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Luca Gironi

Luca Gironi

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ANUU: TURDIDI AL RALLENTATORE

La settimana che ci accompagna alla fine di questo mese di novembre, positivo sotto il profilo migratorio per quanto riguarda il Tordo sassello e la Cesena, è stata invece sottotono e i grandi turdidi cacciabili hanno risentito della fase lunare mancante che ha avuto inizio domenica 26 col primo quarto. Ciononostante non è ancora arrivato il tempo di tirare le somme. Va sottolineato che rimane pur sempre un anno positivo per i migratoristi e i capannisti, comunque delusi per la mancanza del rifornimento di richiami vivi a causa di uomini poco decisi che non hanno voluto mettere in atto quanto legittimamente era realizzabile, come l’apertura degli impianti per la cattura e la distribuzione dei richiami. La migrazione, seppure rallentata, ha comunque offerto la possibilità di osservare ancora un buon movimento di fringillidi come Fringuello, Peppola, Frosone, Fanello e, più localmente, Lucarino. Per l’Allodola e la Pispola si registra una costante numerica negli habitat adatti alla ricerca di cibo. Se per la Beccaccia vi sono stati diversi avvistamenti, poco o nulla vi è da aggiungere per il Beccaccino. Buona la presenza del Colombaccio, mentre tra gli anatidi si sono osservati interessanti contingenti di Alzavole in movimento. La perturbazione che si preannuncia nei prossimi giorni, con un calo termico anche di 10 gradi rispetto alla media stagionale, già in atto in Francia, Germania e Gran Bretagna, dovrebbe consentire una positiva ripresa del passo dei grandi turdidi ma, soprattutto, della Cesena che, si spera, possa consolidarsi sul nostro territorio. Il mese di dicembre che è alle porte sarà tutto da scoprire ma, nel frattempo, si ricorda a tutti gli appassionati di partecipare al Progetto della raccolta delle ali di Tordo bottaccio e Tordo sassello promosso dall’ANUUMigratoristi e in atto dal 1984.

Parte a Forlì il progetto “La biodiversità è UNA”

  • Pubblicato in Notizie

 

Il progetto didattico, dedicato alla tutela delle risorse

ambientali e alla salvaguardia della biodiversità, coinvolgerà durante l’anno scolastico in corso 7 istituti comprensivi e oltre 850 studenti forlivesi.

 

Forlì, 25 novembre 2016

È stato presentato questa mattina presso la Fiera di Forlì il progetto didattico pilota “La biodiversità è UNA”, curato da Atlantide, promosso da Fondazione UNA Onlus e realizzato grazie al contributo di Coldiretti, Fiera di Forlì, Fe.R.A.Ve.Ri., Baschieri & Pellagri, Benelli, Beretta e Swarovski Optik.

Alla cerimonia di presentazione odierna hanno partecipato: Nicola Perrotti, Presidente Fondazione UNA Onlus, Giovanni Ghini, Delegato UNA Emilia Romagna, Gian Luca Bagnara, Presidente Fiera di Forlì, Andrea Ferrini, Presidente Coldiretti Forlì-Cesena, Andrea Quadrifoglio, Presidente Atlantide e altri rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Forlì-Cesena e degli Istituti Comprensivi del Comune di Forlì.

Il progetto, a cui parteciperanno durante l’anno scolastico in corso 7 istituti comprensivi (7 scuole primarie e 5 secondarie di primo grado) sui 9 presenti in città, coinvolgendo 20 docenti, 36 classi e oltre 850 studenti, si pone l’obiettivo di aumentare nei giovani la consapevolezza ambientale, educandoli alla tutela delle risorse e alla salvaguardia della biodiversità del proprio territorio. Per farlo saranno affrontati nel corso del prossimo triennio scolastico tre diversi aspetti legati alla salvaguardia della biodiversità: la biodiversitàall’interno dei parchi e delle aree naturali, l’agro biodiversità e la biodiversità urbana

Il progetto “La biodiversità è UNA” nasce dalla valutazione della centralità odierna della questione ambientale, resa ancora più urgente dalla crescita di problematiche gravi come la deforestazione, i cambiamenti climatici, la diffusione di specie aliene e animali nocivi, l’inquinamento e l’esaurimento delle risorse. Su tali questioni è sempre più indispensabileattuare una presa di coscienza collettiva che non può che partire dalle scuole e da coloro che gestiranno il territorio nel futuro.

In questo contesto si inserisce il progetto di UNA che si svilupperà in 36 classi forlivesi attraverso lezioni interattivetenute da educatori ambientali, per una durata complessiva di oltre 100 ore. A queste vanno aggiunte quelle delle lezioni dei 20 docenti coinvolti che verranno formati attraverso materiali specifici.

