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Luca Gironi

Luca Gironi

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FONDAZIONE UNA ALLA FIERA DI FORLÌ

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La Fondazione UNA Onlus sarà presente a Caccia&Country – Fiera di Forlì nella giornata di sabato 26 novembre con tre educational events per scolaresche e visitatori della Fiera incentrati sulla tematica dello sviluppo di una filiera alimentare tracciata della selvaggina.

Si tratterà di incontri formativi, intitolati Selvatici e buoni della durata di mezz’ora circa tenuti da Michele Milani, editore di alcuni dei più interessanti libri dedicati alla cucina di selvaggina, che descriverà le tappe di una filiera tracciabile e sicura di questo tipo di carne, nel percorso che va dal bosco alla tavola, seguendo le procedure corrette per non perdere le straordinarie caratteristiche nutrizionali e di sapore delle carni selvatiche.

Ogni evento sarà introdotto da Giovanni Ghini che spiegherà cos’è la Fondazione UNA Onlus ed introdurrà il progetto Selvatici e buoni. Una filiera alimentare da valorizzare, per poi lasciare la parola a Milani.

Il progetto Selvatici e buoni seguito dalla Fondazione UNA, è curato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con il Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Milano e la Società Italiana di Veterinaria Preventiva, e intende introdurre i criteri di tracciabilità, sicurezza alimentare, trasparenza e legalità all’interno della filiera della selvaggina, tanto pregiata quanto sottovalutata e che invece merita di essere valorizzata anche dal punto di vista economico e occupazionale.

Nella giornata del 26 novembre sono previsti 3 appuntamenti nelle seguenti fasce orarie: 10:00- 10:30, 11:00- 11:30, 15:30- 16:00, le prime due riservate a studenti (gruppi di circa 50 ragazzi), mentre l’evento del pomeriggio è aperto ai visitatori della Fiera (sia adulti che bambini).

Ogni evento terminerà con una merenda a base di salumi di selvaggina offerta dall’Azienda agricola S. Uberto affermata realtà emiliana che lavora animali provenienti esclusivamente da fauna selvatica italiana tracciata.

ANLC: 16° Campionato Springer Spaniel

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Nel secondo week-end di novembre, mentre tutta l’Italia, da nord a sud, è scossa dalla febbre autunnale della caccia al cinghiale in braccata, i cinofili della Libera Caccia hanno trovato il tempo e lo spazio per mettere in piedi una grande manifestazione sportiva dedicata agli Spaniel.
Sabato 12 e domenica 13, infatti, per la regia appassionata e sapiente del delegato nazionale Luigi Parsi, è andato in scena il 16° campionato sociale italiano dedicato ai cani da cerca, in particolare agli Springer Spaniel.
Teatro della bella competizione è stato il territorio di Città della Pieve, e più precisamente quello della frazione di Moiano dove è situata la riserva “Tenuta Le Coste” con i sui terreni perfetti per questo tipo di prova cinofila. In questo angolo di verde e bellissima Umbria sono convenuti i concorrenti con i 44 ausiliari a catalogo per affrontare la severa finale di questo Campionato affidata al giudizio di Tiziano Pavolettoni, Paolo Berlingozzi e Marco Carretti.
La manifestazione è stata davvero perfetta soprattutto per l’impegno appassionato del delegato cinofilo di settore Aldo Fumanti e dei dirigenti provinciali umbri Stefano Tacconi (Perugia) e Sauro Zara (Terni), spalleggiati dall’infaticabile e onnipresente binomio formato da Luca Stincardini e Luca Alcini e da Antonio Tufano impegnato nei delicati compiti di segreteria.
Anche il Club Spaniel è sceso autorevolmente in campo e la collaborazione del suo presidente Andrea Cupini è stata fondamentale per la perfetta riuscita dell’evento cinofilo.
Nonostante le difficoltà per l’incessante sciame sismico che ha colpito e continua a colpire Marche, Umbria e Lazio, il presidente Paolo Sparvoli non è voluto mancare a questa importante competizione e nel corso della cerimonia conclusiva ha avuto parole di sincero apprezzamento e di elogio sia per il livello sportivo dei finalisti, sia per l’inappuntabile funzionamento della macchina organizzativa.

