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Luca Gironi

Luca Gironi

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Arci Caccia Puglia: Tra i guai del Paese c’è anche l’integralismo animalista



Con atto del 3 ottobre scorso la Regione Puglia ha autorizzato il prelievo in deroga dello “storno”. Tale provvedimento, più che legittimo, fortemente invocato dalle associazioni agricole prima che dalle associazioni venatorie, si pone in una posizione che funge da spartiacque tra l’esigenza di arginare i danni (oramai conclamati) per gli agricoltori, provocati da questa specie che risulta anche “stanziale” in molte parti della regione Puglia, e le istanze venatorie, tutte nei canoni della caccia programmata.

Desta profondo stupore il contenuto dell’incredibile nota dell’Associazione WWF che, rinnovando una sua ideologia pregiudiziale, disconosce gli interessi dell’economia agricola della Regione e bolla tale provvedimento regionale come “un regalo alle doppiette”.

In verità, il mondo venatorio, di regali, negli ultimi anni, ne ha visti veramente pochi, anzi, oggigiorno non si perde occasione per rosicchiare sempre qualcosa in più ad un mondo venatorio flagellato dall’integralismo animalista e supportato da studi strumentali che sembrerebbero avere la verità rivelata e non il ruolo consultivo che gli compete.

Spesso i “pareri” non sono proprio confortati dai censimenti e dagli studi, sul campo.

Tuttavia, proprio a seguito di una necessità di arginare il fenomeno storno, la Regione ha reputato opportuno, non necessario, essere coadiuvati e confortati dagli studi dell’Università di Bari.

Ebbene, la conclusione di questi studi, intellettualmente onesti, ha dato ragione alle richieste degli agricoltori e dei cacciatori, evidenziando la necessità di abbattere un determinato numero di capi.

Il comportamento ondivago, fondamentalista, strumentale del WWF è ormai consolidato e finalizzato alla propaganda. Gli studi scientifici, vanno bene solo quando a favore del mondo ambientalista “fanatico”, in questa occasione si chiede addirittura un riesame in autotutela alla Regione del “provvedimento”. Abbiamo scoperto la scienza di comodo!!!

L’ambientalismo del NO fa male agli italiani ed è un problema molto serio per l’agricoltura.

 

Avv. Giuseppe De Bartolomeo

Vice Presidente Nazionale

(Delega Area Legale – Migratoria – Deroghe)

Presidente Regionale ARCI Caccia Puglia

Campania: Si parla di caccia senza i cacciatori

 

Le Associazioni campane scrivono alla Regione per chiedere spiegazioni sulla tavola rotonda sulla gestione degli ungulati svoltasi oggi. Argomento della interessante iniziativa, la gestione degli ungulati. Peccato che si parlasse di caccia senza nessun coinvolgimento dei rappresentanti dei cacciatori.

Avv. Franco Alfieri
Capo della Segreteria del Presidente della
Regione Campania
Delegato Agricoltura e Caccia
Egregio Dott. Alfieri,
abbiamo appreso dalla stampa dell’impegno del CRIUV che ha promosso una Tavola Rotonda per il piano di gestione ed il controllo del cinghiale in Campania, esclusivamente con il coinvolgimento di alcuni tecnici e ricercatori ai quali il CRIUV ha deciso di rivolgersi.
Poniamo e sottolineiamo all’attenzione della Regione che l’organizzazione dell’evento ha escluso, pregiudizialmente, tutte le rappresentanze dei portatori d’interesse, di donne e uomini che, quotidianamente, soffrono i danni della
sovrappopolazione di questa specie che è, per legge nazionale e regionale, parte delle specie cacciabili affidate alla gestione degli ATC e, loro tramite, anche ai danni della fauna selvatica. Affrontare queste problematiche seriamente ed efficacemente significa dare riconoscimento e valorizzazione alle tecniche di caccia, a partire dalla braccata, che sono state sperimentate nel riequilibrio della specie con risultati positivi ove ben applicate.
Risorse pubbliche destinate a simposi e seminari che escludono le Associazioni e le comunità interessate, facciamo fatica a leggerli quali interventi di approfondimento che possono produrre atti concreti; senza i cacciatori che riducono l’impatto, anche economico, della fauna selvatica patrimonio dello Stato e dei cittadini sulle produzioni agricole.
Tecniche, teorie avulse dal contesto e dagli uomini che debbono intervenire, si sono dimostrate, purtroppo, velleitarie ed inconcludenti, sostenute ancorchè con formulazioni scientifiche.

Stigmatizziamo l’approccio all’approfondimento così come è stato promosso e riteniamo utile che la Regione possa confortare i cittadini con la conoscenza, dei costi e dei benefici per la comunità, del lavoro della Tavola Rotonda del 10 novembre.


Distinti saluti


I Presidenti delle Associazioni
Giuseppe Parvolo ANUU
Enrico Rosiello ARCICACCIA
Francesco Pascarella ENALCACCIA
Filippo Venditti EPS
Andrea Ferrara FEDERCACCIA
Raffaele De Chiara ITALCACCIA
Luca Morelli LIBERACACCIA

LIPSIA: TERMINA L'ASSEMBLEA DELLA FCI

Al termine dell’Assemblea Generale della FCI di Lipsia, ritengo doveroso informare i Soci sull’andamento dei lavori e sulla partecipazione della delegazione ENCI.

