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Luca Gironi

Luca Gironi

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COSA FANNO I CACCIATORI PER LA BIODIVERSITÀ? CE LO DICE IL REPORT FACE

  • Pubblicato in Eventi

FACE pubblica ogni anno un report presentando i risultati del Manifesto per la Biodiversità che dimostrano il contributo alla conservazione della natura dei cacciatori europei.

Dal 2013, FACE ha raccolto esempi per valutare i progressi compiuti con il Manifesto. Nel 2015 ha pubblicato la prima relazione, che ha presentato come 181 progetti di conservazione che coinvolgono i cacciatori sono legati agli obiettivi della strategia UE sulla biodiversità per il 2020. Il rapporto ha dimostrato che 23 delle 34 azioni del Manifesto per la Biodiversità hanno direttamente contribuito alla strategia dell’UE.

Il 2016 è stato caratterizzato dalle discussioni sul fitness check delle Direttive Uccelli e Habitat, un processo che si proponeva di verificare se queste direttive sono “adatte allo scopo”.

Nel dicembre 2016, il processo si è concluso con la Commissione Europea che ha annunciato che l’azione delle Direttive deve essere sviluppata. Per questo motivo, il Gruppo di lavoro Face del Manifesto per la Biodiversità ha deciso di concentrare il report 2016 sul contributo dei cacciatori per l’attuazione delle Direttive Natura dell’Unione Europea.

Il rapporto 2016 presenta 221 progetti provenienti da tutta Europa che coinvolgono i cacciatori.

In proposito il presidente di FACE Michl Ebner ha dichiarato: “Di questi 221 progetti che coinvolgono i cacciatori il 43% si concentra nei siti Natura 2000. Questo è importante in quanto gli Stati membri sono tenuti a garantire lo stato di conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie di interesse europeo sotto le Direttive Natura. A questo proposito, il rapporto mostra che i cacciatori sono coinvolti in una serie di finanziamenti, monitoraggio e attività di restauro e conservazione”.

Questo rapporto mostra che l’interesse dei cacciatori per la natura li motiva a conservarla. La soluzione e la sfida per il futuro è quello di promuovere l’uso sostenibile della natura, in modo che i cacciatori e gli altri portatori di interesse abbiano un interesse diretto in essa. Quando tali sinergie positive sono istituite, la conservazione della natura diventa senza sforzo. (www.ladeadellacaccia.it)

Sergio Sorrentino: cordoglio per la nuova innocente vittima…. Del cinghiale.

In merito alla notizia della morte del motociclista accaduta a Roma in un incidente stradale causato da un cinghiale il Presidente Nazionale dell’Arci Caccia Sergio Sorrentino ha dichiarato: “L’indugio perenne è complice di questo incidente. L’Assenza della politica non è più sostenibile, ora questa faccia il suo dovere, altrimenti si renderà sempre più responsabile di questi accadimenti. Della carenza delle leggi necessarie sono colpevoli gli uomini e non i cinghiali. Questa specie, e non solo questa, è da tempo fuori controllo. Ci vuole una norma che non sia subalterna alla paranoia animalista che ha falsato la realtà. Logore esternazioni prive di ogni fondamento e di elementare ragionevolezza hanno manipolato ad arte la tradizione venatoria italiana per inventare un cacciatore nemico immaginario della società e dell’ambiente. Un Falso. L’ideologico fanatismo e fondamentalismo animalista, se avallato, colpisce sempre in maggior misura interessi vitali del Paese. I parchi sono importanti e utili. L'ARCI CACCIA è protagonista e in prima fila per incentivare le politiche di tutela e conservazione del bene comune e della biodiversità. Purtroppo qualcuno usa le aree protette solo per piazzare l’ambientalista di turno. Magari raccomandato e “taroccato” da rappresentante dell’ISPRA, senza curarsi minimamente se possieda o meno titolo di idoneità alla carica. Basta essere in grado di boicottare le risposte che, solo l’equilibrio e la saggezza, possono dare alla necessità ineludibile di controllo e riduzione del cinghiale. Se la mala gestione faunistica ha visto in passato cattiva politica e domanda venatoria commettere gravi errori, ora però occorre recedere da tutte le vecchie pratiche, infelici e lesive degli interessi prioritari dell’agricoltura e del Paese. E’ così che il fucile, salvo stupidaggini, rappresenta una tecnica di contenimento e selezione tra le più efficaci, utili e mirate. L’unica in grado di salvaguardare le altre specie. Il Parlamento sta discutendo la Legge di modifica della normativa delle aree protette. L’augurio che ci sentiamo di fare è che il legislatore non si faccia strumentalizzare da mode decadenti, che sottovalutano i pericoli per la vita di donne e uomini.

Utilizziamo positivamente il cacciatore-selettore sotto la guida, quando scientifica, dell’ISPRA. Il cacciatore deve essere considerato per quello che è, una nuova energia di presidio del territorio agro-silvo-pastorale.

Serve ora aggiornare le regole per ridurre al più presto la presenza del cinghiale con i metodi efficaci già usati in tutto il mondo. Occorre bandire ridicole amenità e sciupio di risorse pubbliche per “cercare la luna nel pozzo pensando a metodi non realizzabili. La stregoneria animalista è il passato fallimentare e non il futuro”

La coppa europa di grande cerca torna di nuovo in Italia

La coppa europa di grande cerca torna nuovamente in Italia. Riportiamo di seguito la dichiarazione a caldo di Dino Muto presidente dell'ENCI:

Un grande onore per tutto il consiglio direttivo rappresentare Enci in questo particolare momento storico di grandi soddisfazioni per tutto l'allevamento italiano impegnato in verifiche zootecniche di grande valore. Oggi, con la vittoria della Coppa Europa per le razze inglesi abbiamo ribadito l'eccellenza, consentitemi mondiale, nell'allevare e selezionare queste due storiche razze. Un sentito grazie agli allevatori, ai conduttori e alla grande passione dei proprietari che hanno permesso al nostro selezionatore Giovanni Barnabe, di poter disporre dei soggetti che hanno permesso questo grande risultato. Grazie al lavoro delle società specializzate per il necessario supporto nella valorizzazione zootecnica.

Tutti insieme abbiamo preso un grande impegno e credo che con grande orgoglio stiamo dimostrando cosa siamo capaci di fare.

Dino Muto (www.enci.it)

Ecco la classifica:

1* Ecc Milady dei Mascii
2* Ecc Piras del Zagni's
3* Ecc Tris
Ecc Mark del Faenor Ni
Ecc Holiverstone della Cervara
Ecc Nolo del Zagni's
Ecc Alf Vom Munchenborn
Ecc Hotar Delalto Eume
Mb Mosto del Codice Pin
Mb Zohan od Cvijica
Mb Rijianis T-Kastro
Mb Fren
Buono Diana
CQN Saxo

 

 

ATC Torino 2 Spariti i soldi per i danni da cinghiale



Cosa è successo all’ATC Torino 2? All’insediamento, il nuovo presidente sembra sia riuscito solo per vie legali a entrare in possesso delle chiavi dell’ufficio, trovandolo devastato. L’ispettore inviato dalla Regione Piemonte sta cercando di far luce su varie problematiche prima fra tutte la scomparsa dei fondi stanziati dalla regione per risarcire i danni provocati dalla fauna selvatica.

http://www.lastampa.it/2017/03/16/cronaca/spariti-i-soldi-per-pagare-i-danni-dei-cinghiali-Cg315u9M9dXxC6oZxj3R9K/pagina.html

 

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