miti), risultano ancora assenti i Fringillidi come Peppola, Frosone, Fringuello, Lucherino e, in merito a quest’ultima specie, va aggiunta la curiosità di una ricattura avvenuta sabato 26 mattina di un individuo femmina recante al tarso un anellino proveniente da Praga. Un individuo tutto solo nei cieli brianzoli e che segna la sola seconda cattura presso la stazione arosiana, sottolineando un’annata negativa per il passo di questa minuscolo fringillide, ma anche per tutti gli altri. Tale nota viene confermata anche dalle altre Stazioni ornitologiche del nord Italia nelle quali si effettua l’inanellamento a scopo scientifico e aderenti al progetto Alpi coordinato da ISPRA. Per quanto riguarda la Beccaccia e il Beccaccino non si hanno notizie importanti, mentre per quanto riguarda gli Anatidi viene segnalata l’ottima e costante presenza di Alzavola e Germano. Nelle prossime settimane ci si aspetta un abbassamento delle temperature e, come è scritto nel calendario di Frate Indovino, venti forti e polari preannunceranno un inverno rigido con abbondanti precipitazioni nevose. Condizioni, queste, che dai Paesi del nord Europa dovrebbero stimolare i “migratori del freddo” a scendere dalle nostre parti nei classici giorni dell’Immacolata con l’aiuto, per chi crede nelle fasi lunari, del plenilunio del 10 dicembre. Staremo a vedere...

TOSCANA: IL PADULE DI FUCECCHIO E LE COLLINE DELLE CERBAIE AL CENTRO DI UN PIANO REGIONALE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI

Mercoledì 30 novembre, presso l’Auditorium “La Tinaia” al Parco Corsini di Fucecchio, alle ore 17,30 si terrà un incontro di presentazione del PIT (Progetti integrati Territoriali) della Regione Toscana rivolto alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ambientali del Padule di Fucecchio e delle colline delle Cerbaie.
I PIT sono progetti che prevedono l’aggregazione di soggetti pubblici e privati mediante l’adesione ad un Accordo Territoriale finalizzato alla soluzione di specifiche problematiche ambientali locali e all’attuazione di strategie mirate alla mitigazione o all’adattamento ai cambiamenti climatici, programmando opportunità di finanziamento in conto capitale dal 40% al 100% secondo le diverse azioni.
All’incontro interverrà l’assessore all’ambiente del Comune di Fucecchio Silvia Tarabugi e i rappresentanti degli altri comuni coinvolti: Castelfranco di Sotto, Santa Croce sull’Arno, Cerreto Guidi, Larciano, Monsummano Terme, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese.
Tutte le aziende agricole, i proprietari di terreni agricoli e boscati e i soggetti portatori di interessi del territorio delle Cerbaie e del Padule di Fucecchio, sono invitati a partecipare alla riunione di illustrazione del bando e delle proposta di PIT.
“Il progetto – spiega Andrea Bernardini, direttore del Consorzio Forestale delle Cerbaie – intende coinvolgere in primis le aziende agricole operanti sul territorio dei comuni coinvolti per l’attivazione di interventi volti alla tutela della risorsa acqua e della biodiversità del Padule e delle Cerbaie”
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 340.9847686 (www.ladeadellacaccia.it)

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