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Luca Gironi

Luca Gironi

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PARCO REGIONALE DEI COLLI EUGANEI: MODIFICATO IL REGOLAMENTO CONTROLLO CINGHIALI

Il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Regionale dei Colli Euganei, Enrico Specchio, ha approvato con decreto alcuni chiarimenti e modifiche al Regolamento, in vigore dallo scorso 8 maggio, per il controllo della popolazione degli ungulati all’interno dell’area protetta.

Durante questi sei mesi di vigenza del Regolamento, al fine di favorire una sua migliore applicazione ed esecuzione, i selecontrollori e i componenti della squadra faunistica dell’Ente Parco hanno prodotto alcune osservazioni, in base alle quali ora si è stabilito:

che per la realizzazione delle nuove postazioni fisse sia consentita una deroga relativa all’utilizzo del legno, previa motivata dichiarazione del selecontrollore di non poter impiegare tale materiale;
che le armi da usare siano esclusivamente quelle con canna ad anima rigata con calibri compresi tra 6,5 e 7 mm, a caricamento singolo manuale o basculanti, equipaggiati con ottiche di mira;
di determinare un diverso numero dei capi di cui può entrare in possesso ciascun selecontrollore abilitato, prevedendo che nell’ambito delle quantità assegnate parte delle stesse possa essere ceduta al proprietario del fondo sul quale viene svolta l’attività di aspetto;
che le pasturazioni hanno lo scopo di far fermare l’animale lungo il suo tragitto e permetterne il suo abbattimento: per questo motivo si ritiene necessario tenere attive le sole poste che saranno oggetto di appostamento nel breve periodo; le pasture, inoltre, devono essere alimentate con una modica quantità di mangime.

(www.ladeadellacaccia.it)

Pistoia: anche Fidc si aggiunge alle altre associazioni per criticare i controlli nel Padule di Fucecchio

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Dopo le valli bresciane, oggetto per anni di campagne antibracconaggio dai risultati più mediatici che concreti, l’attenzione del WWF sembra essersi ora spostata sul Padule di Fucecchio, dove - con grande enfasi e spazi sulla stampa – è stato organizzato un campo con le stesse finalità e grossomodo gli stessi risultati.
“L’importanza naturalistica e la ricchezza di biodiversità del Padule, zona unica in Italia e forse in Europa devono essere tutelate e valorizzate – afferma il presidente della Federcaccia di Pistoia Franco Biagini – e i cacciatori sono i primi a saperlo bene e a metterlo in pratica. Se non fosse per la loro presenza e il loro impegno gratuito per tutto l’anno in cambio di poche giornate di caccia, anche questo territorio con molta probabilità si trasformerebbe rapidamente in un’area inospitale per la fauna acquatica, sia stanziale che migratoria, così come è successo con moltissime aree umide sottratte ai cacciatori in favore di questa o quella associazione animalista e oggi in stato di assoluto abbandono”.
“La Federcaccia con le sue guardie è costantemente presente nel territorio del Padule proprio per evitare illeciti, e la stessa presenza dei cacciatori è un primo importante e fondamentale baluardo contro i bracconieri – ha continuato Biagini – Ben vengano dunque i controlli, purché non siano soltanto il modo di applicare un’ideologica ostilità e presunzione di colpevolezza per una intera categoria di cittadini che esercita una attività legittima, regolamentata dallo Stato e dalle leggi e riconosciuta in tutta Europa come un valido esempio di gestione di ambiente e fauna”.
“Confondere le due figure, bracconieri e cacciatori – conclude il presidente FIdC - serve solo a inasprire gli animi e avere spazio sui media, ma non certo a tutelare fauna e ambiente. Per questo siamo pronti a dare tutta la collaborazione necessaria, ma con altrettanta fermezza a vigilare che nell’esercizio delle loro funzioni i volontari in azione nella zona non oltrepassino quanto loro consentito dalla legge e dalle norme del vivere civile”.

