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Luca Gironi

Luca Gironi

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RISERVE NATURALI FVG: 660MILA EURO PER 8 SITI

  • Pubblicato in Notizie

“Comuni ed Enti parco hanno saputo esprimere in questi anni una gestione virtuosa dei nostri principali parchi e riserve naturali, dimostrando la centralità della loro funzione per la conservazione della biodiversità locale e per il potenziale turistico”.
Con queste motivazioni, l’assessore regionale a Infrastrutture e Territorio, Mariagrazia Santoro, ha confermato il riparto di 660 mila euro a favore degli enti locali e degli enti gestori delle otto riserve regionali.
Per l’assessore è la conferma che “in tempi in cui la ristrettezza delle risorse impone delle priorità, abbiamo fatto una scelta precisa che non è soltanto un sostegno contabile ai costi di gestione ma un riconoscimento di valore alle nostre specialità naturalistiche e a chi con competenza sa prendersene cura”.
I beneficiari del riparto sono il Comune di Forgaria nel Friuli per la riserva del Lago di Cornino (100.000 euro); l’Ente Parco Prealpi Giulie, per la riserva della Val Alba (48.000 euro); il Comune di Marano Lagunare per la riserva delle Foci dello Stella e Valle Canal Novo (130.000 euro); il Comune di Staranzano per la riserva della Foce dell’Isonzo (130.000 euro); l’Ente Parco Dolomiti Friulane per la Forra del Cellina (69.000 euro); il Comune di Duino per le Falesie di Duino (49.000 euro), il Comune di San Dorligo della Valle per la riserva della Val Rosandra (76.000 euro); il Comune di Doberdò del Lago per i Laghi di Doberdò e Pietrarossa (58.000 euro).
Gli stanziamenti per l’annualità 2016-17 sono invariati rispetto alle risorse stanziate negli anni precedenti.

(www.ladeadellacaccia.it)

Legge di bilancio e riforma 394. Alta l’attenzione di FENAVERI

In discussione in Parlamento norme importanti con riflessi anche sull’attività venatoria. Sull’iter legislativo si mantengono alti l’attenzione e l’apporto costruttivo della Federazione Nazionale delle Associazioni Venatorie Riconosciute

Non è vero, come qualcuno pensa, che la politica poco si occupa delle questioni venatorie. Certo è che a volte lo fa in modi che possono esser indiretti, ma non per questo per noi meno rischiosi.
È il caso della Legge di Bilancio attualmente in discussione alla Camera, che potenzialmente costituisce l’occasione di prevedere norme con ricadute anche sul mondo venatorio.
È il motivo per il quale la FENAVERI segue da vicino i lavori parlamentari verificando la discussione sull’intero impianto della legge e prestando attenzione, pur nella consapevolezza del momento particolare che vive il Paese e nel pieno rispetto degli organi legislativi e del lavoro delle Istituzioni, che non siano previsti ulteriori aggravi nei confronti dei cittadini cacciatori, anche confidando nell’impegno espresso dal Governo di non voler aumentare l’attuale carico fiscale.
Allo stesso modo FENAVERI ha seguito e sta seguendo l’evolversi del Disegno di legge di modifica della legge 394 che deve iniziare il suo iter alla Camera dopo il voto del Senato. Una materia complessa, dai profondi riflessi su ampie zone del nostro Paese, con ricadute economiche e pratiche non di poco conto su quanti le abitano.
Pur apprezzando un approccio che finalmente si modernizza e parla esplicitamente di gestione delle aree protette con un criterio dinamico - che supera anni di immobilismo e di ideologico conservazionistico troppo spesso fine a se stesso - e che consente di dare risposte anche agli agricoltori, non mancano tuttavia alcune perplessità e contraddizioni sulla “governance” territoriale da chiarire.
Anche su questo tema l’impegno è massimo per presentarci al Parlamento in una audizione, che chiediamo fermamente fin d’ora, per portare all’attenzione i nostri documenti e osservazioni tecnico giuridiche affinché nel proseguo dell’iter legislativo sia possibile apportare quei correttivi e perfezionamenti che riteniamo indispensabili non tanto allo svolgimento di una corretta e sostenibile attività venatoria, quanto al raggiungimento di quegli stessi obbiettivi che la norma si pone e di cui il Paese ha bisogno.

Roma, 18 novembre 2016

Fe.N.A.Ve.Ri. - Federcaccia - Enalcaccia - Arci Caccia – ANUUMigratoristi

Tempo di Falconeria!

