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Luca Gironi

Luca Gironi

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Veneto: La LAV chiede a Zaia di non approvare la legge contro il disturbo dei cacciatori

La Lega Anti Vivisezione di Bassano del Grappa ha chiesto al Presidente della Regione Veneto Zaia di stoppare il provvedimento che prevede una sanzione pecuniaria di 3600 € per chi disturba l'attività venatoria. Protestare è un diritto sancito dalla costituzione, continua la responsabile Bassanese, che non può essere limitato per legge. 

Certo, siamo daccordo, il diritto di protesta è sacrosanto, ma anche chi paga tasse salate per esercitare l'attività venatoria ha il pieno diritto di praticare un'attività perfettamente legale senza essere offeso, minacciato, percosso, danneggiato, ecc... Quindi o crescono l'educazione e il rispetto delle leggi, da ambo le parti certo, oppure ben vengano le iniziative di tutela legale nei confronti di cittadini, sicuramente incensurati e, fino a prova contraria, perbene. 

 

http://www.vicenzatoday.it/cronaca/divieto-di-disturbare-i-cacciatori-la-protesta-della-lav-di-bassano.html 

BERETTA E CROCE BIANCA DI BRESCIA INSIEME ALLA MARATONA DI NEW YORK CON i-PROTECT PERSONAL.

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Gardone Val Trompia, 5 Novembre 2016 – Ancora sul ponte Giovanni da Verrazzano, imbrigliati dopo la partenza in salita nel gruppo che segue i top runner, o già a Brooklyn? Al Queens, oppure verso il Queensborough Bridge in attesa di superare il “muro” dei trenta chilometri oltre il quale il tifo del pubblico è una spinta decisiva verso il traguardo? Domenica 6 Novembre, grazie al nuovo concept tecnologico i-Protect Personal, si potrà dare risposta anche a queste domande e sapere in modalità “live” dove sono, ma soprattutto in che condizioni fisiche stanno correndo, i 5 componenti del Beretta Running Team, impegnati nella più glam delle maratone del mondo.
I cinque colleghi-atleti con la passione per il running, coltivata settimanalmente all’interno del progetto di welfare aziendale B-We, testeranno i-Protect Personal, un sistema pensato dall’azienda di Gardone Valtrompia come parte di un programma
globale sul quale Beretta lavora da tempo, per mettere a disposizione anche di chi fa sport una gamma completa di soluzioni per la sicurezza personale. “Soluzioni basate sul digitale – spiega Franco Gussalli Beretta – e figlie di un processo che è partito dagli impianti e che ha poi coinvolto la visione complessiva del nostro gruppo e di tutti coloro che vi lavorano. La sicurezza è un bisogno di tutti: operatori professionali, cittadini, sportivi e di chiunque pratica attività all’aria aperta. Sono particolarmente felice di aver trovato in Croce Bianca di Brescia il partner ideale per declinare i-Protect in chiave Personal, nella cornice del progetto Brescia Smart City.”

i-Protect Personal va in questa direzione e, insieme a GunPod2 – la prima app “diario di caccia” che parla con il fucile -, è uno dei tanti risultati che la digitalizzazione sta avendo sul gruppo meccanico bresciano, oggi a tutti gli effetti una digital company.

Superato con successo il test in occasione della Strabrescia, con un atleta del Cus Brescia, i-Protect Personal debutta ora a New York: ideato da B.R.A.I.N. (Beretta Research And INnovation) che opera all’interno del C.S.M.T., grazie a un sensore applicato sulla maglietta di ciascun atleta, consentirà di rilevare i principali parametri vitali dei cinque ragazzi in gara a New York oltre alla loro posizione sul percorso e di trasmetterli, grazie ad uno smartphone, alla centrale operativa di Croce Bianca di Brescia dove, a partire dalle 15:00 di domani, chi vorrà potrà seguire in diretta i runner bresciani.

“Vedere i miei collaboratori testare questo progetto alla Maratona di New York – conclude Franco Gussalli Beretta – mi rende doppiamente orgoglioso: non solo è la Maratona, ma si svolge nella città che ha visto nascere il nostro progetto retail con la prima Beretta Gallery, il flagship store nel cuore di Manhattan, pensato 20 anni fa per lanciare la nuova Beretta: un brand con una gamma completa di prodotti, armi - certamente - ma anche abbigliamento e accessori. Un brand sempre più al servizio dei nostri clienti, donne e uomini cacciatori, tiratori, amanti dell’outdoor e autentici sportsman.”

Proprio oggi i runner del Beretta Team hanno appuntamento nella Beretta Gallery di Madison Avenue con gli appassionati ed i media d’oltreoceano per raccontare la loro avventura nata in seno all’azienda.

Corso per abilitazione di unità cinofile per monitoraggio Beccaccia e Coturnice

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L’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, nell’ambito delle molteplici attività avviate in materia di biodiversità, ha organizzato per i prossimi 17, 18 e 19 novembre a Gambarie, il primo corso per l’abilitazione di unità cinofile da impiegare per il monitoraggio di Beccaccia (Scolopax rusticola) e Coturnice (Alectoris graeca orlandoi).