Ma “La Biodiversità è UNA” non si ferma nelle scuole. Per ampliare la portata del progetto e incentivare la partecipazione e il coinvolgimento delle famiglie, è infatti previsto un concorso a premi e una costante opera di tutoraggio da parte dei docenti verso i genitori, anche grazie al supporto di UNA edutainment, un portale interattivo con tutti i materiali, spunti di lavoro e giochi consultabile in qualsiasi momento. Grazie a tali iniziative il progetto potrà coinvolgere complessivamente un bacino potenziale di oltre 5000 contatti.

 

“La biodiversità è UNA è un progetto didattico a cui la Fondazione UNA tiene molto – ha dichiarato il Presidente Nicola Perrotti –perché la salvaguardia della biodiversità dei nostri territori dipende dall’educazione ambientale delle nuove generazioni. I ragazzi – continua Perrotti – sono liberi da pregiudizi che troppo spesso bloccano le politiche di gestione e valorizzazione della natura e rappresentano il vero valore aggiunto nella valorizzazione del patrimonio ambientale di domani”.

 

“Siamo orgogliosi che un progetto di tale rilevanza veda Forlì come apripista nazionale– ha commentato Giovanni Ghini, Delegato UNA in Emilia Romagna – il mio ringraziamento va tutti i partner, a partire da Atlantide, Coldiretti locale e Fiera di Forlì, nonché tutte le aziende sponsor che hanno creduto nel suo sviluppo e contribuito fattivamente alla sua realizzazione.”

 

“L’educazione ambientale – commenta Andrea Quadrifoglio presidente di Atlantide - è oggi un obiettivo strategico per il nostro futuro. Siamo impegnati da anni nella comunicazione e nella divulgazione delle buone pratiche legate alla sostenibilità ambientale e, attraverso il progetto didattico “La Biodiversità è UNA”, cercheremo di suggerire agli studenti un modo corretto per approcciarsi all’ambiente attraverso una metodologia didattica interattiva e moderna. Il progetto rappresenta per noi l’ennesima sfida per far nascere una nuova consapevolezza ambientale alle nuove generazioni e alle loro famiglie coinvolgendo i giovani delle scuole del territorio forlivese.”

 

“Abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione di questa interessante proposta educativa – sostiene Andrea Ferrini presidente provinciale Coldiretti Forlì-Cesena – perché affronta tematiche note ed importanti per Coldiretti e per le quali già da anni abbiamo realizzato interventi mirati in particolare nei confronti dei bambini, con l’intento educativo per un consumo consapevole futuro. “La Biodiversità è UNA”, ben si affianca ai Progetti di Educazione alla Campagna Amica che da anni Coldiretti presenta alle Istituzioni scolastiche al fine di sensibilizzare gli educatori ed i giovanissimi a concetti di sostenibilità, salubrità e biodiversità che coinvolgono anche l’agricoltura ed i cibi che consumiamo. Riteniamo che difendere la peculiare biodiversità del nostro Paese sia la nuova frontiera della “cultura verde” elemento distintivo e fondamentale nell’educazione delle nuove generazioni che ad oggi provengono massivamente da un ambiente e da una cultura non agricoli ed hanno necessità di maturare il concetto di provenienza e salubrità degli alimenti. Confluire quindi, in una progettualità unica di cui condividiamo gli elementi chiave, ci è parsa una naturale evoluzione del percorso già da tempo avviato, ed una conferma dell’importanza delle tematiche che da sempre evidenziamo.”

“Siamo onorati di poter essere partner di un progetto sulla biodiversità – ha concluso il Gian Luca Bagnara Presidente Fiera di Forlì – La presentazione del progetto è stata inserita all’interno di Caccia & Country – Fishing Expo poiché l’evento ha tra i suoi obbiettivi principali la promozione e la tutela del territorio, non a caso negli ultimi anni la manifestazione ospita numerosi momenti di approfondimento su queste tematiche”.

