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Luca Gironi

Luca Gironi

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FACE: DISPONIBILE IL NUOVO SITO SUL MANIFESTO DELLA BIODIVERSITÀ

FACE ha realizzato un sito interamente dedicato al Manifesto per la Biodiversità, l’importante progetto FACE per documentare come la caccia apporti significativi e concreti benefici alla conservazione dell’ambiente e della fauna. Lo scopo dell’iniziativa è quello di promuovere ancora di più lo sviluppo del Manifesto Face perla Biodiversità e creare una fonte di informazioni essenziale sulla caccia e la conservazione della natura.

Sul sito, raggiungibile all’indirizzo http://www.biodiversitymanifesto.com/, è possibile approfondire la propria conoscenza in merito al Manifesto, consultare tutti i progetti che concorrono alla sua realizzazione – ben 221 fino ad ora -, trovare un focus mensile su un progetto specifico, condividere le proprie iniziative sul tema e altro ancora.

Il sito è indirizzato in particolare ai cacciatori, altri conservazionisti, agricoltori, studiosi, ricercatori, rappresentanti politici e delle Istituzioni, organizzazioni ambientali non governative.

Le gabbie dei richiami

Le gabbie destinate ad accogliere i richiami vivi possono essere di vari tipi; con varie forme, tipologie costruttive e con l'uso di materiali diversi. L'essenziale è che rispettino i requisiti di legge e permettano ai nostri fidi ausiliari una vita il più possibile confortevole. Le misure di legge, lo ricordiamo, sono 30 x 25 x 25 cm per i turdidi e 20 x 20 x 15 per le allodole. Queste misure minime sonostudiate per consentire agli uccelli di aprire agevolmente le ali e consentirgli una certa libertà di movimento. La gabbia è in sostanza un'intelaiatura di sbarre di plastica con un fondo formato da stecche di acciaio inossidabile. Questo perché sul fondo si accumulano le deiezioni che come quelle di tutti gli uccelli sono corrosive. Le dotazioni minime di una gabbia consistono in una mangiatoia, in una ballerina, il piccolo posatoio inserito a metà della gabbia, un abbeveratoio e una copertura. Sulla parte superiore o su uno dei lati stretti troviamo l'apertura. Io preferisco la seconda ipotesi, che permette di cambiare gabbia, in caso di bisogno, senza prendere in mano il richiamo. Il beverino o abbeveratoio è la scorta d'acqua a disposizione del richiamo. Il mio consiglio è di metterne sempre due, in modo da lasciare un quantitativo d'acqua maggiore al richiamo. Se ci imbattiamo in un soggetto che ama sostare sull'abbeveratoio, sporcando l'acqua con le deiezioni, allora sarà utile ricorrere a un dissuasore, che gli consenta di bere ma non di sostare sul beverino. Altro accessorio di fondamentale importanza è la ballerina o posatoio. Esso consente al richiamo di stare appollaiato in mezzo alla gabbia in posizione confortevole. Io consiglio di usare un supporto in legno di forma cilindrica di circa un centimetro di diametro. Simulando un appollo ligneo come si potrebbe trovare in natura, riduce la possibilità di deformazioni delle zampe che possono insorgere con un supporto meno naturale. La mangiatoia accoglie il mangime destinato agli uccelli, come per l'abbeveratoio il principale problema da affrontare è la contaminazione con le feci. Per questo risultano molto utili i modelli dotati di mangiatoia esterna che consentono agli uccelli di alimentarsi senza sporcare il mangime. La copertura ha una duplice funzione: riparare dalla pioggia e creare uno schermo sul lato superiore per dare tranquillità al richiamo. Gli attacchi dei rapaci, in natura vengono da quel lato, renderlo cieco al richiamo lo rende meno vulnerabile ad attacchi veri e comunque più tranquillo quando viene esposto. Generalmente le gabbie “normali” hanno una distanza tra stecca e stecca di circa 2 cm, ma in commercio si trovano anche gabbie con stecche più strette, circa 1,5 cm fino ad arrivare alle antirapace con stecche fissate ad 0,8 cm una dall'altra. I più tradizionalisti, per il merlo usano gabbie con il tetto a cupola. Questa tipologia di gabbie, consente ai merli, timidi per natura, di trovare rifugio su un posatoio protetto e di emettere il canto da una postazione più riparata.