  • Pubblicato in Eventi

In merito alle attività svolte dall’Associazione Gruppo Falconieri Italiani il presidente Massimiliano Mora ha dichiarato:

“Si avvicina a passi veloci la chiusura del 2016 e vogliamo fare un, ancorché provvisorio, bilancio del primo anno della esperienza della nostra associazione Gruppo Falconieri Italiani nel percorso fatto insieme all’ARCI Caccia Nazionale.
Abbiamo iniziato con numeri minimi per costituire il gruppo, e ora al primo giro di boa vantiamo una nutrita e qualificata rappresentanza di questa straordinaria ars anche venandi. Il nostro percorso di stretta collaborazione con l’Arcicaccia ci ha permesso di crescere e di raggiungere un livello di valorizzazione della tradizione dell’”arte venatoria” di tutto rispetto. I nostri programmi sono stati soprattutto volti a condividere assieme ad altre associazioni un lavoro per far crescere e tutelare la falconeria, una cultura da trasmettere alle future generazioni anche favorendo la costituzione di forme organizzate come il gruppo per l’Unesco che è in via di ufficializzazione. Abbiamo proposto anche di avere la possibilità di creare un tavolo unitario per rendere organico e permanente un lavoro fatto insieme già qualche mese fa per la modifica di legge. Abbiamo utilizzato e avuto gradita accoglienza presso le sedi (Arcicaccia ) sempre a disposizione per promuovere non solo l’associazione ma la Falconeria con la F maiuscola ancora poco conosciuta nella sua importanza dai cittadini italiani. In questo ci ha aiutato la disponibilità anche dei dirigenti dell’ARCI Caccia impegnati a sostenere il Gruppo Falconieri Italiani. Si è fatta “squadra” anche attraverso la presenza in fiere ed eventi grandi e piccoli sempre protesi ad un lavoro unitario e rivolto a tutti, convinti, malgrado qualche insofferenza di chi anche nel nostro mondo cade nelle logiche minoritarie di chi soffre il confronto e vive “la sindrome del figlio unico… per sentirsi bravo”.
Prossimo appuntamento “unitario” alla Fiera di Forlì di fine novembre per informare e soddisfare la curiosità dei visitatori”.

Roma, 18 novembre 2016

FONDAZIONE UNA ALLA FIERA DI FORLÌ

  • Pubblicato in Notizie

La Fondazione UNA Onlus sarà presente a Caccia&Country – Fiera di Forlì nella giornata di sabato 26 novembre con tre educational events per scolaresche e visitatori della Fiera incentrati sulla tematica dello sviluppo di una filiera alimentare tracciata della selvaggina.

Si tratterà di incontri formativi, intitolati Selvatici e buoni della durata di mezz’ora circa tenuti da Michele Milani, editore di alcuni dei più interessanti libri dedicati alla cucina di selvaggina, che descriverà le tappe di una filiera tracciabile e sicura di questo tipo di carne, nel percorso che va dal bosco alla tavola, seguendo le procedure corrette per non perdere le straordinarie caratteristiche nutrizionali e di sapore delle carni selvatiche.

Ogni evento sarà introdotto da Giovanni Ghini che spiegherà cos’è la Fondazione UNA Onlus ed introdurrà il progetto Selvatici e buoni. Una filiera alimentare da valorizzare, per poi lasciare la parola a Milani.

Il progetto Selvatici e buoni seguito dalla Fondazione UNA, è curato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con il Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Milano e la Società Italiana di Veterinaria Preventiva, e intende introdurre i criteri di tracciabilità, sicurezza alimentare, trasparenza e legalità all’interno della filiera della selvaggina, tanto pregiata quanto sottovalutata e che invece merita di essere valorizzata anche dal punto di vista economico e occupazionale.

Nella giornata del 26 novembre sono previsti 3 appuntamenti nelle seguenti fasce orarie: 10:00- 10:30, 11:00- 11:30, 15:30- 16:00, le prime due riservate a studenti (gruppi di circa 50 ragazzi), mentre l’evento del pomeriggio è aperto ai visitatori della Fiera (sia adulti che bambini).

Ogni evento terminerà con una merenda a base di salumi di selvaggina offerta dall’Azienda agricola S. Uberto affermata realtà emiliana che lavora animali provenienti esclusivamente da fauna selvatica italiana tracciata.

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura