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Luca Gironi

Luca Gironi

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VENETO: GIUNTA REGIONALE PRESENTA DISEGNO DI LEGGE DI RIORDINO DELLE COMPETENZE SU CACCIA E PESCA

AVN – Venezia, 18 maggio 2018

Con un disegno di legge di riordino la Giunta regionale del Veneto riporta in capo alla Regione le funzioni provinciali in materia di caccia e pesca. A seguito della riforma Delrio, che ha ridimensionato le competenze delle Province in particolare nei settori venatorio e di gestione della pesca sportiva e professionale, la Giunta interviene con una propria iniziativa legislativa per dare piena attuazione alla riforma intrapresa e rendere più coerente il quadro legislativo in materia.

I dieci articoli del testo di legge - che ora passano all’esame del Consiglio veneto - modificano le leggi esistenti, alla luce della nuova distribuzione delle competenze tra livello centrale e periferico. Il riordino valorizza la specificità della Provincia di Belluno, che conserva la titolarità delle funzioni di gestione in materia faunistico-venatoria e ittica, in attuazione dello Statuto del Veneto. Inoltre, riconosce anche alle altre province la possibilità di gestire le funzioni amministrative in materia faunistico venatoria.

Per quanto riguarda la pesca, il disegno di legge prevede che sia la Giunta a rilasciare le autorizzazioni per l’acquacoltura e a nominare gli agenti per la vigilanza sulla pesca (le concessioni vigenti saranno prorogate sino a fine 2020); conferma la nomina da parte dell’esecutivo veneto della Consulta regionale per la pesca dilettantistica e sportiva; e ribadisce il ruolo del nuovo servizio di vigilanza regionale, da poco istituito, che accorpa su scala regionale i corpi di polizia regionale.

Anche per quanto riguarda la caccia, il nuovo impianto normativo proposto riporta in capo alla Regione, oltre alla vigilanza venatoria, competenze sinora svolte dalle Province, come il rilascio del tesserino di caccia e l’abilitazione all’esercizio venatorio, il controllo della fauna selvatica, l’istituzione degli ambiti territoriali di caccia e dei comprensori alpini, l’individuazione degli appostamenti nelle lagune e il rilascio di concessioni, la gestione degli ungulati e le misure di contenimento della nutria.

COLDIRETTI: A CAUSA DELLA BUROCRAZIA, IN EMILIA ROMAGNA CORVI E STORNI SENZA FRENO SULLA FRUTTA PRIMAVERILE

La pazienza degli agricoltori è ormai al limite per lo scempio che storni e corvi stanno facendo sulla frutta primaverile nei campi dell’Emilia Romagna. Anche quest’anno i danni di questi uccelli rischiano di avviarsi sulla strada dello scorso anno quando i danni complessivi dei due tipi di uccelli hanno superato i 150 mila euro. È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna, che ha chiesto alla Regione di sollecitare l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ad approvare i piani di controllo di questi dannosissimi uccelli.
Mentre i vecchi piani di controllo provinciali che scadono a giugno o sono scaduti (secondo le province) appaiono ormai inadeguati, la Regione – informa Coldiretti Emilia Romagna – ha provveduto a redigere per tempo il piano regionale di controllo per gli storni, che però non può essere applicato senza il benestare dell’Ispra, che non è ancora arrivato. I tempi burocratici – denuncia Coldiretti regionale – non sono però compatibili con i tempi dell’agricoltura. Infatti sono in maturazione specie di frutta particolarmente prediletta da corvidi e storni, come le ciliegie, le susine, le albicocche, le fragole, ma anche colture estensive come il grano. Si tratta di colture ad alto valore aggiunto e ad alta manodopera, la cui perdita significa mettere a rischio il reddito e l’occupazione delle imprese.
Le aziende agricole – spiega Coldiretti – sono penalizzate da due fattori: il primo è la difficoltà di contenere la sempre più rapida diffusione di questi uccelli, che si contano ormai in termini di milioni di esemplari; il secondo è la difficoltà ad ottenere i risarcimenti dagli enti pubblici, che hanno ancora tempi troppo lunghi.
Quello dei danni alle colture agricole da corvidi e storni è un problema da affrontare concretamente e senza rallentamenti burocratici – afferma Coldiretti Emilia Romagna – i cosiddetti interventi di prevenzione (reti di protezione, sagome di falco, ultrasuoni, detonatori temporizzati, nastri riflettenti) finanziati dalla Regione per ammissione della stessa amministrazione regionale, si sono rivelati insufficienti in quanto – spiega Coldiretti – producono un effetto dissuasivo temporaneo e molto limitato nel tempo. L’efficacia infatti si esaurisce rapidamente dando origine a forme di assuefazione basata sulla mancanza di esperienze negative successive all’allarme. Nonostante la comprovata inadeguatezza, l’agricoltore che ha subito un danno ha diritto al risarcimento solo se ha messo in atto questi sistemi.
Per questo conclude Coldiretti è necessario avviare subito i piani di controllo a queste specie di uccelli e snellire gli interventi di risarcimento per le aziende danneggiate ed evitare così la perdita di valore aggiunto dell’agricoltura in Emilia Romagna.

