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Luca Gironi

Luca Gironi

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Veneto: Berlato e Barison chiedono le deroghe al governo

IL GOVERNO PERMETTA ALLE REGIONI ITALIANE DI APPLICARE IL REGIME DI DEROGA NEL PIENO RISPETTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE E NEL PIENO RISPETTO DELLA LEGGE STATALE N. 157/92.

 

Adesso che il Governo giallo verde è stato ufficialmente insediato, le regioni italiane devono essere messe nelle condizioni di poter applicare il regime di deroga nel pieno rispetto di quanto previsto dell’art. 9 della Direttiva 2009/147/CE e nel pieno rispetto di quanto previsto dall’art. 19 bis della legge statale n. 157/92.
- Adesso non ci sono più alibi - hanno affermato i Consiglieri regionali Sergio Berlato e Massimiliano Barison di Fratelli d’Italia - se con il passato governo abbiamo assistito alla volontà di impedire alle regioni italiane di applicazione correttamente il regime di deroga, con l’insediamento del nuovo governo M5S-Lega e con l’affidamento del prestigioso incarico di Ministro dell’agricoltura e della caccia al leghista Centinaio, non ci devono essere più alibi ne ostacoli pretestuosi che possano impedire l’esercizio delle cacce tradizionali, indispensabili anche per il controllo della fauna selvatica, come ad esempio lo storno, che arreca gravi danni alle colture agricole.
- Per stimolare il nuovo governo nazionale ad adempiere al proprio dovere - hanno puntualizzato i consiglieri regionali Sergio Berlato e Massimiliano Barison - abbiamo prontamente depositato una mozione in Consiglio regionale del Veneto per invitare la Giunta regionale a pretendere dal governo nazionale l’autorizzazione ad applicare il regime di deroga per la stagione venatoria 2018/2019 nel pieno rispetto della Direttive comunitarie, delle normative nazionali e regionali, ma anche nel rispetto delle cacce tradizionali ed a tutela delle colture agricole.

Venezia, li 5 giugno 2018

- segue il testo della Mozione presentata in Consiglio regionale del Veneto -

 

Arci Caccia Piemonte: la Federcaccia non manchi all'appuntamento dell'8 giugno

Il Presidente Regionale Remo Calcagno rilancia l’importanza della manifestazione dell’8 giugno a Torino.
Per questo rivolge un invito forte e chiaro alla Federcaccia del Piemonte:
“Insieme nella manifestazione promossa dalle associazioni venatorie nazionali riconosciute l’8 giugno a Torino”.
Sarà una manifestazione per la tutela di una caccia sociale, al servizio di quella gestione faunistica indispensabile per la tutela dell’economia rurale, del paesaggio, delle tradizioni, delle comunità che vivono le nostre campagne, i nostri monti, e dei cittadini tutti che le frequentano.
La natura ha bisogno dell’uomo anche “cacciatore” per assicurare la conservazione della biodiversità, l’equilibrio tra le specie, la salvaguardia del lavoro degli agricoltori e delle qualificate produzioni dei nostri territori. Gestire la fauna selvatica è presidio di sicurezza di fronte all’incremento di incidenti stradali causati dagli ungulati quando la loro presenza è fuori controllo.
Assicurare tranquillità a quanti, per molteplici, positivi e diversi interessi e approccio culturale, hanno diritto a fruire correttamente delle risorse ambientali che consapevolmente vanno conservate. Saremo in Piazza per garantire alle future generazioni che beni preziosi quali il paesaggio, le culture agricole, il patrimonio vegetale e faunistico sono un valore che lasciamo al domani. Nell’interesse dei cittadini, dei portatori d’interesse che della campagna vivono, invitiamo tutti ad unirsi in questa manifestazione portando la loro identità, anche associativa, anche con le bandiere della FIDC”.

UNCZA: A CUNEO LA 53ª ASSEMBLEA NAZIONALE

  • Pubblicato in Notizie

L’Unione Nazionale Cacciatori Zona Alpi – U.N.C.Z.A. – Settoriale della Federcaccia – e la Federcaccia provinciale FIdC di Cuneo organizza dal 29 giugno al 1 luglio a Chiusa di Pesio (Cuneo), la 53ª assemblea nazionale.

Tre giorni ricchi di incontri: a partire da venerdì 29 giugno alle ore 16.00 con il Consiglio nazionale Uncza presso il Palazzo Comunale, a seguire alle 17.30 si aprirà ufficialmente la manifestazione per poi proseguire la sera alle 21.30 con la serata musicale del gruppo occitano Mendìé.

Sabato 30 giugno alle 9.30 presso la Sala incontri nella sede delle Alpi Marittime si terrà un Convegno nazionale su “Il capriolo alpino”, si proseguirà dopo pranzo con l’apertura della mostra dei trofei e alle 16.00 con l’assemblea nazionale Uncza nell’ambito della quale si svolgerà la cerimonia di premiazione della tesi di laurea; si potrà degustare a cena piatti a base di polenta con selvaggina.