 

 

 

UFFICIO STAMPA

Fondazione UNA Onlus

IL CLUB DEL COLOMBACCIO LANCIA IL MONITORAGGIO SELETTIVO MIGRAZIONE (M.S.M)

 

Oltre l’ormai ventennale studio sul passo autunnale del colombaccio denominato Progetto Colombaccio Italia, coordinato dal Dott. Sauro Giannerini, nonché la novità rappresentata da Monitoraggio Colombaccio Live ideato e coordinato dal Prof. Enrico Cavina, quest’anno anche Rinaldo Bucchi ha tentato di coinvolgere un modesto numero di cacciatori di colombacci per realizzare un’indagine che in qualche modo dovrebbe essere sinergica e complementare alle precedenti. In buona sostanza, sono stati creati alcuni “pettini” di rilevazione del passo, ( linee di intercettazione del fenomeno migratorio dei colombacci) in determinati territori. La particolarità che distingue questo nuovo monitoraggio sta nel fatto che sono stati individuati capanni opportunamente localizzati in modo non possano effettuare medesime rilevazioni, per esempio sullo stesso branco di selvatici in volo. Altri nuovi parametri sono stati aggiunti nelle schede da tempo adottate; ora non resterà che elaborare gli appunti che le nostre “sentinelle del cielo” hanno effettuato in questa straordinaria stagione di passo.
I cacciatori ai quali sono state spedite queste apposite schede sono una quarantina e le loro rilevazioni sono state effettuate in Veneto, Liguria, E.Romagna, Marche ed Abruzzo.
Con l’occasione si invitano i rilevatori di Monitoraggio Selettivo Migrazione a restituire a Rinaldo Bucchi le schede che a suo tempo hanno ricevuto. Si ringrazia per la cortese collaborazione.
I libretti vanno spediti a: Rinaldo Bucchi Via Michele Carioli n. 26 – 47122 Barisano (FC)
Tutti i nominativi dei collaboratori che prendono parte ai progetti del Club verranno inseriti, insieme ai risultati delle ricerce, nella rivista “Progetto Colombaccio Italia” che verrà pubblicata come ogni anno a giugno in occasione della Festa Nazionale del Colombaccio a Poggibonsi – Siena.

ARCI CACCIA TOSCANA: Accendiamo la luce della speranza, che gli ATC producano una caccia più gratificante

 

L’Arci Caccia è solidamente la seconda Associazione Venatoria Riconosciuta in Toscana, malgrado il tentativo “mirato” (altro che apolidi!) dei fuoriusciti, che hanno “annesso” i tesserati alla Fidc, mimetizzando l’operazione, moltiplicando sigle che rappresentano sempre la stessa cosa … incoerentemente con il “ridurre a uno” da loro tanto predicato.

E’ incomprensibile il motivo della mimetizzazione: loro, i paladini dell’Associazione unica, hanno bisogno, così leggiamo in una recente intervista, di salvaguardare la loro identità, la bandiera, anche se ARCT è solo un altro nome di Fidc. Il resto sono chiacchiere.

Il Consiglio Nazionale dell’Arci Caccia, eletto con il voto favorevole dei fuoriusciti, il nuovo gruppo dirigente toscano, i rappresentanti dell’Arci Caccia negli ATC, gli organizzatori della cinofilia e le guardie volontarie, sono impegnati, e sempre di più lo saranno, con i Congressi di Circolo e Territoriali per dare luogo alla partecipazione necessaria, per risolvere i problemi dei cacciatori. Problemi che vengono da lontano, dai vecchi dirigenti.

Lavoreranno con un’unica faccia, quella dell’Arci Caccia, e non con una maschera diversa ogni volta; una volta da Ekoambientalisti, una da Srl o da Consorzio. Tante sigle (ma sono sempre loro) per nascondersi e non rispondere delle loro azioni negative per i cacciatori.

Gli Atc che nel passato hanno fallito, anche a causa del supporto tecnico scientifico devono cambiare destinazione alle risorse. Basta con il pronta caccia.

Non si può appaltare alla “divina provvidenza” la presenza o meno della selvaggina stanziale.

L’Arci Caccia auspica che l’impegno di Associazioni Venatorie e Agricole Riconosciute (partendo dai rappresentanti di CIA e ANLC, con i quali si è individuato un percorso) a cui rispondono i rappresentanti negli ATC, sia quello di ripristinare un ricco patrimonio di fagiani e lepri e di riportare l’equilibrio tra le specie selvatiche.

Val d'Aosta: Annullate multe per uso di frequenze radio illecite

Per la seconda volta in un anno, arriva l'archiviazione per cacciatori multati per uso di collari gps con frequenze ritenute probite. Già assolti in tribunale dalle accuse di aver commesso illecito penale, restava loro pendente l'illecito amministrativo con una rilevante sanzione comminata dal Ministero delle Attività Produttive.

http://www.valledaostaglocal.it/2017/11/24/leggi-notizia/argomenti/cronaca-4/articolo/frequenze-radio-illecite-annullate-nuove-multe-a-cacciatori.html

 

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