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Luca Gironi

Luca Gironi

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Marche: L’Arcicaccia scrive al Presidente Regionale di Federcaccia

Fermo, 24 marzo 2017

Gentile Presidente,


sono a sottoporre alla tua attenzione una esigenza ormai ineludibile nella nostra regione: dare corso ad un tavolo di lavoro per darci una Federazione delle Associazioni venatorie delle Marche che abbia come primo riferimento FIDC, ARCI Caccia, ANUU, Enalcaccia ancorché senza pregiudiziali verso altri che sentissero questa esigenza prioritaria.
È nella responsabilità della Associazione più grande la FIDC promuovere la sede del confronto.
Credo che il solo tema delle modifiche alla legge regionale e le problematiche che si aprono sia più che sufficiente per le associazioni che sentono le difficoltà dei propri iscritti, a farle decidere subito e positivamente di iniziare a ragionare.
L’autoreferenzialità va superata e occorre recuperare un ruolo nella società per non essere subalterni e perdenti anche nelle sedi istituzionali.


Cordiali saluti


Il Presidente Regionale
Sauro Marinozzi

Fiocchi Munizioni e Università di Urbino celebrano il Tiro a volo

Mercoledì 5 aprile, dalle ore 10.30 alle ore 13.00 presso il TAV San Marino Shooting Club 100 studenti universitari saliranno in pedana a San Marino. Sono gli studenti dell’Università di Urbino che hanno scelto di cimentarsi con fucile e piattelli dopo aver partecipato all'inaugurazione della mostra fotografica “La tradizione italiana del Tiro a Volo nelle competizioni olimpiche 1956-2016”, svoltasi nell’Ateneo marchigiano lo scorso 15 marzo.

Durante la giornata, realizzata grazie al contributo di Fiocchi Foundation, gli studenti saranno seguiti da istruttori specializzati e troveranno al loro fianco i campioni di Tiro a Volo: Giovanni Pellielo (4 Medaglie Olimpiche), Mauro De Filippis (Oro in Coppa del Mondo a Lonato nel 2010), Alessandra Perilli (6 medaglie in Coppa del Mondo) e Gian Marco Berti (Oro in Coppa del Mondo a Baku 2016), a sua volta studente dell’Università di Urbino.

Insieme a loro un ospite d’eccezione: Valerio Staffelli, celebre volto del programma televisivo “Striscia la Notizia” e grande appassionato di Tiro a Volo.

Galletti: I parchi con riforma contribuiranno allo sviluppo del paese

 

"I Parchi italiani non possono più essere visti soltanto come i luoghi della conservazione: devono mettersi in gioco nella grande sfida di sviluppo sostenibile del nostro Paese. La riforma che arriva in Aula alla Camera ci avvicina molto a questo obiettivo". Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti.

"Il nuovo testo - spiega il ministro - punta al buon funzionamento degli Enti, alla semplificazione e alla certezza nei tempi, a quella programmazione che in troppe realtà ancora manca. I piani dei Parchi Nazionali - aggiunge Galletti - vengono innanzitutto sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica, assicurando dunque il controllo forte dei ministeri dell'Ambiente e dei Beni Culturali per gli aspetti paesaggistici e saranno approvati in tempi definiti.

"Viene introdotto un nuovo metodo di selezione dei Direttori del Parco - prosegue Galletti -: la governance sarà aperta alle espressioni del territorio secondo requisiti definiti e rigorosi. E' previsto anche un piano triennale di programmazione per le aree protette terrestri e marine, con la definizione di obiettivi e priorità, da realizzare attraverso uno stanziamento di 30 milioni di euro in tre anni".

"Grazie alla legge 394 del 1991 che ha istituito il sistema Parchi nazionali e delle aree marine protette - conclude il ministro - è cresciuto molto il grado di tutela ambientale del nostro Paese: oggi la sfida è ancor più ampia, ma diversa, perché si fonda su quel concetto di sviluppo sostenibile che un quarto di secolo fa non era declinato come lo è oggi in ogni settore della nostra economia. Questo per i Parchi vuol dire saper valorizzare la biodiversità, accompagnandola all'agricoltura di qualità, all'innovazione, al turismo sostenibile, alle energie rinnovabili, alla spinta culturale e giovanile". (ANSA).