Grazie all’incessante lavoro e ai successi ottenuti dagli allevatori italiani e all’attività sostenuta dal Consiglio Direttivo ENCI, da ciascun consigliere sul territorio, sia in Italia sia all’estero, coadiuvato dal quotidiano lavoro degli uffici, la nostra delegazione ha potuto contare su una profonda solidità di rapporti e sul prestigio riconosciuto a livello internazionale.

ENCI ha potuto dunque contare sul sostegno di numerosi delegati che hanno consentito, tra l’altro, le nomine di cui abbiamo già detto con precedente comunicato in importati organismi tecnici e di controllo.

Nella giornata odierna la delegazione ENCI ha promosso interventi migliorativi sulla bozza del nuovo statuto FCI in discussione. In particolare ENCI ha lavorato per la migliore integrazione del concetto del benessere animale con l’attività di selezione degli allevatori del cane di razza. La mozione di ENCI, presentata in apertura dei lavori, ha consentito un significativo confronto, durato molte ore, tra i rappresentanti di Paesi provenienti da ogni continente, ciascuno con la propria sensibilità su questo decisivo argomento. Al termine della lunga e proficua discussione, i lavori per la modifica dello statuto sono stati aggiornati ad una prossima assemblea straordinaria FCI che dovrà affrontare esclusivamente la discussione sul nuovo statuto secondo quanto proposto proprio dall’ENCI già nei giorni antecedenti all’assemblea e, con maggior determinazione, nella giornata di ieri e in quella odierna.

Il futuro della cinofilia mondiale, infatti, non può in alcun modo passare per una assemblea nella quale argomenti di vitale importanza per tutti gli allevatori e per ogni kennel club finiscano per essere approvati senza la dovuta attenzione. Su questi argomenti ENCI, alla fine, ha trovato il sostegno dei vertici della FCI, che pubblicamente si ringraziano, oltre che della stragrande maggioranza dei delegati.

Il Presidente Dino Muto

OGGI A BOLOGNA STUDENTI IN PEDANA CON LA FONDAZIONE FIOCCHI

 

 

Venerdì 10 novembre, dalle ore 09.30 alle ore 13.00 presso il TAV Bologna – Via G. Di Vittorio, 18 – Casalecchio di Reno (BO) – gli studenti dell’Università di Bologna saranno in pedana per cimentarsi con fucile e piattelli insieme ai campioni della nazionale italiana.

Durante la giornata, realizzata e organizzata da Fiocchi Foundation, gli universitari saranno seguiti da istruttori specializzati e troveranno al loro fianco i campioni di Tiro a Volo: Giovanni Pellielo (4 Medaglie Olimpiche), Jessica Rossi (Oro a Londra 2012), Marco Innocenti (Argento a Rio2016).

Insieme a loro un ospite d’eccezione: Valerio Staffelli, celebre volto del programma televisivo “Striscia la Notizia” e grande appassionato di Tiro a Volo.

FIDC BRESCIA: APPELLO AI CACCIATORI PER IL PROGETTO CESENA

 

 

E’ entrato nel vivo per il secondo anno consecutivo il progetto Cesena coordinato in regione Lombardia dall’Università di Milano Dipartimento di Bioscienze nella persona del professor Diego Rubolini, il tutto grazie solo all’importante finanziamento di Federcaccia Lombardia. Sono stati attivati alcuni centri di cattura in numerose provincie della Regione e sono iniziate le catture. Si è partiti proprio da Brescia con l’impianto di cattura di Bovegno di proprietà della famiglia Corsini e con quello di Monticelli Brusati di proprietà della famiglia Bozza. Sono già state effettuate delle catture e sono stati marcati, cioè muniti di ricevitore satellitare, due animali. Purtroppo la forte pressione venatoria ha fatto in modo che entrambi gli animali siano stati abbattuti, ovviamente senza incorrere in nessun illecito in quanto la cesena è specie cacciabile. I cacciatori, verificata la presenza del ricevitore ed evidentemente a conoscenza del nostro importante progetto, si sono rivolti subito ai presidenti delle sezioni locali ed hanno riconsegnato i due trasmettitori. E’ questo un segno di grande responsabilità dei cacciatori che sono consci dell’importanza del progetto Cesena: la conoscenza delle abitudini di questo turdide e dei suoi periodi di migrazione è determinante per difenderne in futuro il prelievo venatorio. Chiediamo quindi la collaborazione di tutti i cacciatori bresciani di segnalare o presso i presidenti locali o presso i nostri uffici di Brescia l’eventuale abbattimento di esemplari muniti di ricevitore. Se ci è permessa la battuta chiediamo anche a quelli muniti di vista particolarmente acuta di risparmiare volontariamente gli esemplari muniti di una lunga antenna che pur essendo molto fine può essere intravista dai cacciatori più attenti! Di fondamentale importanza si è infatti rivelato l’utilizzo della telemetria satellitare, sperimentata per la prima volta sulle cesene. Sul dorso di questi animali sono stati applicati dei dispositivi miniaturizzati, del peso di 3.7 grammi, che permettono di tracciare in maniera precisa i percorsi compiuti da questi animali per ritornare ai quartieri riproduttivi. Sono state catturate e marcate lo scorso anno 22 cesene in differenti località della Lombardia, nelle province di Bergamo, Brescia, Lecco, Mantova, Pavia, così da studiare la cronologia dei loro spostamenti.

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