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Luca Gironi

Luca Gironi

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Arci Caccia: Prova Spaniel a Foligno

Domenica 8 ottobre l’ARCI Caccia e il Club Italiano Spaniel hanno organizzato una prova di caccia pratica con in palio CAC, nella splendida Azienda Agricola Tenuta San Lorenzo, nella verde Umbria. L’Azienda Agricola era veramente bella, posta su una collina a fianco del Monte Subasio, da cui si gode la vista di un panorama che non ha eguali e che merita di essere visitata. Da lì si ammira tutta la città di Foligno poi, spaziando sulla sinistra, si vede Spoleto e di fronte, sulla collina, c’è Montefalco e più in basso Bevagna, infine, sulla destra Spello, Cannara, Assisi e tanti altri borghi. Sicuramente si può gratificare la vista di gran parte della pianura che da Perugia si estende fino a Spoleto.
Avviare la collaborazione con il Club Italiano Spaniel a San Lorenzo è stata un’ottima. L’Azienda è formata da boschi inframezzati da campi a volte un po’ scoscesi ma molto adatti per saggiare le doti dei cani presentati.
Ai nastri di partenza ben 5 batterie guidate da accompagnatori e sparatori di cui 2 sotto la regia del giudice Lorenzo Martelli e 3 da Grimaldi Donato i quali con grande esperienza e competenza hanno saputo dare risalto a questo impegno cinofilo relazionando al termine tra gli applausi dei presenti.
Alla premiazione inoltre si è ribadito l’impegno di collaborazione sempre più organica e costruttiva tra ARCI Caccia e il Club Italiano Spaniel. E’ interesse comune costruire insieme nuove possibilità e un futuro pieno di successi.
Un pranzo che ha interpretato la migliore cucina nella tradizione di questa cittadina, ha concluso questa bella manifestazione.

 

Emergenza Cinghiali: Arci Caccia Marche scrive alla Regione

 

Gentilissimi, l’aumento esponenziale, nella nostra Regione e non solo, della specie Cinghiale (Sus scrofa), oltre a rappresentare una seria minaccia per la salvaguardia della biodiversità, è sempre più motivo di conflitto tra il mondo agricolo e venatorio.

L’assenza di strategie gestionali nelle Aree Protette, piani di gestione della caccia al cinghiale inefficaci nelle aree cacciabili e la scarsa vigilanza da parte degli organi gestori sul conseguimento dei piani di abbattimento, l’attività venatoria sul cinghiale improntata sul “peso” dei carnieri e, in alcuni casi, la scarsa collaborazione degli agricoltori nell’attuare misure di protezione atte a limitare il danno alle produzioni agricole, sono state determinanti per il raggiungimento della situazione attuale.

Il problema deve esser risolto e per questo, l’Associazione Venatoria scrivente, si rende da subito disponibile ad un confronto per rapportarsi sulla difficile e delicata questione, cercando di delineare e proporre alla Regione Marche e agli Ambiti Territoriali di Caccia una linea gestionale condivisa ed efficace, capace di ridurre la specie con l’obbiettivo di mitigare le controversie tra i vari stakeholder, nell’interesse dell’intera comunità.

Si resta a completa disposizione e si porgono distinti saluti.

Pesaro, lì 23 ottobre 2017

Gabriele Sperandio

Toscana: la Regione chiarisce i criteri di partecipazione ad una battuta al cinghiale

Oggetto: D.P.G.R. 48/R del 2017, Art. 73 comma 5. Numero minimo di cacciatori per poter svolgere
la caccia al cinghiale in braccata.

Con riferimento al numero minimo di cacciatori per poter svolgere la caccia al cinghiale in braccata
si specifica quanto segue:
Il comma 5 dell’articolo 73 del DPGR 48/R/2017 consente alle squadre iscritte ad un ATC di unirsi
e svolgere la braccata congiuntamente. In tal caso, ai fini del raggiungimento del numero minimo di
cacciatori necessari per poter svolgere la caccia al cinghiale in braccata, si specifica che tutti i
cacciatori iscritti alle squadre che decidono di svolgere la braccata congiuntamente sono considerati
iscritti a quella determinata azione di caccia e quindi non rientrano nelle limitazioni numeriche
previste per gli ospiti.
Le braccate possono essere effettuate con la presenza di almeno 18 cacciatori tra ospiti ed iscritti
alla squadra. Tale numero può raggiungersi anche con la somma di cacciatori afferenti a due o più
squadre che svolgono insieme la braccata. Il numero di cacciatori ospiti deve essere comunque
inferiore alla metà dei cacciatori presenti alla braccata.
La l.r. 10/2016 articolo 6 comma 8 prevede che “al fine di facilitare la realizzazione dei piani di
prelievo negli interventi in braccata effettuati alle squadre di ciascun distretto, fermo restando fisso
il numero di squadre attivo sul territorio regionale, il numero di partecipanti minimo per tali azioni
di caccia è fissato in diciotto cacciatori iscritti.”
Pertanto ai fini del raggiungimento del numero minimo richiesto dalla l.r. 10/2016 è comunque
necessario che partecipino alla braccata 18 cacciatori “iscritti”. La ratio di tale disposizione è di
facilitare la realizzazione dei piani di prelievo e quindi lo svolgimento delle braccate tramite
personale adeguatamente preparato. A tal fine, con la stessa l.r. 10/2016 è stato introdotto nella l.r.
3/1994 il registro dei cacciatori abilitati alla caccia agli ungulati. Gli “iscritti” di cui all’articolo 6,
comma 8 della l.r. 10/2016, sono i cacciatori iscritti nei registri di cui all’articolo 28 quater della l.r.
3/1994.
Quindi, concorrono al raggiungimento del numero minimo di 18 partecipanti alla braccata:
- i cacciatori iscritti alla squadra ospitante
- cacciatori iscritti alla squadra, facente parte del medesimo ATC, che svolge congiuntamente la
braccata.
- ulteriori cacciatori ospiti iscritti all’ATC e in possesso dei requisiti individuati all’articolo 28
quater della l.r. 3/1994, in misura inferiore alla metà dei cacciatori presenti alla braccata.
Fermo restando quanto sopra indicato per il raggiungimento del numero minimo dei partecipanti,
per quanto riguarda gli ospiti si richiama quanto previsto al comma 6 dell’articolo 73, ovvero che
“alle braccate al cinghiale possono partecipare in qualità di ospiti anche cacciatori iscritti all’ATC
non in possesso dei requisiti di cui all’articolo 72 e non iscritti alla squadra, e cacciatori in
mobilità.”
Il responsabile della squadra ( nel caso di braccata congiunta il responsabile della squadra ospitante)
compila regolarmente la scheda di presenza della giornata di caccia riportando l'elenco dei
cacciatori iscritti alla propria squadra, partecipanti alla battuta.
Nella scheda di presenza giornaliera deve essere anche specificato l'eventuale presenza della
squadra che svolge congiuntamente la braccata con l'elenco dei relativi partecipanti.
Nella medesima scheda di presenza giornaliera deve essere riportato anche l'elenco dei cacciatori
ospiti.
Tali procedure sono sostituite da quelle di trasmissione dati via telefonica o web se disponibili.
Il responsabile della squadra ospitante si accerta del possesso dei requisiti di ciascun partecipante.
Distinti saluti.
Il Dirigente
Paolo Banti

Siena: Cinghiali, caprioli e lupi sotto casa: sfida per una buona gestione

  • Pubblicato in Notizie



CINGHIALI, CAPRIOLI E LUPI SOTTO CASA

Sfida per una buona gestione

Conferenza di Sandro Lovari e Francesco Ferretti dell’Università di Siena

Accademia dei Fisiocritici

27 ottobre 2017 – ore 17

“Cinghiali, caprioli e lupi sotto casa: sfida per una buona gestione” è l’argomento di grande attualità della conferenza in programma venerdì 27 ottobre alle ore 17 all’Accademia dei Fisiocritici. Ne parlano in modo divulgativo due studiosi del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena: l’etologo Sandro Lovari che introdurrà il tema e il ricercatore Francesco Ferretti che illustrerà i metodi di stime numeriche della fauna selvatica. Ampio spazio sarà dato agli interventi del pubblico. La locandina è scaricabile all’indirizzo: http://www.fisiocritici.it/images/eventi/LCCCL2017.pdf

_______________________________________

Accademia dei Fisiocritici onlus

Piazzetta Silvio Gigli, 2 – 53100 SIENA

0577 235800 – 47002 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.fisiocritici.it

BERGAMO: ANIMALISTI VANDALIZZANO CAPANNI DI CACCIA

 Il mondodegli animalisti, sconsiderati personaggi che si proclamano vicini a certi partiti che inneggiano alla difesa degli animali, sta compiendo atti di un’inimmaginabile inciviltà, vandalizzando gravemente capanni di caccia e terreni circostanti, curati in modo impeccabile, vere infrastrutture del nostro paesaggio verde. E’ purtroppo avvenuto nella zona di Fara Gera d’Adda (BG) dove alcuni appostamenti sono stati quasi completamente distrutti. Tuttavia, sembrerebbe possibile risalire a questa banda di vandali teppisti perché quella notte (tra venerdì 20 e sabato 21 ottobre), sembra che un cittadino abbia rilevato la targa di un automezzo (anche se dovevano essere più d’uno) che, verso mezzanotte, avrebbe trasportato i responsabili di questi gravi fatti, peraltro prontamente denunciati ai locali Carabinieri. Ogni più utile informativa, cui garantiamo l’anonimato, sarà importante, ma il livello d’attenzione deve rimanere alto e confidiamo nell’azione delle Forze dell’ordine perché la tranquillità torni a regnare nelle nostre campagne. Le persone interessate si costituiranno parte civile per la richiesta di rifusione dei danni materiali, morali e delle infrastrutture verdi da anni attentamente curate nell’ambiente circostante.

 (ANUU Migratoristi)

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