L’ultimo giorno, domenica 1 luglio, dopo la Santa Messa di Sant’Uberto prevista alle ore 10.30, ci sarà un pranzo sociale del cacciatore con la consegna della Scheibe; la giornata si concluderà con l’estrazione della lotteria “Circolo Uncza Valle Pesio” e con l’esibizione dei falchi da caccia presso il Campo Sportivo (località Pesetto) alle 17.30.

(www.ladeadellacaccia.it)

ANLC TOSCANA: Perfino interrogazioni parlamentari sugli ATC Fiorentini

Amici cacciatori sono consapevole che mettersi a leggere un'interpellanza parlamentare, qui sotto riportata, ai più possa sembrare cosa inutile e noiosa, ma in questo caso vi invito a perdere qualche minuto del vostro tempo perché vi sia ben chiaro che ci sono Associazioni Venatorie che lavorano PER la caccia e ci sono invece quelle che vivono, o vivevano CON la caccia. 

La richiesta di chiarificazione posta dalla Deputata dei 5 Stelle Chiara Gagnarli, purtroppo, ancora non ha avuto risposta e forse non l'avrà mai. Non ci è dato sapere se si è preferito soprassedere per non creare caos o solo per, passatemi il termine , menefreghismo.
Però noi tutti possiamo, leggendo, farci un'idea e capire se la Deputata ha centrato l'obiettivo o no. Certo ora, con un'indagine in corso, nelle ATC fiorentine, che ci sia un conflitto di interessi, tra chi dovrebbe gestire i soldi e chi li riceve, ci sembra più che plausibile.
Vorrei inoltre far notare al Consiglio e alla Giunta Regionale che quando la Libera Caccia propose, durante la stesura della legge Regionale sulla caccia, di ampliare a venti il numero dei consiglieri del Comitato di Gestione degli ATC, senza gettone di presenza, ma solo con il rimborso chilometrico, non fu certo perché aspiravamo a delle poltrone, ma perché una pluralità di persone, di associazioni diverse, può permettere e garantire un maggior controllo e sicuramente anche un carico di responsabilità suddiviso.
La situazione, forse, e ripetiamo forse, un po' anomala, in cui si sono venute a trovare le ATC fiorentine in cui, alcuni componenti del comitato di gestione, che avrebbero dovuto vigilare sull'operato dei tecnici, fossero dell'associazione venatoria a cui fa capo la società che si è aggiudicata il bando per la fornitura dei tecnici faunistici e della gestione dell'Atc, qualche dubbio sul conflitto di interessi ce lo fa veramente sorgere. Questo, ci teniamo a precisare, per una questione di forma corretta e trasparenza.

Segreteria Regionale Toscana di Libera Caccia

Antonio Goretti

Arci Caccia Toscana: noi l’avevamo già detto lo scorso anno…

Gli avvenimenti degli ultimi giorni, che hanno interessato gli atc fiorentini, sono decisamente preoccupanti. Per questo vogliamo riproporre questo contenuto che abbiamo pubblicato la scorsa estate e tornato decisamente d’attualità:

Arci Caccia: Imprese e conflitti d’interesse. No Grazie!!!

Il MPAAF aveva inviato alla nostra Associazione una richiesta di chiarimenti sulla Società Gaia srl, che forniva servizi, anche faunistico venatori e della quale era parte della compagine sociale il Comitato Regionale ARCI Caccia della Toscana, per decisione dei dirigenti di allora.

La richiesta del Ministero veniva a seguito di una Interrogazione parlamentare sull’attività svolta da questa Società in Regione Toscana.

Sono stati inviati per dare una risposta completa lo Statuto, i Bilanci degli ultimi 5 anni, la composizione della compagine e l’atto di messa in liquidazione.

Il Presidente nazionale, nell’esercizio dei poteri sostitutivi che esercita in rappresentanza del Comitato ARCI Caccia della Toscana, necessari per le dimissioni dei responsabili regionali, in data 5 luglio 2017, procedeva a mettere in liquidazione la Società Gaia srl, d’intesa con gli altri soci.

Tale atto veniva deliberato per corrispondere alle osservazioni formulate al nostro Statuto dal MPAAF, nella quale si sottolineava che le Associazioni Venatorie Nazionali Riconosciute non possono costituire a loro volta “società di servizi strumentali ed altri enti che non siano di mera gestione”. L’Associazione ha accolto nella stesura definitiva dello Statuto la richiesta.

In applicazione dell’ordinamento statutario, il Presidente nazionale ha recepito le osservazioni del Ministero per tutti i livelli di rappresentanza sia regionale, sia territoriale come necessario per non aggirare quanto disposto dal ministero ed eliminare, alla radice, le condizioni di qualsivoglia conflitto d’interesse.

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