In Edicola Diana 8-2018

  • Pubblicato in Riviste

 

 

 E' la ricarica amatoriale la protagonista del numero 8, in edicola dal 26 Aprile. Questo, infatti, è l'argomento del Focus che caratterizza questo numero. Ma non ci fermiamo certo qui. Massimiliano di Mercurio e Marco Fabbri ci portano nel fantastico mondo dei colombacci, Alessandro Bassignana e Cesare Ricciarelli ci parleranno di come addestrare correttamente un cane da caccia. Sergio Tommasi ci presenta una serie di articoli sul funzionamento delle squadre di caccia al cinghiale, mentre Marco Benecchi ci porterà nel fantastico mondo della balistica mettendo a confronto due mostri sacri del tiro rigato. Buona lettura!!!

COMITATO DIRETTIVA 477: SULLA DIRETTIVA ARMI CI SONO CRITICITÀ DA RISOLVERE MA IL RECEPIMENTO E' COMPLESSIVAMENTE POSITIVO

Relativamente allo schema di decreto approvato lo scorso 11 maggio 2017, leggermente differente dalla bozza di lavoro pubblicata nei giorni scorsi, il Comitato Direttiva 477 esprime il proprio sollievo nel poter constatare che il recepimento della direttiva 91/477/CE è stato effettivamente impostato sui livelli minimi previsti dalla direttiva stessa risolvendo allo stesso tempo molte criticità contenute in essa, notando con soddisfazione come nello schema siano stati trasposti almeno due punti oggetto di suggerimento da parte della nostra associazione durante l’incontro in febbraio con il Dipartimento della P.S., risultato che riteniamo mai raggiunto prima da alcuna formazione in rappresentanza dei cittadini che detengono armi.

Non si può però non notare come vi sia il rischio di perdere l’occasione per adeguare anche in positivo la normativa nazionale a quella comunitaria, ad esempio sulla capienza dei caricatori “liberi”, così come permangano delle criticità più o meno gravi che meriteranno attenzione durante l’esame parlamentare. La più pesante di queste, introdotta presumibilmente in fase di analisi in CdM in quanto non presente nella bozza di lavoro, riguarda il termine stabilito per la liceità della detenzione senza ulteriori oneri o adempimenti delle armi e dei caricatori di cui alle categorie A6, A7 ed A8, che è stato anticipato al 13 giugno 2017 (o vero all’entrata in vigore della direttiva) rispetto alla previsione originaria che lo vedeva stabilito nell’entrata in vigore del decreto di recepimento, il 14 settembre 2018.

Nonostante la delicata e particolare situazione politica, siamo comunque fiduciosi di poter risolvere tutte le problematiche in sede di esame nelle Commissioni parlamentari ed a tale scopo tanto il Comitato quanto tutto il comparto armiero si sono già attivati.
(WWW.LADEADELLACACCIA.IT)

CINOMANIA: RECINTO INVISIBILE D-FENCE 101

 

Il vostro cane fugge dal vostro giardino? Distrugge i fiori nelle vostre aiuole? Nuota nella vostra piscina? Il recinto invisibile Dogtrace vi aiutera' a risolvere questi problemi!
Il recinto elettronico invisibile e' costituito da una trasmittente, dal cavo perimetrale (che funge da antenna radio) e da uno o piu' collari da far indossare al/ai cane/i. E' possibile recintare una zona, creare delle zone interdette (come aiuole o piscine), evitare l'attraversamento di un cancello...Il filo può essere agganciato alla preesistente barriera, alla rete, alla ringhiera, fatto correre alla base del muro perimetrale, sottoterra, sott'acqua, dentro la siepe...o semplicemente fatto correre a terra, dove si vuole.

COME FUNZIONA

Il sistema a condizioni normali sta in attesa (stand-by). Se il cane entra nella "zona di avvertimento" il collare che indossa gli dara' un segnale sonoro. Se il cane non tornera' indietro ed entrera' nella "zona proibita" il collare emettera' un impulso elettrico che fara' desistere il vostro amico a quattro zampe! La larghezza sia della zona di avviso che della zona di correzione e' regolabile dalla centralina trasmittente. Il vostro cane imparera' facilmente e rimarra' nel suo spazio delimitato. Il sistema puo' essere impiegato anche per piu' cani, quanti se ne vuole: bisognera' semplicemente acquistare altri collari. La tensione all'interno del filo non supera i 12 V percio' non c'e' alcun pericolo nel caso il filo si strappi. N.B. L'apparecchio puo' non funzionare nel miglior modo possibile se presenti altre fonti di onde radio in prossimita' del filo trasmittente. N.B. Non e' possibile impiegare il recinto invisibile in presenza contemporanea del sistema "robot taglia erba" perche' i due sistemi vanno in conflitto e si creano danni

CARATTERISTICHE

Trasmittente
Dimensioni: 150 x 120 x 40 mm
Ampiezza della zona "Avvertimento": 0,4-5 m
Zona di correzione: 0,3-1,5 m
Tipo di cavo: bassa impedenza, rame, isolato
Lunghezza del cavo: max. 1200 m
Alimentazione: adattatore 230 V / 50 Hz, 15 V / 100 mA
Superficie coperta: max 9 ha

collare
Dimensioni: 34 x 40 x 62 millimetri
Peso: 65 g
Alimentazione: batteria al litio 3V CR2
Durata della batteria: 6 mesi in modalità stand-by
impermeabile
Impulso Correzione: 8 livelli

CONTENUTO DELLA CONFEZIONE

100 metri di filo
trasmittente
adattatore per l'alimentazione
2 cavi di collegamento
ricevente (collare)
Elettrodi 17 millimetri
Elettrodi 12 millimetri
Batteria al litio CR2 3V
Lampada test

3 ANNI DI GARANZIA. CINOMANIA RIVENDITORE E CENTRO ASSISTENZA PER L'ITALIA.

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura