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Luca Gironi

Luca Gironi

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Grandi carnivori: il presidente della Provincia di Trento Fugatti incontra a Roma il ministro Luciana Lamorgese

Fugatti Lamorgese imagefullwide
Individuare nuove modalità di gestione, più funzionali e concrete, che permettano di rendere compatibile la presenza dell’orso con le attività umane. Questo il tema al centro di un incontro, avvenuto in tarda mattinata a Roma, fra il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. In particolare, il presidente e il ministro hanno discusso delle nuove linee guida relative alla gestione in loco dei grandi carnivori, messe a punto dalle Province autonome di Trento e di Bolzano. Un documento in attesa del parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.

“Il ministro Lamorgese, - ha commentato Fugatti al termine dell’incontro - si è fatta parte attiva su questo tema, così complesso, attraverso una serie di colloqui con tutti i soggetti coinvolti, dimostrando grande attenzione e sensibilità e ha annunciato che a breve convocherà un vertice fra le parti, finalizzato a dotare il nostro Corpo forestale degli strumenti idonei a garantire una maggiore efficacia nelle azioni di dissuasione.

L’obiettivo, con l’inizio della stagione estiva, - ha aggiunto il presidente - è quello di garantire la sicurezza dei cittadini trentini e di quanti verranno in vacanza. Ho trovato nel ministro - ha detto, infine, Fugatti - una figura che conosce bene il problema e soprattutto che ha deciso di affrontarlo in maniera pratica e non ideologica. Questo ci fa ben sperare per il futuro”.

Foto e video a cura di Ufficio stampa

PIEMONTE: BANDO REGIONALE A FAVORE DEGLI ALLEVATORI PIEMONTESI PER I SISTEMI DI PROTEZIONE DA LUPI

piemontePresentazione domande per la richiesta di contributi fino al 30 settembre

E’ aperto il bando 2021 predisposto dall’Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte a favore degli allevatori piemontesi di ovini, caprini, bovini, equini per la richiesta di contributi per l’attuazione di sistemi di protezione del bestiame dai lupi e carnivori.

“Prosegue il sostegno ai nostri allevatori piemontesi colpiti dalle predazioni del lupo. - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – Dopo l’apertura nel mese di maggio del bando per il risarcimento diretto dei danni causati dal lupo, arrivano gli aiuti per i sistemi di difesa del bestiame per garantire agli allevatori la possibilità di mantenere il bestiame al pascolo”.

Le domande di aiuti si riferiscono alla stagione di pascolo 2021 per i seguenti sistemi di protezione attivati dagli allevatori: recinzioni per il ricovero notturno del bestiame; almeno due cani da guardiania (esclusivamente razze Cane da pastore Maremmano-Abruzzese, Cane da montagna dei Pirenei); custodia del bestiame o recinzioni per l’intera area di pascolamento; dissuasori faunistici che rilevano l’avvicinamento di animali e persone alle zone di ricovero/pascolo.

Gli allevatori per poter accedere agli aiuti devono obbligatoriamente assicurare la custodia degli animali da parte dell’allevatore, della famiglia o di suo personale ovvero recinzioni per l’intera area di pascolamento secondo una delle tipologie descritte dalla Delibera regionale n. 19-3033 del 26 marzo 2021 e aver messo in atto almeno uno dei sistemi di difesa previsti nella medesima DGR.

Viene riconosciuto un contributo massimo di 3 mila euro che comprende anche un contributo del 60 per cento, oneri fiscali esclusi, a fronte della presentazione della quietanza di pagamento della polizza assicurativa di copertura di responsabilità civile verso terzi per i cani da guardiania.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 30 settembre 2021. Il bando è pubblicato sul sito della Regione al link: https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/costi-difesa-bestiame-indennizzi-predazioni-grandi-carnivori-bando-n22021

Toscana: Pubblicata la Delibera della Giunta Regionale sulla caccia in deroga allo storno

stornoPubblicata sul BURT la delibera sulla caccia allo storno. Il provvedimento ricalca nella sostanza quello dello scorso anno. Questi i 20 punti del deliberato che ci consentiranno di prelevare lo storno dalla preapertura al 15 dicembre:

 

DELIBERA
1.di autorizzare, in conformità agli articoli 37 bis e seguenti della l.r. 3/1994 e per le motivazioni esposte in premessa, il prelievo in deroga da appostamento della specie storno (Sturnus vulgaris) ai sensi della direttiva 2009/147/CE, art. 9, comma 1, lettera a) al fine di prevenire gravi danni alle coltivazioni agricole locali, su tutto il territorio regionale in presenza di colture ed attività agricole come indicato al punto 2, nei giorni di apertura anticipata della caccia autorizzati dalla Giunta regionale e nel periodo compreso tra il 19 settembre 2021 e il 15 dicembre 2021 compreso;
2.di stabilire che il prelievo in deroga dello storno (Sturnus vulgaris) deve essere effettuato con le seguenti modalità:
a.nei vigneti, negli uliveti e nei frutteti, nonché in prossimità degli stessi per un raggio di 100 metri; il prelievo è consentito anche in presenza di nuclei vegetazionali sparsi (anche solo una pianta) purché in piena terra;
b.in presenza del frutto pendente e nei terreni in cui sono in atto sistemi dissuasivi incruenti a protezione delle colture;
3.di stabilire in 25.000 il numero di capi di storno (Sturnus vulgaris) complessivamente prelevabili in Toscana nel 2021 in attuazione del presente provvedimento;
4.di consentire il prelievo da appostamento dello storno (Sturnus vulgaris) esclusivamente ai cacciatori residenti in Toscana per un massimo di venti capi complessivi giornalieri e cento capi complessivi per cacciatore per l’intero periodo (1 settembre – 15 dicembre 2021) con l’uso di fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi o a ripetizione semiautomatica, con caricatore contenente non più di due cartucce di calibro non superiore al dodici;
5.di non consentire l’uso di richiami della specie di riferimento;
6.di vietare la vendita degli storni (Sturnus vulgaris) prelevati;
7.di stabilire che tutti i capi prelevati devono essere segnati subito dopo il recupero nell’apposita sezione dedicata ai prelievi in deroga del tesserino venatorio regionale digitale (app Toscaccia);
8.di procedere alla rendicontazione dei prelievi effettuati in applicazione del presente provvedimento nei termini previsti dalla normativa vigente;
9.di individuare la competente struttura della Giunta Regionale quale autorità abilitata a dichiarare che le condizioni previste dall’articolo 9, comma 2, della direttiva 2009/147/CE sono realizzate;
10.di dare atto che la vigilanza sull’applicazione delle norme della presente delibera è affidata alle guardie di cui all’articolo 51 della l.r. 3/94;
11.di dare atto che l’attuazione degli interventi avverrà nel rispetto delle procedure di cui all’articolo 19 bis della legge 157/1992;
12.di stabilire, al fine di monitorare i limiti di prelievo per la specie storno (Sturnus vulgaris) e disporre l’eventuale sospensione anticipata del prelievo, che la registrazione sul tesserino venatorio cartaceo dei
capi di storno abbattuti in deroga sia comunicata dai singoli cacciatori o dalle loro associazioni alla Regione Toscana con cadenza bisettimanale compilando l’apposita scheda informatica presente nella pagina web del
Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in Mare, secondo il seguente calendario, entro e non oltre le ore 20 di ciascuna data indicata:
a)- martedì 28 settembre 2021
b)- martedì 12 ottobre 2021
c)- martedì 26 ottobre 2021
d)- martedì 9 novembre 2021
e)- martedì 23 novembre 2021
f)- martedì 7 dicembre 2021
g)- martedì 21 dicembre 2021 (per determinare il numero totale e finale dei capi abbattuti)
13. di stabilire che se la comunicazione di cui al punto 12 è effettuata dalle associazioni venatorie è compito delle associazioni garantire l’identificazione dei cacciatori per i quali comunicano i dati;
14. di stabilire, nel rispetto del principio di precauzione, che al raggiungimento dei 12.500 capi la comunicazione di cui al punto 12 debba avvenire settimanalmente entro e non oltre le ore 20 di ciascun martedi, compilando
l’apposita scheda informatica presente nella pagina web del Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in Mare. Il raggiungimento di tale quota e il cambio di frequenza delle comunicazioni
(da bisettimanale a settimanale) saranno segnalate nella pagina web del Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in Mare della Regione Toscana;
15. di stabilire che la Regione, nel rispetto del principio di precauzione, tenuto conto dell’eventualità di ritardi o di errori nella trasmissione dei dati da parte dei cacciatori che utilizzano il tesserino cartaceo, al
raggiungimento di 20.000 capi abbattuti, provveda alla sospensione del prelievo per i cacciatori che utilizzano il tesserino cartaceo, rimanendo attivi solo quelli che utilizzano la APP tesserino venatorio TOSCACCIA. La
Regione può provvedere alla sospensione del prelievo in deroga dello storno al raggiungimento del 90% del numero dei capi prelevabili. Il raggiungimento dei 20.000 capi e l’eventuale sospensione del prelievo saranno
segnalati nella pagina web del Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in Mare della Regione Toscana;
16. di stabilire che al raggiungimento dei 12.500 capi il Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in Mare competente chieda l’aumento del contingente massimo abbattibile ad ISPRA;
17. di precisare che i cacciatori che utilizzano la APP tesserino venatorio TOSCACCIA non devono effettuare la comunicazione di cui al punto 12, in quanto la registrazione avviene in modo automatico;
18. di dare mandato al Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in Mare di provvedere a sommare al numero di capi abbattuti comunicati quelli registrati dai cacciatori mediante il tesserino venatorio
digitale, di cui peraltro le Associazioni si impegnano ad incentivare l’uso;
19. Di dare mandato al Settore Attività Faunistico Venatoria, Pesca Dilettantistica, Pesca in Mare di predisporre e rendere disponibile sulla pagina WEB la scheda informativa di cui al punto 12;
20.Di precisare che il mancato rispetto della presente delibera sarà sanzionato ai sensi dell’art. 58 lett. q) L.R. 3/94.

 

Alleghiamo il testo integrale della delibera: 

Trentino: posizionati cassonetti anti-orso per i rifiuti

orso1Per la sostituzione dei cassonetti a Cavedago, Fai della Paganella, Andalo e Molveno
Campane dei rifiuti anti-orso: l’ordinanza del presidente Fugatti


Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato un’ordinanza per la collocazione urgente di campane metalliche anti-orso nell’ambito della raccolta della frazione organica del rifiuto solido urbano nei Comuni di Cavedago, Fai della Paganella, Andalo e Molveno.
Nel provvedimento si dispone che l’Azienda Speciale per l’Igiene Ambientale-Asia provveda nel più breve tempo possibile, nei Comuni indicati, coinvolgendo le amministrazioni locali e il Servizio faunistico provinciale, alla sostituzione di tutti i cassonetti per l’organico da 120 litri con le grandi campane metalliche da oltre 3000 l di capienza, risultanti molto più efficienti in funzione di incursioni anti orso. Un’azione che rientra nell’ambito del proprio programma di sostituzione già in atto nei territori di competenza.

L’ordinanza tiene in considerazione il fatto che tra maggio e giugno 2021 si sono registrati nuovamente (dopo le incursioni operate dall’orso denominato M57 nel 2020, poi rimosso) diversi episodi problematici di frequentazione dei centri abitati da parte di orsi attratti in loco dalla disponibilità di rifiuti, da attribuirsi in particolare, ma non in via esclusiva, all’esemplare di orso M62.

Viene inoltre considerato che è probabile che nel territorio in questione si verifichino ulteriori prossime incursioni di plantigradi ai cassonetti dei rifiuti posti negli abitati e che nel periodo estivo i comuni di Cavedago, Andalo, Molveno e Fai della Paganella vanno incontro a una massiccia presenza turistica, pernottante o di giornata, e che ciò pone non poche difficoltà oggettive nel mantenere i rifiuti fuori dalla portata degli orsi.

Toscana: approvata deroga sullo storno

La Regione Toscana ha reso noto, nella giornata di lunedì, che la Giunta Regionale ha approvato, su proposta dell’Assessore Saccardi, il provvedimento di deroga sullo storno. Pubblicheremo la delibera non appena sarà pubblicata sul Burt.storno

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