TOSCANA: AL VIA CONSULTA DEL PADULE DI FUCECCHIO E LAGO DI SIBOLLA

  • Pubblicato in Notizie

 


Ha preso il via la Consulta del Sistema della Riserva naturale del Padule di Fucecchio e del lago di Sibolla, organismo istituito dalla giunta regionale lo scorso dicembre.

La Consulta è composta da una parte istituzionale (Regione, che partecipa con gli assessorati all’ambiente e all’agricoltura, Comuni rivieraschi, Province di Lucca e Pistoia e Città Metropolitana di Firenze) e da una ampia rappresentanza del mondo ambientalista, venatorio e agricolo. Viene anche prevista la partecipazione delle associazioni dei proprietari. In seno all’organizzazione viene richiesta la collaborazione del Corpo Forestale dello Stato e delle ATC competenti per territorio.

“Oggi è una giornata molto importante – ha detto l’assessore regionale Federica Fratoni – perché si avvia il lavoro di un organismo del tutto nuovo. Un organismo prezioso che ruota attorno all’area umida interna più rilevante d’Europa sulla quale insistono anche vincoli naturalistici importantissimi. La Consulta – ha detto ancora – diventerà adesso quel luogo di concertazione prediletta nel quale condividere tutte le politiche che riguardano non solo la tutela naturalistica ma anche la promozione e la valorizzazione di questo patrimonio, che possono spaziare in vari ambiti, dal turismo alle politiche di governo del territorio che sono in capo ai singoli Comuni. Quindi avere un luogo dove interessi potenzialmente confliggenti si pongono in una visione unitaria, è una occasione preziosa nella quale la Regione crede molto”.

La presidenza della Consulta sarà a rotazione da parte di ciascuno dei sindaci dei Comuni rivieraschi partendo da quello che ha la porzione di area protetta più grande all’interno del proprio territorio, fino ad arrivare al più piccolo, con un meccanismo automatico che consentirà di avere la necessaria continuità nel lavoro da svolgere senza quei vuoti dovuti a scelte di natura politica.
Fra gli argomenti trattati, il Consorzio di Bonifica basso Valdarno ha fatto il punto sulle opere idrauliche di rinaturalizzazione per le quali si è conclusa la fase di gara per l’affidamento dei lavori che partiranno a luglio e che riguarderanno la ricalibrarura dei canali che costituiscono il sistema idraulico del padule e la loro ripulitura. L’obiettivo non è solo quello di migliorare il funzionamento idraulico del padule ma c’è anche lo scopo naturalistico di garantire la permanenza di sufficiente quantità di acqua, tipica degli habitat delle aree umide. (Chiara Bini – Toscana Notizie)

 

CAMPANIA: IL COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI VENATORIE RICONOSCIUTE PRESENTA LE OSSERVAZIONI SUL CALENDARIO VENATORIO 2017-2018

 


Il Coordinamento delle Associazioni Venatorie Regionali Riconosciute della Campania:

OSSERVA

La bozza di Calendario Venatorio 2017/2018 trasmessa è fortemente limitativa e restrittiva per numerose specie oggetto di caccia. In diversi casi trae spunto dalla guida ISPRA ai calendari venatori del Luglio 2010, documento che non risulta essere in linea con le direttive europee nè con il documento OrnisKeyConcepts, ove vengono definite le date(decadi) di inizio della migrazione prenuziale e quelle di termine del periodo riproduttivo. Inoltre non è neppure rispettata la guida interpretativa alla direttiva 147/2009 “Uccelli”, che spiega e chiarisce diversi punti della direttiva stessa. Infine il ricorso al principio di precauzione, di cui alla comunicazione della Commissione europea del 2/2/2000, è ingiustificato e non motivato da alcuna specifica valutazione dei rischi, cosa indispensabile e di cui non vi è traccia nella bozza presentata. Il principio di precauzione prevede di non prendere decisioni e non attuare azioni, se non si ha conoscenza dei dati scientifici. Per tutte le specie cacciabili, sia per quanto riguarda la consistenza sia per ciò che attiene la migrazione prenuziale, abbiamo dati italiani e internazionali che attestato le consistenze delle specie, le tendenze demografiche e le date di inizio delle migrazioni prenuziali. Si osserva, altresì, nella bozza proposta la presenza di restrizioni e limitazioni dei periodi di caccia e dei carnieri relativamente alle aree di Rete Natura 2000(PsiceSic), che istituiti dalla direttiva Habitat, nascono con l’obiettivo di protezione e salvaguardia dei siti e degli habitat naturali, nonché di rare specie di animali, comunque diverse dall’avifauna e di nessun interesse dal punto di vista venatorio. Tali restrizioni, che peraltro non tengono conto delle realtà ne sono giustificate e supportate dall’analisi di valutazione d’incidenza dei singoli siti, discendono unicamente dalla valutazione d’incidenza su pregressi calendari venatori, ma non trovano conforto ed adeguato riscontro nella Via/Vas al piano faunistico venatorio regionale 2013-2023, per cui si rende necessario eliminare le limitazioni di periodi e carnieri previsti nella bozza in tali aree per riportarli a quelli generali.