Roma, 14 novembre 2016
L’Ufficio Stampa

http://www.anlc.it/wp/wp-content/uploads/16-Camp-Springer-Spaniel_Cocker-NON-SOCI.pdf

http://www.anlc.it/wp/wp-content/uploads/16-Camp-Springer-Spaniel_Springer-SOCI.pdf

http://www.anlc.it/wp/wp-content/uploads/16-Camp-Springer-Spaniel_Springer-NON-SOCI.pdf

FIDC BRESCIA: PARCHI, AREE CONTIGUE E ATTIVITÀ VENATORIA

Il Senato ha approvato il decreto legge 191 di modifica della legge 394/91 sui parchi. Questa modifica è all’esame delle competenti Commissioni dal 2013 ma pur essendo passati tre anni abbondanti dall’inizio dei lavori il risultato non è per nulla soddisfacente. In sostanza viene data maggior autonomia agli Enti Gestori dei pachi nazionali e regionali su molti fronti tra cui, ed ovviamente è quello che ci preoccupa di più, sulla regolamentazione delle aree contigue ai parchi. La legge affiderebbe ai parchi la facoltà di regolamentare l’attività venatoria nelle aree contigue esterne al parco, la cui delimitazione avverrebbe di concerto con la Regione. Questa scelta del legislatore apre la strada ad una prevaricazione delle competenze regionali, stabilite dall’art. 117 comma 3 della Costituzione, che ricomprendono tra le altre il governo del territorio, la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali. Quindi invece che semplificare e promuovere l’attività dei parchi la nuova legge crea problemi tra i livelli istituzionali dello Stato. Inaccettabili poi gli artt 11.1 (gestione della fauna selvatica) e 32 (pianificazione e regolamentazione delle aree contigue) che introducono il vincolo oltreché l’obbligatorietà del parere ISPRA. Anche in questo caso si tratta di un attacco frontale alla nostra legge nazionale 157/92 che sancisce il ruolo consultivo dell’Ispra e non il ruolo di censore di ogni scelta faunistica e gestionale in Italia. Aspettiamo di vedere come si evolverà la questione durante le votazioni alla Camera.

Una brutta vicenda sta interessando i capanni sul lago di Iseo, quelli per intenderci da sempre posizionali di fronte alle Torbiere di Clusane. Nei confronti di questi cacciatori è in atto da alcuni anni un odioso tentativo di eliminare i loro appostamenti. Federcaccia sta assistendo in ogni modo i cacciatori, specialmente quelli a cui è stato revocato il capanno nei primi giorni di novembre. Abbiamo messo a loro disposizione il nostro Ufficio Legale attraverso il quale i cacciatori hanno presentato venerdì scorso ricorso al Tar. Vorremmo però chiarire una volta per tutte che NON è stata aperta nessuna procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea sulla questione dei capanni da caccia. Nell’ambito di una generale procedura EuPilot, ovvero uno scambio di informazioni fra Stato Membro e Unione Europea, riguardante la questione dei siti Rete Natura 2000 in Italia è stato segnalato che era necessario un chiarimento sull’esistenza dei capanni da caccia in area esterna prospiciente il sito “Torbiere d’Iseo”. Quindi se qualcuno, responsabili di enti gestori, giornalisti e ambientalisti vari, ha problemi nella lettura dei documenti in arrivo di Bruxelles deve impegnarsi a risolverli senza continuare a demonizzare chi è e continua ad essere nel giusto. Anche in questo caso il nostro Ufficio Legale può essere di aiuto.

ENCI CONTRO LA TASSA SUI CANI NON STERILIZZATI

Con riferimento all’emendamento alla legge di Bilancio presentato dai deputati Anzaldi, Cova e Preziosi volto a tassare proprietari o detentori di cani non sterilizzati, che avrebbe lo scopo di finanziare le attività dei Comuni contro il randagismo, l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) comunica che si adopererà in ogni sede e con tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione per bloccare tale scellerata ipotesi.

Non risulta sufficiente che l’emendamento specifichi che sarebbe prevista l’esenzione per “i cani di proprietà di allevatori professionali”. Se la proposta diventasse legge, infatti, verrebbero immotivatamente colpiti gli allevatori che producono annualmente un numero limitato di cucciolate e i proprietari dei cani di razza che nulla hanno a che vedere con il fenomeno del randagismo, ma che, al contrario, contribuiscono fattivamente alla diffusione della cultura cinofila in Italia.

Gli allevatori che iscrivono i propri cani al Libro genealogico (professionisti o meno), i proprietari e i detentori dei cani di razza non sono certamente coloro i quali contribuiscono al triste fenomeno del randagismo. Attraverso il loro quotidiano impegno e grazie all’attenzione riposta verso l’educazione e la salute dei propri cani, con i sacrifici anche economici e nel più grande rispetto del benessere animale, favoriscono in modo determinante il corretto inserimento dei cani nel tessuto sociale del nostro Paese.

L’ENCI dunque si farà promotore, anche attraverso le relazioni istituzionali di cui dispone, della tutela degli amanti dei cani e di tutta la cinofilia.

Il Presidente Dino Muto

Molise: via libera alla selezione al cinghiale

Approvata ieri, con voto della Consulta Regionale sulla caccia, la variazione alla legge regionale 19/93 che consentirà la caccia di selezione al cinghiale. A questo punto bisogna attendere solo il voto dell'Assemblea Regionale. 

 

http://www.ecoaltomolise.net/caccia-selezione-al-cinghiale-disco-verde-dalla-consulta-regionale-del-molise/

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