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Luca Gironi

Luca Gironi

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VENETO: PER ZANONI CI SONO PROBLEMI DI SICUREZZA LEGATI ALL’”ESTREMISMO VENATORIO”

“Cartelli stradali crivellati da proiettili al confine dei comuni di Lozzo Atestino, in provincia di Padova, e Noventa Vicentina, in provincia di Vicenza: cosa intende fare la Regione per evitare un uso distorto, pericoloso ed irresponsabile delle armi da caccia nel territorio veneto?”. È il titolo dell’Interrogazione a risposta scritta presentata dal Consigliere regionale Andrea Zanoni (Partito Democratico).

“Le guardie dell’ENPA – prosegue l’esponente democratico – oltre ad aver rilevato l’episodio riportato dagli organi di stampa il 13 agosto e denunciato il grave episodio alla Procura della Repubblica di Vicenza, tenendo conto che nelle vicinanze dai cartelli stradali crivellati da proiettili insistono abitazioni, capannoni e strade trafficate, hanno calcolato le dimensioni dei fori tramite l’utilizzo di calibri a tampone: sembra che il tipo di proiettili e il calibro delle armi utilizzate appartengano ad almeno sei armi di diverso calibro (22, 308, 44, 7,62 e 9mm da pistola) oltre ad un fucile da caccia con cartuccia a pallettoni”.

“Se dei loschi figuri si sentono così liberi da arrivare ad effettuare indisturbati delle sparatorie in strada con micidiali fucili da caccia e di precisione – aggiunge Zanoni – noncuranti delle tragiche conseguenze e del pericolo per i passanti, vuol dire che in Veneto c’è qualcosa che non va, manco fossimo nella Locride.

Questa è la conseguenza delle politiche estremiste in materia di caccia condotte dalla Giunta Zaia e dalla sua maggioranza in Consiglio regionale con delibere e leggi che hanno consentito a migliaia di individui di circolare armati anche di notte a volte anche in violazione di precise norme nazionali. Con troppi individui liberi di circolare armati, in caso di incidenti o delitti con armi, diventa proibitivo per gli inquirenti individuare i responsabili, tant’è che nel caso dell’omicidio di Zovencedo, dove l’ambientalista Mauro Pretto è stato ucciso sul portoncino di casa da una rosa di pallettoni sparati da un fucile da caccia, dopo oltre tre mesi ancora non è stato individuato il responsabile”.

“Con questa Interrogazione – conclude Zanoni – intendo chiedere alla Giunta regionale se non ritenga doveroso innanzitutto intensificare la vigilanza venatoria nel territorio interessato dal recente episodio per garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini ed inoltre se non ritenga opportuno far attivare ogni verifica al fine di individuare i responsabili del grave atto. Chiedo inoltre di conoscere il numero, suddiviso per provincia, dei soggetti attualmente autorizzati a circolare armati, anche nelle ore notturne e in aree vietate alla caccia, in attuazione della legge regionale n. 50/1993 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”, del piano triennale di gestione e controllo ai fini della eradicazione del cinghiale di cui alla D.G.R. n. 598/2017, della legge regionale n. 15/2016 “Misure per il contenimento finalizzato alla eradicazione della nutria” e dei piani provinciali di gestione e controllo della volpe e dei corvidi”.
(www.ladeadellacaccia.it)

ANUU: ALLA 744^ SAGRA DEI OSEI DI SACILE L’ITALIA DOMINA IL CAMPIONATO EUROPEO DI CHIOCCOLO

Il Tordo nazionale proclamato, come ogni anno, durante la Sagra dei Osei di Sacile, giunta alla sua 744^ edizione dal 1274, è stato assegnato al bergamasco di San Pellegrino Terme, Roberto Avogadro, che ha acquisito questo ambito riconoscimento dopo una severa selezione tra i molti partecipanti giunti da tutta la penisola. L’annuale manifestazione ha visto lo svolgimento, tra le tante occasioni di incontri, anche del XX Campionato Europeo d’Imitazione del Canto del Tordo bottaccio, del Tordo sassello, del Merlo e di altri soggetti il cui prestigioso Trofeo Herrero, messo in palio annualmente dall’AECT (Association Européenne des Chasses Traditionelles) è stato assegnato all’ Italia che ha primeggiato su Francia e Spagna, mentre nelle singole categorie i transalpini di Marsiglia e i nostri giovani rappresentanti, il toscano Paolo Pasqualetti e il friulano Claudio Pin, hanno avuto la meglio su tutti gli altri concorrenti, veramente maestri nella interpretazione del canto dei nostri amici alati in questa singolare gara, favorevolmente accolta dal folto pubblico superiore alle cinquantamila presenze anche dalla vicina Austria, Croazia, Slovenia che sanno sempre apprezzare queste manifestazioni che si svolgono con grande successo in questo periodo. Una tavola rotonda “Per una “biodiversità culturale”: le sagre e le fiere venatorie”, ha permesso ai partecipanti del Bacino del Mediterraneo di valorizzare queste tradizioni alla vigilia dell’Anno Europeo della cultura 2018 indetto dall’Unione Europea, anche per salvaguardare nel futuro le particolari diversità delle nostre genti.

Veneto: Il 3 Settembre a Vicenza atteso dibattito/scontro tra Ezzelini Storti (Arci Caccia) e Andrea Zanoni (Animalista del Pd)

  • Pubblicato in Notizie

Domenica 3 Settembre alle ore 18:00, presso i padiglioni della fiera di Fornaci Rosse, che si svolgerà presso il Parco della Fornace di Vicenza tra il 1 e il 4 Settembre, avrà luogo un dibattito dal titolo: Caccia vs animalismo: scontro annunciato o possibile confronto? con Andrea Zanoni (consigliere regionale Pd) e Giuliano Ezzelini Storti (Arcicaccia Veneto). Modera Francesco Brasco (Radio Vicenza).

Veneto: Arci Caccia plaude al monitoraggio dell’aviaria promosso dalla regione e chiede la revoca del bando sui richiami

Apprezziamo e guardiamo con interesse l’iniziativa delle Regione Veneto di affidare all’Istituto Zooprofilattico delle Venezie ulteriori risorse per il monitoraggio e la sorveglianza sui focolai di influenza aviaria, blue tongue, west nile e altre zoonosi pericolose per la salute animale e delle popolazioni.

In un momento in cui si avvicina a grandi passi l’inizio della stagione venatoria l’intero mondo venatorio ed in maggior modo i cacciatori lagunari e deltizi seguono attentamente i temi legati a focolai di influenza aviaria che ha indotto il Ministero a sospendere la deroga all’utilizzo dei richiami vivi per la caccia agli anatidi.

Bene ha fatto quindi la Regione Veneto a destinare risorse per potenziare il servizio di controllo e monitoraggio.

Ci auguriamo i dati raccolti dall’Istituto possano consentire al Ministero della Salute di addivenire prima dell’inizio della stagione venatoria alla revoca del divieto all’uso dei richiami vivi.

ARCICACCIA VENETO

IL VICE PRESIDENTE

Piergiorgio fassini

Normative

Ambiente

Enogastronomia

Attrezzatura