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Luca Gironi

Luca Gironi

Email: luca.gironi@cacciando.com

Si avvia verso la sentenza lo “scandalo fagiani” dell’ATC di Arezzo

Il 17 Ottobre si avrà la sentenza del processo sull’Affaire Fagiani che ha travolto l’Atc di Arezzo qualche tempo fa. Il Pm Julia Maggiore ha chiesto pene severe (un anno e 4 mesi) per il titolare dell’azienda fornitrice, per il presidente dell’ATC e per il funzionario della Provincia. Pene minori anche per alcuni degli altri componenti dell’ATC. Secondo la procura, infatti, la gara d’appalto presentava molte irregolarità volte a favorire una ditta ben precisa e a maggiorare il prezzo d’acquisto degli animali.

http://www.arezzonotizie.it/cronaca/affaire-fagiani-chieste-pene-fino-a-un-anno-e-quattro-mesi/

 

Partita anche quest'anno la migrazione degli Ibis Eremita

Partita anche quest'anno la migrazione degli Ibis Eremita che, nati allo zoo di Rosegg, percorreranno il tragitto tra l'Austria e la Laguna di Orbetello dove sverneranno. Quest'anno saranno ben 31 i nuovi nati  che compiranno il tragitto per la prima volta, guidati dagli operatori del progetto che li scorteranno a bordo di un ultraleggero. Siamo ormai al 4° anno di questo importante progetto di reintroduzione di una specie estinta in Europa dal XVII secolo.

http://magazine.parconaturaviva.it/2017/08/14/ibis-eremita-partita-la-4-migrazione-guidata-stormo-record-di-31-uccelli/

 

Libera Caccia smentisce il giornale la Provincia Pavese

E' uscito sul giornale la Provincia Pavese un articolo di Sandro Barberis nel quale si afferma, riportando l'affermazione del Presidente Provinciale di Legambiente, Gianfranco Bernardiello, che la Libera Caccia era favorevole a sospendere i lanci di uccelli vivi e al rinvio dell'apertura della caccia. 

Personalmente ho diffidato Barberis a smentire sullo stesso quotidianola notizia e il giornalista, dopo essersi giustificato dicendo che era stato il dirigente di Legambiente a fornirgli questa "informazione", mi ha assicurato che comunque giovedì mattina, visto che i giornali comunque non usciranno, verrà pubblicata la smentita ufficiale di questa vera e propria bufala, inventata con l'unico scopo di screditare la Libera Caccia.

Il Presidente Nazionale 

Paolo sparvoli

Arci CacciaToscana: Sorrentino scrive alla CCT

Al Collegio dei Garanti della CCT
Alla Presidenza della CCT
Gianluca Dall’Olio Presidente Nazionale FIdC
Marco Castellani Presidente Nazionale ANUUMigratoristi
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Oggetto: richiesta di riesame in autotutela del provvedimento del Collegio dei Garanti datato 03.07.2017 e trasmesso in data 19.07.2017.

Il sottoscritto Sergio Sorrentino, nella sua qualità di Presidente Nazionale pro-tempore dell’Associazione ARCI Caccia espone quanto segue.

Facendo seguito a quanto già anticipato dall’Avvocato Giuseppe De Bartolomeo con le note datate 14.06.2017 e 12.07.2017 e inoltrate all’attenzione del Collegio dei Garanti CCT, si riscontra la missiva a firma dell’Avv. Barneschi che scrive in nome e per conto del proprio assistito Fabio Lupi.

Dalla lettura della nota a firma dell’Avv. Barneschi, si evince a chiare lettere come i servizi offerti dall’ARCI Caccia Toscana alla CCT siano stati effettivamente svolti e confortati da un credito pienamente legittimo e riconosciuto, calcolato sulla base di semplici riferimenti prontamente intellegibili e quantificabili sulla base di un semplice calcolo aritmetico (cfr. Missiva Avv. Barneschi pag. 2, rigo 17 e seguenti).

Ne discende che il credito vantato da ARCI Caccia sia da considerarsi certo, liquido ed esigibile e pertanto prontamente compensabile legalmente con il credito vantato dalla CCT.

Ciò detto, a corroborazione di quanto innanzi affermato, si allegano alla presente i seguenti documenti:

Copia del bilancio consuntivo 2015 e del bilancio di previsione 2016, anch’essi richiamati dall’avvocato Barneschi che riportano i costi di gestione di cui parte per servizi forniti alla CCT.
La documentazione (Bollette, buste paghe ecc.) è presente presso il nostro ufficio di amministrazione e nella vostra disponibilità corrispondente a quanto riportato nella lettera dell’avvocato Barneschi per conto del suo assistito Fabio Lupi, già presidente dell’ARCI Caccia Toscana e, per quanto a nostra conoscenza, componente della Presidenza della CCT. Per l’invio dei documenti personali (buste paga) si richiede la vostra assunzione di responsabilità per il rispetto della legge sulla privacy.
Ebbene, dall’esame della ridetta documentazione contabile, si riscontrano le poste dei servizi offerti da ARCI Caccia a CCT e certificati dallo stesso avvocato per conto del suo assistito.

Ne consegue, che l’attività svolta da ARCI Caccia per la CCT negli anni richiamati sarebbero stati concordati fin dalla costituzione della CCT e portate a conoscenza delle rappresentanze delle associazioni venatorie FIDC e ANUU nominate negli organismi dirigenti CCT quale associazione di secondo grado.

Pertanto, si richiede, in merito alle questioni già portate alla Vostra attenzione un riesame in autotutela del pronunciamento già reso in data 03.07.2017, per quanto di Vostra competenza, in merito alla sospensione immotivata dell’associazione ARCI Caccia alla luce dell’accertamento del credito di ARCI Caccia nei confronti della CCT, con ogni conseguente pronuncia favorevole in merito alla possibilità di effettuare la compensazione legale tra i due crediti, sussistendone i presupposti di legge.

Tale compensazione legale richiesta, ad oggi, risulta avvalorata da documentazione scritta ed incontestata, in quanto proveniente dal procuratore di fiducia di un ex componente della Presidenza CCT. La stessa CCT, che, tuttavia ad oggi ha sospeso immotivatamente l’Associazione ARCI Caccia.

Nella denegata e non creduta ipotesi di conferma del pronunciamento reso in data 03.07.2017, l’Associazione ARCI Caccia si riterrà libera di tutelare i propri diritti per l’accertamento di eventuali responsabilità nel ritardo delle verifiche delle compensazioni così come proposte e fatte proprie dal difensore del Sig. Lupi.

Abruzzo: Pepe chiede ai ministri competenti di ampliare la caccia al cinghiale in braccata

 

I danni prodotti dal suide in Abruzzo hanno raggiunto il livello di una vera emergenza. Nonostante i buoni risultati di abbattimenti e prevenzione ottenuti in questa primavera, l'Assessore Pepe chiede ai ministri Martina e Galletti di poter cacciare il cinghiale in battuta per tutto l'arco della stagione venatoria.

http://www.ecoaltomolise.net/emergenza-cinghiali-pepe-chiede-al-ministro-ampliare-periodo-braccata/

 

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