Weimaraner's day:4 sfumature di grigio

In due giorni l’universo Weimaraner

Il 29 e il 30 aprile si terrà a Ischia di Castro, nella splendida cornice della Maremma laziale,
“4 sfumature di grigio” un evento multidisciplinare unico per scoprire meglio tutte le peculiarità dei Weimaraner.
Durante l’evento, senza scopo di lucro, organizzato con i Patrocinio del Gruppo Cinofilo Capitolino /ENCI/FCI e del Coordinamento Cinofilia ASI/CONI, si approfondiranno 4 differenti ambiti di impiego: il NOSEWORKING, il TRIAL ACTIVITY , l’HUNTING e il FORESTING.

“L’obiettivo di questi due giorni di incontri è mettere alla prova i nostri amici grigi che purtroppo oggi sono troppo spesso relegati al ruolo di cani da compagnia, ma che invece hanno grandissime potenzialità in numerose discipline”, spiegano gli organizzatori Maurizio Maggiorotti e Fabrizio Fenuccio “i partecipanti potranno cimentarsi –con i loro fidi compagni- nella ricerca ricerca dei tartufi grazie agli insegnamenti di Nicoletta Conte, si terranno in gran forma con gli insegnamenti sul Canicross di Italo Orrù e avranno la possibilità di scoprire nuove tracce con i consigli di Lorenzo Angelini. Potranno inoltre mettere alla prova il fisico del proprio amico grigio con l'Agility insieme ad Elisa Bertazza e Antonella Greco nonché testare la sua attitudine venatoria grazie alle prove (senza sparo) di Marco Andreoli. Avranno infine la possibilità di conoscere in anteprima il Foresting, la nuova disciplina che mette al centro il binomio cane e padrone per vivere l’esperienza del bosco a 360°. Sarà quindi un evento pluridiscinare per i nostri Weim ma non mancheranno i momenti ludici per noi e per loro. Un vero peccato non partecipare a un evento unico nella storia”.

L’evento prevede approfondimenti teorici e prove pratiche. Sabato 29 Aprile a partire dalle 14,30 presso il Casale Bonaparte si terranno seminari che trateranno i differenti ambiti di impiego, mentre domenica 30 aprile presso l’azienda Chiusa Farina, nei pressi del ristorante Isolina, i partecipanti, accompagnati da esperti, potranno cimentarsi in differenti discipline e testare le potenzialità dei loro amici Waimaraner.

LOCATION : Azienda "Chiusa Farina" - Casale Buonaparte - Ristorante da Isolina (Ischia di Castro - Viterbo)

UFFICIO STAMPA
Antonella Aulicino
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+39 3331411958
www.ilweimaraner.com

Firenze: Caccia ai cinghiali in città

Dopo l'incidente che nei giorni scorsi ha visto il ferimento della presidente del consiglio comunale di Firenze Caterina Biti si è proceduto d'urgenza ad una battuta di contenimento. Si tratta dell'ennesima battaglia di quella che ormai sembra una guerra combattuta per tenere i cinghiali fuori dalla città.

 

 

http://corrierefiorentino.corriere.it/foto-gallery/toscana/17_aprile_24/caccia-cinghiale-per-non-farlo-arrivare-all-ospedale-167b342c-28f2-11e7-8e5a-57d6dd441fdc.shtml

 

CCT: RECUPERARE FIDUCIA, RILANCIARE IL PROCESSO UNITARIO

  • Pubblicato in Notizie

“Dare all’Arci Caccia tutto il tempo necessario per studiare, capire e decidere”: è questa la decisione assunta dall’Assemblea della Confederazione Cacciatori Toscani che ha preso atto dei problemi presenti in questa Associazione ed ha ritenuto fondamentale offrire una chance per recuperare un rapporto fattivo e di convinta adesione al progetto unitario. Un approccio finalizzato a ricostituire un rapporto di fiducia, dopo che l’Arcicaccia, rappresentata in Toscana dal Presidente Nazionale Sorrentino dopo le dimissioni del gruppo dirigente regionale, aveva deliberato con proprie circolari, di soprassedere agli impegni statutari e associativi previsti dalla Confederazione. Nell’attesa che il chiarimento interno all’ARCI possa svolgersi, in un clima di serenità e con la dichiarata massima disponibilità della CCT, al fine di assicurare l’operatività e lo svolgimento della regolare attività della Confederazione, l’Assemblea al termine di un approfondito confronto, ha deliberato una temporanea sospensione all’Arcicaccia Toscana.

“Non è un rottura e non è un divorzio. E’ una scelta di rispetto reciproco; verso l’Arcicaccia – ha spiegato il segretario della CCT Marco Romagnoli – che ha bisogno di tempo per decidere; una scelta di rispetto verso il diritto e il dovere della CCT di sviluppare liberamente le proprie attività per la caccia in Toscana”. (Confederazione Cacciatori Toscani)

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