Il risultato è un calendario penalizzante per i cacciatori campani, che accorcia di circa 20 giorni il periodo di prelievo per diverse specie di uccelli migratori e che non rispetta nemmeno la L. 157/92.

PROPONE

Alla voce “Preapertura” sostituire i giorni “3, 6 e 9 settembre” con “2, 3 e 6 settembre” ed aggiungere alla specie “ Tortora” anche il “ Colombaccio”, specie quest’ultima la cui tendenza demografica è costantemente in aumento. Alla voce “ Apertura”: – Lett. b – specie cacciabile dalla 3^ domenica di settembre 2017 al 30 ottobre 2017: quaglia. – Inaccettabile la limitazione di chiusura alla specie al 30 di ottobre, quando per legge la chiusura è prevista il 31 dicembre. – Si propone in ogni caso di spostare almeno al 30 novembre la data di chiusura per la specie. – Lett.c – specie cacciabili dalla 3^ domenica di settembre 2017 al 20 gennaio 2018: alzavola, canapiglia, folaga, germano reale, gallinella d’acqua, marzaiola, fischione, mestolone. – La riduzione di 10 giorni del periodo di caccia alle predette specie di acquatici, non si fonda su alcun documento scientifico ne normativo. – Secondo i KeyConcepts le specie gallinella d’acqua, marzaiola, fischione e mestolone cominciano tutte la migrazione prenuziale nella prima decade di febbraio o più tardi, per cui la caccia a tali specie va chiusa il 31 gennaio 2018. – Le specie,invece, alzavola, canapiglia e folaga, secondo i KeyConcepts iniziano la migrazione prenuziale nella terza decade di gennaio, per cui utilizzando la decade di sovrapposizione, prevista dalla guida interpretativa(paragrafo 2.7.2 e 2.7.9) e riconosciuta dall’Ispra, la chiusura a tali specie va spostata al 31 gennaio 2018. – La caccia alla specie germano reale, infine, può chiudersi pure il 31 di gennaio 2018, in armonia con la predetta guida interpretativa che suggerisce di uniformare la chiusura di tale specie a quella delle altre anatre. – Lett. f – specie cacciabile dal 1 ottobre al 31 gennaio 2018: volpe. – Anche per tale specie non esistono, per quanto di nostra conoscenza, elementi giustificativi per ritardare l’apertura di tale specie rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente, L. 157/92 e L.R. 26/2012. Pertanto, anche per la specie “volpe” l’apertura va prevista alla terza domenica di settembre 2017. – Inoltre per evitare confusione il punto 2 della lettera “f” va eliminato ed il punto 3 va così modificato: “ dal 1° gennaio al 31 gennaio 2018, è consentita senza l’ausilio del cane da seguita, ovvero con l’ausilio del cane da seguita, esclusivamente in battute autorizzate……. – Lett. h – specie cacciabili dal 1° ottobre al 31 dicembre 2017….omissis….lepre comune …omissis… – Prevedere la caccia alla lepre con inizio dalla terza domenica di settembre per uniformare l’apertura della stanziale e distribuire equamente la pressione venatoria; – Lett. i – specie cacciabili dal 1° ottobre 2017 al 10 gennaio 2018, beccaccia, tordo bottaccio e cesena. – La riduzione di più di 10 giorni in apertura e di ulteriori 10 giornate in chiusura non trova alcuna giustificazione scientifica ne normativa. Pertanto, essendo tali specie in stato di minima preoccupazione(LeastConcern) con l’utilizzo della decade di sovrapposizione, prevista ai paragrafi 2.7.2 e 2.7.9, della guida interpretativa e riconosciuta dall’Ispra, l’apertura va anticipata alla terza domenica di settembre e la chiusura portata al 20 gennaio 2018. – Lett. j-k – specie cacciabili dal 1 ottobre 2017 al 20 gennaio 2018, pavoncella, codone, porciglione, moriglione, beccaccino, frullino, tordo sassello. – La riduzione di più di 20 giornate complessive di caccia a tali specie non è fondata su alcun dato scientifico ne normativo. Secondo i KeyConcepts, le specie moriglione, porciglione,beccaccino,frullino e pavoncella, iniziano tutte la migrazione prenuziale nella prima decade di febbraio se non più tardi, per cui l’apertura a tali specie va portata alla terza domenica di settembre e la chiusura al 31 gennaio 2018. – Le specie, invece, codone e tordo sassello, secondo i KeyConcepts iniziano la migrazione prenuziale nella terza decade di gennaio, per cui utilizzando la decade di sovrapposizione, prevista dalla guida interpretativa e riconosciuta dall’Ispra anche per tali specie la stagione venatoria va prevista dalla terza domenica di settembre 2017 al 31 gennaio 2018. SUGGERISCE: 1 – L’eliminazione della limitazione dell’orario di caccia nelle ZPS(dalle ore 7 alle ore 12), in quanto essa crea numerosi problemi soprattutto per la caccia al cinghiale in braccata, considerato che diverse aree specifiche di caccia al cinghiale ricadono interamente o parzialmente in zone a protezione speciale. 2 – La revisione dello schema di orario riportato nella bozza di calendario, in quanto esso non risponde a quanto previsto dal comma 2 dell’art. 24 della L.R. 26/2012, soprattutto per quanto attiene all’ora solare. 3 – L’eliminazione della giornata di sabato nella caccia al cinghiale in braccatafatto salvo per il mese di ottobre. 4 – La rivisitazione della parte titolata “uso del tesserino regionale” ed in particolare il 1° periodo di pagina 17 che va così modificato: “ il tesserino è