Arci Caccia e Libera Caccia Pistoia: basta con la caccia ai cacciatori nel Padule di Fucecchio

Nei giorni scorsi sono stati pubblicati, sui quotidiani locali, articoli che glorificano l’operato di un campo antibracconaggio messo in campo dal WWF nel cratere del Padule di Fucecchio. Niente abbiamo da obbiettare sulle attività di controllo, che vengono svolte con coscienza anche dalle guardie delle associazioni venatorie, attive 365 giorni l’anno e non soltanto in periodi spot. Quello che invece ci disturba molto è l’atteggiamento da processo mediatico che contraddistingue gli articoli apparsi sulla stampa. I cacciatori, non ci stancheremo mai di dirlo, sono tutti incensurati per obbligo e, fino a prova contraria, persone per bene, che vivono la natura appieno, gestendola e cogliendone i frutti. Per questo, non può che crearci irritazione scoprire che un’area come quella del Padule di Fucecchio, che da secoli viene plasmata e mantenuta grazie al lavoro di cacciatori, pescatori e agricoltori sia adesso minacciata dagli appostamenti fissi, che al contrario sono la più efficace difesa dell’area palustre contro l’interramento progressivo. Così come ci irrita la generalizzazione con cui vengono attribuiti a tutta la categoria uccisione di specie protette e uso di mezzi di caccia illeciti. Ma d’altra parte la fonte di questi articoli saranno sicuramente i comunicati stampa diffusi da estremisti animalisti come quelli che stanno organizzando questi campi e che, stando alle segnalazioni dei nostri associati, si distinguono per la maleducazione e gli intenti, non di controllo, ma di punizione a tutti i costi. Questo non è tollerabile verso una categoria che svolge un’attività lecita, autorizzata e rigidamente normata. Per questo invitiamo i cacciatori pistoiesi a segnalarci ogni comportamento scorretto o inappropriato e a denunciare immediatamente alle autorità preposte ogni violazione commessa da soggetti che sono comunque guardie volontarie, con i poteri e le prerogative delle guardie volontarie.

Alla Fiera di Forlì, venerdì pomeriggio, si parlerà di Piano Faunistico Venatorio

Venerdì pomeriggio, alle 18,30, presso la Sala Europa della Fiera di Forlì si svolgerà un talk show televisivo a cura di Agrilinea

I danni da fauna selvatica costituiscono oggi per l’agricoltura una vera e propria emergenza. Come trovare un punto di equilibrio socio-legislativo accettabile da tutte le categorie coinvolte: agricoltori, allevatori, cacciatori, ambientalisti, ricercatori? In Emilia-Romagna è in corso l'iter per la definizione del Piano Faunistico-Venatorio 2017-2022 che fissa gli obiettivi per una corretta gestione della fauna selvatica e della caccia ed è il primo con valenza sull'intero territorio regionale. In particolare per le specie non protette e impattanti (ungulati in testa) elenca gli interventi di prevenzione e di controllo con l'introduzione di significative misure sperimentale.

Gian Luca Dall'Olio, presidente nazionale Federcaccia

Roberto Fabbri, presidente regionale ANLC  Emilia Romagna

Elmo Fattori, vice presidente CIA Forlì-Cesena

Alessandro Ghetti, responsabile legislativo Coldiretti Emilia Romagna

Cristian Maffei, vice presidente nazionale ArciCaccia e presidente Emilia Romagna

Sergio Sorrentino, presidente nazionale Arcicaccia

Paolo Sparvoli, Presidente nazionale Associazione Libera Caccia

Maria Luiza Zanni, Pianificazione faunistica e osservatorio per la gestione della fauna selvatica

Referente Confagricoltura

San Marino: Botta e risposta ambientalisti-cacciatori sulla caccia al cinghiale

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Purtroppo nemmeno la piccola Repubblica di San Marino, sembra essere esente dai problemi causati dagli animalisti. Ne sono testimonianza questi due articoli che contengono un attacco della protezione animali locale alla caccia al cinghiale e la tempestiva replica della Federazione SanMarinese della Caccia.

http://www.smtvsanmarino.sm/attualita/2017/11/21/caccia-cinghiale-apas-pratica-rischiosa-persone

 

http://www.smtvsanmarino.sm/comunicati/2017/11/22/caccia-cinghiale-cacciatori-replicano-apas

 

 

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