Il corso è svolto in collaborazione con l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana e condiviso con l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

L’Ente al fine di implementare la propria banca dati ha previsto di istituire un “Registro delle unità cinofile” cui affidare compiti di Ricerca e Monitoraggio delle specie d’interesse secondo un protocollo predefinito.

“Le unità cinofile – afferma il Presidente dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino- binomi inscindibili fra un conduttore e una componente canina, dopo aver frequentato il corso di formazione teorico-pratico, sostenuto e superato l’esame finale, verranno iscritte in un apposito registro e potranno affiancare altri esperti nell’ambito di specifici progetti predisposti dall’Epna.

Per ogni ulteriore informazione relativa al corso è possibile rivolgersi al Gruppo Cinofilo Reggino (Via F. Cananzi (già 3 Settembre 1943) n 26/B Cap. 89123 Reggio Calabria, Tel 0965/332599 Fax 0965/332399), o inviare un email a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con le specifiche richieste.

FIDC BRESCIA: DALL’ALLODOLA UN RICHIAMO ALLA CORRETTA SEGNATURA DEL TESSERINO

Il Tribunale amministrativo della Lombardia, dopo aver respinto nella seduta del 5 ottobre scorso la richiesta di sospensiva avanzata dalla Lac nei confronti della caccia all’allodola, aveva rimandato la decisione alla seduta collegiale del 26 ottobre. Nel corso di questa, il Tar Lombardia ha deciso di accogliere la domanda cautelare fissando il nuovo carniere giornaliero e stagionale dell’allodola nella misura indicata dall’Ispra di 10 capi giornalieri e 50 stagionali complessivi, riducendo così quanto previsto dal calendario venatorio regionale. “Rilevato, nei limiti della sommaria cognizione, che l’impugnato decreto non tiene adeguato conto, ai fini della determinazione dei limiti all’attività venatoria concernente la specie dell’allodola, dei dati più recenti sull’andamento della popolazione della stessa specie, in relazione anche ai prelievi effettuati dai cacciatori lombardi, relativi agli anni 2013-2016 (cfr. pag. 6 del doc. 5 della produzione regionale)” si legge nell’ordinanza “Ritenuto, pertanto, che ricorrono i presupposti per l’accoglimento della domanda cautelare ai fini di un motivato riesame; Ritenuto che, al fine di evitare l’indiscriminata e illimitata possibilità di espletare l’attività venatoria nelle more del disposto riesame, la disciplina del prelievo giornaliero e stagionale dell’allodola è da fissare nella misura prudenziale stabilita nel parere dell’ISPRA (10 capi giornalieri e 50 capi stagionali per ciascun cacciatore)”. Non ci resta quindi che prendere atto della decisione del Tar sottolineando però ancora una volta l’importanza della corretta segnatura del tesserino venatorio. Regione Lombardia fornisce infatti ad Ispra il totale dei capi abbattuti nella stagione precedente e della loro elaborazione viene poi stabilito il quantitativo giornaliero ed annuale. Se però gli abbattimenti non vengono segnati correttamente manca il dato fondamentale e non possiamo poi lamentarci se ci vengono ridotti i carnieri.

 (www.ladeadellacaccia.it)

Polemiche sulla caccia…NO Grazie.

In merito alle polemiche sollevate strumentalmente dall’ENPA sulla caccia, il Presidente regionale dell’ARCI Caccia dell’Umbria, Emanuele Bennati risponde facendosi interprete del sentimento dei dirigenti delle altre Regioni colpite dal terremoto.
“Tutto ha un limite, anche le faziose ed ideologiche strumentalizzazioni. Qualche animalista, nella sua convinzione di onnipotenza, si propone per fermare il terremoto.
Sono in molti del mondo venatorio italiano impegnati a sostegno delle popolazioni e tanti, tra, i cacciatori, tra i cittadini disastrati.
Uno dei primi veterinari intervenuto nella “zona rossa” è stato un cacciatore che ha a cuore il benessere degli animali e che si è occupato anche dell’affidamento dei cani.
Non abbiamo issato vessilli delle nostre azioni perché sono bandiere a lutto e così resteranno, a testimonianza di serietà e solidarietà. Non inseguiremo “sciacalli” di immagini.
Continueremo, con oculatezza “a presidiare” i boschi lontano dai centri colpiti e in sicurezza nel rispetto delle leggi e rivolgendo particolare attenzione a specie che possono arrecare danni alle popolazioni e all’agricoltura cui ha già fatto tanto male il sisma. C’è bisogno di tutela delle produzioni agricole e della vita anche attraverso presenza di allevatori che produrranno carni di qualità ed economia fondamentale nei territori. Altro che intralciare i soccorsi.
E’ triste e molto, vedere che c’è chi ancora spera di trovare visibilità dal dolore, dalle tragedie di tante famiglie e di chi è crollato psicologicamente fino a ricorrere al suicidio.
Torniamo silenti per testimoniare umilmente il nostro cordoglio. Non ci curiamo dei provocatori”.

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