rilasciato a tutti i cacciatori residenti in regione Campania in regola con il porto d’armi e che ne fanno richiesta”. 5 – Consentire, solo per le specie migratorie e solo per la caccia di appostamento temporaneo, l’annotazione dei capi abbattuti a fine mattinata o giornata e nel caso di spostamento ad altra zona di caccia. 6 – Fissare il periodo di addestramento cani dal 1° agosto al 16 settembre 2017. 7 – Fissare il termine del prelievo al 10 febbraio 2018 per le specie Cornacchia Grigia, Gazza e Ghiandaia. 8 – In merito al Tesserino Venatorio Regionale giova precisare che le Associazioni Venatorie della Campania, tutte nessuna esclusa, hanno avviato un percorso di collaborazione con la Regione Campania che le ha viste impegnate, negli ultimi tre anni, alla lettura e monitoraggio dei dati di prelievo per consentire la trasmissione ai Ministeri competenti ed il successivo inoltro alla Commissione Europea. Ciò consente di valutare positivamente la sostenibilità del prelievo, anche in funzione della determinazione dello sforzo di caccia necessario per la realizzazione dei piani di azione nazionali. Le stesse Associazioni Venatorie hanno confermato il proprio impegno di fattiva collaborazione con la Regione assumendo anche l’incarico di provvedere alla stampa e alla consegna del Tesserino nel nuovo formato dichiarandosi disponibili, per il futuro, ad ampliare i servizi anche per la vidimazione.

Le Associazioni venatorie regionali nel clima di collaborazione e cooperazione che le contraddistingue, offrono la loro disponibilità a sostenere con documenti frutti di studi e ricerche scientifiche le proposte avanzate.

COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI VENATORIE RICONOSCIUTE DELLA CAMPANIA:

ANUU – FIRMATO CESARE SERINO – DELEGATO

ARCICACCIA – FIRMATO SERGIO SORRENTINO

ENALCACCIA – FIRMATO FRANCESCO PASCARELLA

EPS – FIRMATO FILIPPO VENDITTI

FEDERCACCIA – FIRMATO ANTONIO RICCIARDI

ITALCACCIA – FIRMATO FRANCESCO BARRA

LIBERA CACCIA – FIRMATO LUCA PARILLO

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura